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11 Ott

 

Il teorema di Sorrentino applicato al thriller

...“Non sottovalutare le conseguenze dell’amore”… Il cinquantenne Titta Di Girolamo plasmato da Paolo Sorrentino se l’era appuntato e Driver, l’autista di auto di Los Angeles che di giorno lavora come stuntman per le produzioni cinematografiche e di notte guida le auto per le rapine non le ha nemmeno considerate.

Il primo s’innamora lentamente della barista Sofia, l’altro più giovane e quindi meno arido, non riesce a fare a meno di innamorarsi di Irene, la sua dolce vicina, una giovane ed indifesa madre, Carey Hannah Mulligan, il cui marito sta in carcere.

Per entrambi l’uscita dalla condizione di lupo solitario segna l’inizio della fine.

Quando Standard, il marito di Irene esce dal carcere, viene subito invischiato in un pericoloso giro criminale, a causa di un vecchio debito da saldare e Driver (Ryan Gosling) si trova costretto ad agire per difendere la ragazza di cui è innamorato, mentre è inseguito da una pericolosa organizzazione di criminali.

Una vita, la sua, dove tutto è tenuto sotto controllo e il tempo e gli eventi sono monitorati e monitorabili con un timer. Lui freddo, una sfinge al volante, come una delle maschere usate nelle scene da stuntman, che dimentica di indossare la protezione più importante, quella per i sentimenti.

I timer si spengono, la calma svanisce, lo sguardo è accecato, il gioco ora ha nuove regole, nuove priorità, perché ha nuove pedine, Irene e suo figlio, fuori da ogni schema.

Inquadrature perfettamente calibrate, movimenti cadenzati, carrelli e piani sequenza al ritmo accellerato delle musiche (azzeccatissime) e del cuore dello spettatore, un’orchestrazione di campi, piani, tempi e luci, a parlare più di molte parole, silenzi, sguardi, piccoli e lenti movimenti del corpo dialogano, e dietro di loro un solo e grande direttore, Nicolas Winding Refn, premio per la miglior Regia al Festival di Cannes 2011: un nuovo Kubrick è nato dal thriller, dalla Copenaghen di Nicolas Winding Refn, che con Pusher - L'inizio, realizzato a soli 25 anni, aveva dato prova di non essere uno dei tanti. Perfezione stilistica e impronta autoriale fortissima.

Si avverte la presenza dei grandi maestri come Kubrick, passando per Michael Mann, per i suoi Manhunter - Frammenti di un omicidio, Heat La Sfida e Collateral, che sembrano essere stati depurati, ritrovando uno stile scarno, privo dell’inessenziale, cristallizzato dal freddo della terra di Refn. Questo è Drive, un thriller sinfonico.

Lidia Petaccia

 

  • Regia: Nicolas Winding Refn
  • Paese: USA, 2011
  • Genere: Thriller, Drammatico
  • Durata: 95 minuti
  • Cast: Ryan Gosling, Carey Mulligan, Ron Perlman, Bryan Cranston, Christina Hendricks, Albert Brooks, Oscar Isaac.
  • Valutazione: 5
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