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In arrivo la 12esima edizione del RIFF

Lunedì 01 Aprile 2013 13:23

Dal 4 al 10 aprile al Nuovo cinema Aquila di Roma arriva la 12esima edizione del Rome Independent Film Festival



“Il futuro”, coprodotto e distribuito dalla Movimento Film, anteprima italiana dopo il Sundance e il Rotterdam, sarà il film d’apertura. A firmare il lungometraggio, la regista cilena Alicia Scherson, vincitrice nel 2005, con ‘Play’, del Premio per la migliore regia al Tribeca Film Festival. La pellicola, prima coproduzione Italia/Cile/Svizzera/Germania, con un cast internazionale tra cui spiccano Rutger Hauer, Nicolas Vaporidis, Manuela Martelli e il giovane Luigi Ciardo, è la prima delle numerose anteprime europee e mondiali in programmazione nel corso della manifestazione.

Ben 10 i lungometraggi stranieri in concorso: “O palhaço” (The Clown) diretto dal brasiliano Selton Mello, candidato all’Oscar come film straniero; “Ombline”, del francese Stéphane Cazes, con Mélanie Thierry, vincitrice nel 2010 di un César come Miglior Rivelazione Femminile; “Silent City” secondo lungometraggio della regista olandese Threes Anna, premiato nel 2012 al San Sebastian International Film Festival; la coproduzione Ungheria /Canada The “Maiden Danced To Death” di Endre Hules, vincitore del European MediaPlus Award; “DonT Stop” diretto dal ceco Richard Rericha, la produttrice del film Ondrej Zima sarà presente al RIFF nell’ambito del Forum sulle produzioni indipendenti; “Baby Blues” diretto dalla polacca Kasia Roslaniec, premiato alla Berlinale 2013; dall’India “Drapchi” per la regia di Arvind Lyer; “Fenix 11.23” diretto da Joel Joan e Sergi Lara; l’opera prima dell’iraniana Tina Gharavi, “I’m Nasrine”, candidato ai BAFTA 2013, che parteciperà all’incontro RIFF su “Film Industry, Women Equal Opportunities and Diversity” e infine “Two Hundred Thousand Dirty” l’opera prima del regista americano Timothy L. Anderson.

Ampio spazio anche alla sezione lungometraggi italiani, con 7 opere prime in concorso. Questi i titoli selezionati: “Carta Bianca” di Andres Arce Maldonado, “Aquadro” di Stefano Lodovichi, e “Le formiche della città morta” di Simone Bartolini, “L’ultima foglia” di Leonardo Frosina. “Spaghetti story” di Ciro De Caro e infine gli innovativi “Lost in Laos” di Alessandro Zunino e “Transeurope Hotel” di Luigi Cinque con Pippo Delbono.

Con i documentari internazionali e italiani il RIFF propone un’attenta fotografia dell’attualità. Tra le opere in concorso il cipriota “Buffer Zone” diretto da Pawel Pstragowski, la storia del movimento di occupazione dell’aria cuscinetto dove i giovani cercano di contrastare le forme di capitalismo nell’isola, un tema che alla luce degli ultimi avvenimenti assume particolari significati; “Forbidden Voices” di Barbara Miller dà espressione alla storia di tre donne blogger censurate e contrastate nei loro paesi di origine; “The suffering grasses” diretto dall’americana Iara Lee sulla guerra siriana; “La Valle dello Iato” di Caterina Monzani e Sergio Vega, storia di Pino Maniaci e del suo impegno giornalistico contro la mafia; “Slot” di Dario Albertini sul gioco d’azzardo.

Varia la selezione dei cortometraggi internazionali e nazionali alcuni dei quali vantano anche la presenza di volti noti del cinema e della tv, tra i quali, solo per citarne alcuni: Valerio Mastandrea, Giorgio Colangeli, Paolo Sassanelli, Francesco Montanari, Alessio Vassallo, Stefano Abbati, Lucrezia Piaggio, Irene Maiorino, Francesco Benigno.

A completare la programmazione del RIFF vanno menzionate le sezioni Student short competition, Animation short competition, Experimental ed infine le sezioni delle sceneggiature e dei soggetti.

Tra i componenti della giuria troviamo Pascale Faure (Responsabile cortometraggi Canal+, Francia) e Philippe Kreuzer (Bavaria Media GmbH) che si affiancano ad alcuni nomi importanti del mondo del cinema, della musica e del giornalismo come Wilma Labate, Agostino Ferrente, Piotta, Franco Montini.

