Messaggio
Errore
15 Gen

Roma ricorda Vittorio De Seta

Valuta questo articolo
(0 Voti)

Sono passati due mesi dalla scomparsa di Vittorio De Seta, e la Capitale si sente in dovere di ricordarlo e rendere omaggio alla sua opera.

VITTORIO DE SETA, DIARI DI UN MAESTRO DI CINEMA è una manifestazione che stupisce in primo luogo per la sua "spontaneità", quasi fosse un gesto "sentito e obbligato" che qualsiasi appassionato di cinema si sente di fare al Maestro. L'improvvisa notizia della scomparsa di Vittorio, il modo stesso della sua diffusione - un tam tam immediato  tra amici, colleghi, appassionati di cinema – ha condotto in maniera quasi del tutto "naturale" ad un coordinamento ed una collaborazione tra realtà culturali della nostra città molto diverse le une dalle altre, ma che si sono riconosciute ed incontrate su un progetto comune: Raccontare nel migliore dei modi il lavoro di Vittorio De Seta, protagonista indiscusso del nostro cinema, autore indipendente nelle sue scelte artistiche e nelle modalità produttive per realizzarle, vero e proprio innovatore del nostro documentario, punto di riferimento per generazioni di filmaker , da cinquant'anni sempre caparbiamente attento - e capace - di leggere e rappresentare la contraddizioni del nostro paese.

 

 

La rassegna si svolgerà in 18 sale dal 14 gennaio al 1 febbraio, e offrirà al suo pubblico materiali inediti, interviste, backstagee ovviamente la sua filmografia la sua filmografia integrale.
Questi appuntamenti offrono un'occasione straordinaria per conoscere meglio il cinema di De Seta, assolutamente da vedere e solo apparentemente "difficile": il carattere schivo e rigoroso di Vittorio non lo aiutò certo nei rapporti con la critica, ma non gli fu certo di ostacolo nel realizzare opere uniche e anche di enorme successo di pubblico.

Ogni appuntamento sarà accompagnato dalla presenza di cineasti, storici, critici; ricordiamo poi che questa  manifestazione (totalmente autogestita ed autoprodotta…) avrà anche una diffusione nazionale.

Un occasione, quindi per conoscere ed apprezzare il lavoro del maestro a 360° sotto pubblichiamo il programma

«Lo sguardo neutrale è una menzogna, specie nel mio lavoro, dove basta spostare la macchina da presa di pochi centimetri perché tutto cambi»

R.M

Articoli collegati (da tag)

Vai Su