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A luglio la 9a edizione del Lago Film Fest

Lunedì 10 Giugno 2013 13:04 Pubblicato in News

 Anche quest’anno il Lago Film Fest di Revine Lago chiama a raduno i suoi spettatori affamati di cinema e arti visive e lancia una sfida straordinaria: quella di mettere le mani in pasta, di dare forma alle idee, di allargare il perimetro di iniziative e risorse. 
 
 
Con la nuova edizione, la nona, in programma dal 19 al 27 luglio, il Lago Film Fest mette a punto il suo ruolo di player della creatività e sforna un programma di workshop che spaziano dalle arti visive al cinema di animazione per bambini, tenuti da headliner italiani e internazionali. Come Tomás Sheridan, il regista inglese che guiderà un gruppo di documentaristi dietro e davanti la telecamera e svelerà i segreti del reportage per immagini. 
 
Nessuna latitudine esclusa per il IX Lago Film Fest, dunque, che quest’anno ha confermato il suo appeal per filmaker e creativi di tutto il mondo. Tremila sono infatti i film arrivati al quartier generale di Revine Lago. Quali saranno le opere che supereranno la prima selezione per andare poi a comporre le sezioni internazionale, nazionale, Unicef, Nuovi Segni e Veneto? Quali opere riusciranno a catturare il cuore della giuria internazionale (ancora segretissimi i nomi) tra le cui fila hanno militato in passato Maccio Capatonda, Antonio Rezza, Alberto Nerazzini, Angela Rafanelli? Troppo presto per dirlo. Anche quest’anno il Lago Film Fest offrirà una delle più elettrizzanti vetrine cinematografiche indipendenti italiane.
 
maggiori informazioni consultando www.lagofest.org 
 

ACTING WORK

Martedì 04 Giugno 2013 22:44 Pubblicato in Corsi

Acting Work con Rosaria De Cicco: 6-7 luglio presso Imago Casting

Il mestiere dell'attore non è certamente semplice o da sottovalutare. Migliorare la capacità di esprimersi davanti ad una telecamera non vuol dire come spesso si fraintende recitare se stessi. L'attore interpreta sempre altro da sè, particolare che viene a volte trascurato nel cinema o nelle serie italiane dove si tende a estremizzare la cosiddetta naturalezza o, al contrario, ad enfatizzare la recitazione caricandola di toni non adatti al contesto. In realtà, in qualunque personaggio desideri calarsi un attore, occorre una preparazione specifica che consenta di mettere a frutto l'esperienza professionale acquisita, attraverso l'approfondimento della tecnica davanti a quel famoso terzo occhio.
 
Rosaria De Cicco, nota acting coach del panorama cinetelevisivo italiano, sarà a disposizione di chiunque voglia cimentarsi in questa approfondita esperienza di studio sul training espressivo dell'attore, spaziando tra più generi e approcci e facendo le dovute differenze di intensità e recitazione a seconda che si parli di cinema, di fiction, di soap opera o di sit-com.
 
Tutto questo in un week end intensivo sabato 6 e domenica 7 luglio, 5 ore giornaliere, dalle 14 alle 19, presso lo studio Imago Casting in via Marianna Dionigi, 29 a Roma.
 
Programma del corso:
- prove su parte con l'utilizzo di copioni cinematografici e televisivi
- prove individuali incentrate sul monologo
- analisi dell'impostazione individuale da un punto di vista fisico: posture movenze, intonazione, intensità, espressività
- confronti incrociati
- re-visione critica dei provini in video
 
Alunni per classe: 20
Quota di partecipazione 150 euro, con uno sconto del 10% per chi proviene da agenzia.
Scadenza iscrizioni: 1 luglio.
 
Rosaria De Cicco: Nata a Napoli, fin da giovanissima recita teatro affiancando artisti come Nello Mascia e registi come Ugo Gregoretti. Nel 2000 conosce Ferzan Ozpetek, che le affida ruoli in film di successo come Le fate ignoranti (2001), La finestra di fronte (2003) e Un giorno perfetto (2008), la vuole inoltre testimonial di un noto spot pubblicitario. Antonio Capuano la vuole co-protagonista al fianco di Valeria Golino nel film La guerra di Mario. Paolo Sorrentino la sceglie per il film L'uomo in più. Renzo Arbore, invece, la vuole nel suo programma Speciale per me - Meno siamo, meglio stiamo!. Dal 1996 inizia a lavorare nella soap Un posto al sole, come preparatrice, dove successivamente interpreterà il ruolo di Vera e di Aida poi. Lavorerà come coach anche nel cinema, soprattutto al fianco di Ferzan Ozpetek e dedicherà gran parte della sua attività alla preparazione degli attori. Parallelamente ai ruoli di attrice Rosaria coltiva la sua vena comica, vincendo il Premio Charlot al Festival Nazionale del Cabaret in Rosa di Torino e il premio Cabaret in pillole.
 