Fra gli eventi paralleli del Festival, sabato 6 aprile, è previsto un doppio appuntamento: il V Forum “I nuovi profili della produzione cinematografica europea indipendente”, con i produttori aderenti al progetto Producers on the move. Mercoledì 10 aprile è invece previsto un incontro sulle Web Series, alla presenza di alcuni dei registi che si sono posti all’attenzione del grande pubblico grazie ad interessanti produzioni indipendenti sul web.

Al termine del Festival saranno assegnati i RIFF Awards per un valore di oltre 50.000 Euro.

Il programma completo e le modalità di ingresso sono consultabili all'indirizzo

www.riff.it

 

RIFF - Roma Independent Film Festival

Giovedì 12 Settembre 2013 22:39
Scadenza Bando: 15 dicembre 2013 
 
Il 15 dicembre è il termine ultimo per partecipare alla 13esima edizione del RIFF – Rome Independent Film Festival – che si terrà a Roma dal 3 al 12 aprile 2014 presso il Nuovo Cinema Aquila.
 
Otto le sezioni competitive:
 
Feature Films (lungometraggio italiano e internazionale);
New Frontiers (opera prima);
Documentary Films (italiano e internazionale);
Short Films (italiano e internazionale);
International Student Films (scuole di cinema);
Animation (animazione);
Screenplays & Subject (sceneggiature & soggetti);
 
Il programma del RIFF 2014 sarà arricchito da retrospettive e seminari che affronteranno vari aspetti della cinematografia indie. Al termine del Festival verranno infine assegnati i RIFF Awards per un valore di oltre 50.000 Euro.
Per i vincitori è prevista una programmazione speciale nelle sale del Nuovo Cinema Aquila di Roma.
 
Maggiori dettagli consultando www.riff.it

 
 
Nasce Romefilmmarket.com, una piattaforma di video on demand con una library di oltre 1000 titoli fra corti, lungometraggi e doc indipendenti, visionabili in modalità streaming su PC, IPad e Smartphone direttamente dall’archivio delle passate edizioni del Rome Independent Film festival.
Il progetto è completamente nuovo ed innovativo, essendo l’unico in Italia ad occuparsi esclusivamente di film e prodotti cinematografici estranei alla grande distribuzione. Le opere sono visionabili solo in modalità streaming, in accordo secondo i termini di licenza prestabiliti con gli autori.
La ricchissima e aggiornata library è il frutto di oltre dieci anni di attività del RIFF, la cui mission è stata e continua ad essere la volontà di offrire spazio ai migliori talents del cinema indipendente.
 
Fino al 31 gennaio con un abbonamento di 7 euro al mese è possibile visionare tutti i film in catalogo.
Gli autori e le produzioni hanno la possibilità di inserire le proprie opere e creando un profilo personale e riceveranno direttamente le revenue sul loro account. La distribuzione attraverso il Romefilmmarket non è esclusiva in quanto i fornitori rimangono i detentori dei diritti per la distribuzione on-line.
 
La piattaforma è aperta a tutti gli autori in cerca di una distribuzione, ogni nuovo iscritto potrà monitorare e gestire il suo account personale costantemente ampliando il dibattito sulla propria opera.
 
Tutte le informazioni consultando http://romefilmmarket.com/index.php

13 volte RIFF

Venerdì 14 Marzo 2014 21:29
 
Il cinema del vero passa prima al festival degli indipendenti Roma, presso il Nuovo Cinema Aquila, dal 16 al 23 marzo.
 
L’attrice Minnie Driver, protagonista dell’indie Return To Zero di Sean Hanish, storia di una difficile maternità, apre la 13esima edizione del Rome Independent Film Festival che prende il via il 16 marzo presso del Nuovo Cinema Aquila, per una settimana ricca di film e documentari “indipendenti” con numerose anteprime europee e mondiali.
Sei i film in gara per la sezione internazionale, sei i lunghi italiani, 20 documentari (di
cui otto stranieri): questi sono i numeri della selezione 2014.
 
Un caleidoscopio al femminile: la selezione dei lungometraggi stranieri propone in maniera quasi monotematica la figura della donna come principale protagonista. E’ “madre-figlia” in Nuwebe (diretto da Joseph Israel Laban), artista ribelle e angosciata in Paradise Cruise (Matan Guggenheim) e in Tempo Girl (Dominik Locher), problematica e sola in The Girl From The Wardrobe (Bodo Kox) e in Wounded (Fernando Franco).
 
