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Home » Recensioni » Come gocce d'acqua
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03 Giu

Un genitore che sembra forte con cui però non si ha più molto dialogo che improvvisamente si ammala e necessita di cure. Una figlia che si sente in colpa, cerca di darsi da fare, di stare più vicino possibile a quel padre che ha giudicato per le scelte compiute,  ha condannato e ha trattato male, convinta che abbia abbandonato lei e la madre dopo quindici anni. Poi un giorno la prospettiva cambia. Ci si sente traditi ma da chi non credevamo nascondesse segreti. Intanto si cresce, si mette in stand by la propria vita lanciata verso una carriera di successi sportivi, si cerca di fare fronte al bisogno credendo che sia l'unica scelta possibile. Stefano Chiantini, ancora una volta, confermando di essere un regista sensibile e rigoroso mette in scena una storia drammatica senza inutili fronzoli. Iper controllata, asciutta, pulita, ben attento a non fare straripare il racconto sotto l' onda emotiva e facendo scadere la sceneggiatura ricercando, a tutti cisti, la lacrima facile. La commozione è trattenuta e distillata in modo chirurgico. Non ci sono inutili drammi ma una riflessione profonda sul legame genitoriale che prescinde e travalica quello strettamente biologico. Il padre è colui che cresce un essere umano, gli dona amore, lo protegge e gli insegna quello che sa, trasmettendo valori. Edoardo Pesce offre una performance calibrata che mette in equilibrio la sofferenza fisica, quella psicologica derivante dalla perdita di autonomia e l' amore che si prova per chi ci appartiene. Splendida nell'incarnare una giovane donna impegnata nello sport, aperta alle prime esperienze amorose e dedita a capire cosa è giusto fare in un momento delicato e doloroso per la sua famiglia troviamo una splendida Sara Silvestro, nel suo primo ruolo da protagonista in un lungometraggio. La fotografia di Gianluca Palma ci regala scorci di struggente bellezza fra albe e tramonti in riva ad un mare che sa infondere coraggio ma anche sa farsi culla per anestetizzare i dolori dell' anima.

Un film che offre molteplici spunti di riflessione, che non giudica ma si fa registratore fedele delle emozioni, dei sentimenti, degli stati d'animo di chi impara che l' amore per chi ci ha cresciuti e voluti bene è un bene prezioso e una inesauribile fonte alla quale attingere, sempre e nonostante tutto. Una regia che sottolinea in modo esaustivo non lasciando nulla di approssimativo i vari punti di vista, li mette a confronto e ne restituisce uno spaccato di vita umana così vero, così sincero, che siamo trascinati all' interno di una storia che potrebbe essere anche la nostra. La vita qualche volta sceglie per noi e la nostra unica possibilità rimane quella di decidere da che parte stare per sentirsi in pace con sé stessi.

La felicità gioca a nascondino e quando troviamo dove abita dobbiamo andare a trovarla portandoci dietro sempre chi ci vuole bene e chi amiamo più di noi stessi.

Virna Castiglioni

 

  • Regia: Stefano Chiantini
  • Paese: Italia, 2025
  • Genere: Drammatico
  • Durata: 97'
  • Cast: Sara Silvestro, Edoardo Pesce, Barbara Chichiarelli, Giorgia Spinelli, Antonio Zavatteri
  • Valutazione: 4

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