 

Info e iscrizioni:

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+39 3423577589

 

La Grande Bellezza

Sabato 01 Giugno 2013 23:26 Pubblicato in Recensioni
La Grande Bellezza, il nuovo film di Paolo Sorrentino, è stato al centro di un dibattito critico che ha visto opinioni contrastanti. 
Jep Gambardella (Toni Servillo) è l'istrionico protagonista, sessantacinquenne scrittore e giornalista di successo, dedito alla vita mondana, circondato dalle variopinte figure del ceto altoborghese capitolino, tra feste, pettegolezzi e sfarzo ostentato nella cornice del centro storico di Roma. L'accento napoletano del protagonista ne sottolinea una vaga dimensione di estraneità rispetto alla capitale, che ospita da circa quarant'anni questo singolare flâneur investito dalla solennità della Città Eterna. Sono evidenti i rimandi all'opera del regista Federico Fellini, che in quello stesso setting descriveva una umanità pagana sgretolata, come gli affreschi e le statue sotterranee nella sequenza della metropolitana in "Roma" (1972) e lanciava nuove mode (la stessa definizione di "paparazzo" è un'invenzione de "La dolce vita" del 1960). Fellini ha segnato un'epoca, dettando i riferimenti del gusto e dichiarando l'essenza della capitale: un "set a cielo aperto", una forma di spettacolo, prima che una città. 
Jep è circondato da relazioni e amicizie frivole, mostri dell'upper class e nobili decaduti; Romano (Carlo Verdone) è uno scrittore fallito e provinciale, in una parola sfigato; Sabrina Ferilli è invece Ramona, spogliarellista lampadata e quarantenne col tatuaggio di papa Wojtyla; per tutto il film parla solo in dialetto romanesco. Romano/Ramona, come Antonello Venditti, che vediamo in una breve apparizione nel ruolo di se stesso, sono il pop. Icone del contemporaneo, delineano la dimensione nazional-popolare. Ramona è ignorante, Romano è privo di talento, ma sono personaggi umili ed onesti e dunque "puri di cuore", ingenuo e plausibile oggetto di identificazione da parte del pubblico. 
Il personaggio di Jep, come il Guido Anselmi di "8 e 1/2" (1963), è segnato dal suo passato. I suoi ricordi, bagnati di nostalgia, scolpiscono i turbamenti e le ansie dell'autore in crisi, pur essendo vissuti come antidoto al malessere. Riproporre in chiave onirica il trauma del passato nella dimensione di una relazione adolescenziale ha però un significato ben diverso rispetto al mito dell'infanzia, che in Fellini era viscerale e totalizzante. 
La pregnanza del film si gioca quasi tutta nelle immagini suggestive, rese memorabili dalla fotografia curata da Luca Bigazzi; c'è chi lo ha considerato una eredità contemporanea del grande cinema d'autore, chi lo ha salutato come l'ultimo grande film su Roma, chi invece lo ha trovato pretenzioso e snob, chi poi ha letto nelle numerose citazioni un ruffiano ammiccamento alla poetica del regista riminese.
Effettivamente il riferimento a Fellini in questo film è talmente invadente da innescare un confronto fin troppo azzardato: la materia è la stessa, la straordinaria solennità di una Roma clericale e insieme babilonica, nonché la crisi dell'autore che si confronta con i propri fantasmi; purtroppo però qui il racconto non è altrettanto inedito ed ispirato.
 
Rossella C.
 

CLOROFILLA FILM FESTIVAL

Sabato 01 Giugno 2013 15:50 Pubblicato in Concorsi
Scadenza Bando: 10/6/2013
 
Prorogato al 10 giugno il bando per documentari e cortometraggi del Clorofilla film festival. La manifestazione che promuove la nuova “linfa” del cinema italiano, si svolgerà tra luglio e agosto all’interno di Festambiente - manifestazione nazionale di Legambiente in programma dal 9 al 18 agosto nel Parco della Maremma- e in altre località della provincia di Grosseto. Il festival, inoltre, nel mese di luglio si sposterà per alcune serate anche in Puglia, Veneto, Emilia Romagna, Sardegna e nel Lazio.
 
Un’appendice del festival è in programma anche in autunno a Firenze.
 
Possono partecipare lavori che trattino argomenti sociali e ambientali o che rappresentino la nuova “linfa” del cinema italiano. 
 
Il termine ultimo per l’invio dei lavori è il 10 giugno. Il bando per corti e documentari con tutte le specifiche corredato dalla scheda di partecipazione è disponibile sul sito: www.festambiente.it  (sezione clorofilla film festival).