I film italiani in concorso sono: The Stalker di Giorgio Amato sulla violenza alle donne e le commedie CUT del trio Riccardo Romboli, Giulio Valli, Nico di Lalla, Sogni di Gloria del Collettivo John Snellinberg, gli “ecologici” Ci vorrebbe un miracolo di Davide Minnella e La terra e il vento di Sebastian Maulucci e l’action noir The Sweepers di
Igor Maltagliati.
 
Molto interessante e varia la selezione dei cortometraggi internazionali e nazionali, alcuni dei quali vantano la presenza di volti noti del cinema e della tv, tra i quali, solo per citarne alcuni: Lorenza Indovina, Massimo Dapporto, Vinicio Marchioni, Sabrina Impacciatore, Federico Tocci, Cristiana Vaccaro, Giorgio Colangeli. Simone Cristicchi e Sergio Rubini.
 
Recente scoperta nei grandi festival italiani i documentari hanno da sempre costituito un’asse portante della produzione indipendente e per questo costantemente testimoniati dal RIFF.
 
Impegno sociale, ambiente, ma anche mafia e contrasto alle multinazionali sono questi alcuni dei temi affrontati nella sezione italiana dei documentari. Da segnalare “Another World”, di Thomas Torelli che propone un inedito modo di interpretare la realtà proponendo una riflessione sull’interconnessione esistente tra uomo e universo. Tematiche “eco” toccano “Wangki” di Joana de Freitas Ginori e Matteo Vieille Rivara, incentrato sulla battaglia quotidana del popolo Miskito per preservare
l’equilibrio tra uomo e natura e “Iriria – niña tierra” di CarmeloCamilli.
A 25 anni dalla sua morte, il regista Ambrogio Crespi riaccende la memoria sulla vicenda Tortora e sull’infame passerella mediatica che fu costretto a subire, con il suo “Enzo Tortora”. “Happy Goodyear”, di Elena Ganelli e Laura Pesino, propone una riflessione sulle multinazionali portando alla ribalta il caso dell’omonima fabbrica di pneumatici.
Distampo diverso il documentario di Eleonora Marino, “La bella Virginia al bagno”, un viaggio tra fiere, circhi, luna park e fiere mercantili di fine’800.  Non mancano i misteri italiani, di cui si occupa “Romagna Nostra, le mafie sbarcano in Riviera” di Francesco Ceccoli. Su Pierpaolo Pasolini si concentra “Un intellettuale in borgata” di Enzo de Camillis, con un’intervista a Gianni Borgna recentemente scomparso.
Chiudono la proposta 2014 Diversa Mente, un’esistenza outsider di Lorenzo Marinelli,
Dreaming About Burning Man di Gaia La Rouge, La piccola guerrigliera di Giancarlo Bocchi, Supermanz di Riccardo Papa.
 
Tra i titoli dei documentari esteri segnaliamo Desert Runners di Jennifer Steinman sui corridori dell’estremo; l’originale storia di riconversione urbana di Ruina di Markus Lenz; la “visita” in uno degli ambienti più riservati di tutto il mondo: una prigione afgana per le donne di No Burqas Behind Bars, diretto da Nima Sarvestani.
 
Sarà proprio un documentario a chiudere il festival. L’appuntamento per il Closing Night Film è con Temporary Road (una) vita di Franco Battiato diretto da Giuseppe Pollicelli e Mario Tani. Ospite della serata Franco Battiato.
 
Alcune importanti proiezioni del festival saranno ospitate su www.romefilmmarket.com, la nuova piattaforma dedicata alle pellicole indie provenienti da tutto il mondo promossa dal RIFF che vanta una ricca library
fra corti, lungometraggi e doc indipendenti. Sulla piattaforma, fuori concorso, sarà possibile visionare, tra le altre, le opere di Pierre-Yves Borgeaud “Viramundo-Un viaggio musicale con Gilberto Gil”; di Pino Quartullo “Io Donna” con Margherita Buy, Massimo Wertmuller, Sergio Rubini, Crescenza Guarnieri, Giampaolo Morelli; di Federico Greco “Nuit Ameruchèn” con Gianmarco Tognazzi, Regina Orioli, Fausto Sciarappa, Francesco Scimemi, Alberto Di Stasio; di Valentina Carnelutti “reCuiem”
con Teresa Saponangelo, Francesco Tricarico, Lydia Biondi, Flavio Palazzoli,
Irene Buonomo.
 
 
Al termine del Festival saranno assegnati i RIFF Awards per un valore di oltre 50.000 Euro.
 
Maggiori informazioni consultando www.riff.it

Il RIFF sbarca in Russia

Mercoledì 12 Novembre 2014 22:23
Russia-Italia Film Festival (RIFF), arriva nelle principali città russe per offrire al pubblico dell’Europa dell’Est un ricco carnet di cortometraggi, documentari e cinema d’autore nell’anno del turismo Italo-Russo. I film in lingua originale, proiettati dall’11 al 23 Novembre al Cinema Fakel di Mosca e dal 2 al 14 Dicembre al cinema Rodina di San Pietroburgo saranno tanto pellicole premiate a festival nazionali fra i quali lo stesso Rome Independent Film Festival, che film russi dedicati all’Italia.
 
 
25 spettacoli, 30 proiezioni, 10 città russe coinvolte nella rete del festival, una monosala dedicata all’essai come il Fakel e un grande spazio pluripremiato per la promozione della cultura cinematografica russa come il Rodina, numerosi i dibattiti e incontri alla presenza di registi e autori che daranno vita anche a lezioni tematiche.
 
Fra i film presenti in rassegna: “Ristabanna” di Gianni Cardillo e Daniele De Plano, ultimo film con Ben Gazzara, “The Stalker” di Giorgio Amato, presentato al RIFF Awards 2014. Presenti inoltre alcuni interessantissimi documentari come “l’Italia è in crisi” e “Questa è la nostra vita”, nonché la straordinaria raccolta “fiabesca” “Le fantasie italiane”.
L’evento è stato organizzato con il patrocinio dell’Istituto Italiano di Cultura, dell’Agenzia ICE, della Camera di Commercio Italiana, dell’ENIT (Agenzia Nazionale per il Turismo), del club ITAM e della rete statale “MosKino” e “Rodina”, nonché in collaborazione col la piattaforma dedicata al cinema indie Romefilmmarket.com e si configura per la sua natura peculiarmente innovativa soprattutto nella presentazione di pellicole italiane distribuite affatto o poco sia in Italia che in Russia.
 
Per tutte le info http://www.riff-russia.ru/
 

A maggio torna il RIFF

Sabato 28 Marzo 2015 12:22
Dal 7 al 15 maggio 2015 avrà luogo la 14esima edizione del Rome Independent Film Festival (RIFF), nella doppia location del Nuovo Cinema Aquila e del The Space Cinema Moderno di Roma, dove saranno protagonisti più di cento tra film e documentari “indipendenti” in assoluta anteprima italiana.
 
 
Novità importante di questa edizione sarà la sezione fuori concorso che vedrà protagoniste le sette opere vincitrici dei Teddy Awards 2014-2015,premio cinematografico internazionale per film con tematiche LGBT, presentato da una giuria indipendente come premio ufficiale del Festival di Berlino (Berlinale). Il Teddy Award è un premio di carattere sociale assegnato a film e persone che trattano temi “queer” per promuovere tolleranza, accettazione, solidarietà e uguaglianza. Un riconoscimento che riveste una rilevanza non solo culturale. La vita “queer”, in alcune parti del mondo, infatti è punita con la pena di morte e in città, come Berlino l’homo e la transphobia sono all’ordine del giorno con violente manifestazioni.
 
Nel corso del Festival, diretto da Fabrizio Ferrari, verrà dato ampio spazio ai lungometraggi italiani. Fra i titoli selezionati segnaliamo, tra gli altri, La mezza stagione di Danilo Caputo, vincitore del premio internazionale “Mattador” come migliore sceneggiatura; l’opera prima di Tommaso Agnese Mi chiamo Maya con Valeria Solarino e Carlotta Nobili, storia di due sorelle in fuga in una Roma sconosciuta; Crushed Lives - il sesso dopo i figli di Alessandro Colizzi con, tra gli altri, Walter Leonardi e Nicoletta Romanoff, un film sul sesso prima, durante e dopo i figli; Figli di Maam, sul Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz, per la regia di Paolo Consorti, con Franco Nero, Luca Lionello e Alessandro Haber, l’opera prima The Elevator di Massimo Coglitore, film italiano interpretato da attori stranieri, tra i quali Caroline Goodall, (Emilie Schindler in Schindler's List) e Burt Young (nomination agli Oscar per il film Rocky); la commedia poetica italo-spagnola Rocco tiene tu nombre del registra salernitano Angelo Orlando, conosciuto al grande pubblico per aver lavorato con alcuni dei più grandi registi del cinema italiano come Federico Fellini, Massimo Troisi, Mario Monicelli.
 
Tra i film “fuoriconfine”  il candidato della Repubblica Ceca agli Oscar per la sezione miglior film straniero, Fair play della regista cecaAndrea Sedláčková; il francese Cruel di Eric Cherrière,thriller che racconta la storia di un glaciale assassino; il film greco A Blast di Syllas Tzoumerkas  incentrato sul personaggio di Maria, donna in fuga da una vita scontata e monotona in una Grecia schiacciata dal peso della crisi; Kebab and Horoscope primo lungometraggio del regista e sceneggiatore polacco Grzegorz Jaroszuk; Luna diDave McKean, celebre illustratore di graphic novels e concept artist per diversi film come  Harry Potter e il prigioniero di Azkaban. Ha inoltre prodotto l’immagine che ha lanciato la Sony PlayStation e ha lavorato per film come Blade, Alien, Resurrection e Sleepy Hollow.
 
La giuria internazionale sarà composta da Louis Siciliano musicista e compositore, vincitore nel 2005 del Nastro d’Argento, da Philippe Antonello, fotografo di scena che ha lavorato con i migliori registi italiani come Gabriele Salvatores, Pupi Avati e Nanni Moretti, e internazionali come Mel Gibson, per The Passion, e Wes Anderson; da Ines Vasiljevic produttrice di molti film tra i quali La nave dolce, La ritirata e Con il fiato sospeso, dall’attrice indiana Vishakha Singh, dal documentarista Antonio Pezzuto, dall’attrice giapponese Jun Ichikawa, da Fabio Mancini responsabile dello slot di documentari DOC3 di Raitre e collaboratore alla scrittura del programma Storie Maledette e dal regista Gianfranco Pannone.
 
Il RIFF, con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura, Creatività e promozione Artistica di Roma Capitale, il contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo - DGC e il contributo dell’Assessorato alla Cultura e Politiche Giovanili della Regione Lazio, registra ogni anno crescenti apprezzamenti, di pubblico e critica, per la qualità delle opere selezionate. Al termine del Festival saranno assegnati i RIFF Awards per un valore di oltre 50.000 Euro.
 
Maggiori dettagli consultando www.riff.it
Dal 25 Novembre al 1 Dicembre 2016 avrà luogo la XV edizione del Rome Independent Film Festival - RIFF, nella location del Cinema Savoy, del Cinema Europa e della Biblioteca Europea di Roma, dove saranno protagonisti 110 titoli tra film e documentari “indipendenti” provenienti da 24 paesi di cui 15 in anteprima mondiale e 10 in anteprima europea. Tutti i film sono in anteprima italiana su un totale di duemila film visionati. 
 
 
Novità di questa edizione la sezione a tematica LGBTQ - Focus LGBTQ - che comprende otto titoli tra lungometraggi, documentari e cortometraggi di opere pluripremiate da festival internazionali legati all’identità di genere.
 
Nel corso del Festival, diretto da Fabrizio Ferrari, verrà dato ampio spazio ai lungometraggi italiani, in collaborazione con CINEDEAF, alcuni titoli verranno sottotitolati per i sordomuti.
 
Per questa edizione la sezione fuori concorso vedrà protagoniste Usa, Spagna, Croazia e Bosnia Erzegovina tra cui la rassegna Focus USA che comprende i filmAwol di Deb Shoval, The truth about lies di Phil Allocco, Wildlike di Frank Hall Green.
 
La rassegna su Caligari dal titolo Il Cinema Narrativo di Claudio Caligari che comprende i suoi tre film (Amore Tossico, L’odore della notte, Non essere cattivo) e per il ventennale della fine della guerra in Bosnia la Rassegna su Sarajevo - Storie di un assedio - che propone quattro lavori di Giancarlo Bocchi.
 
Da seguire la mastercalss di Phedon Papamichael, celebre direttore della fotografia americanonominato agli Oscar per il filmNebraska.
 
Inoltre tra i momenti divertenti del RIFF va segnalato come dalla collaborazione con il Kinookus Food Film Festival, che si svolge ogni anno a settembre nel paese di Ston, famoso per l’eccellente offerta gastronomica, è nata l’idea di presentare proprio al RIFF un kino-ristorante, ovvero una proiezione con la possibilità per gli spettatori di assaggiare dal vero i piatti e le bevande che compaiono sullo schermo.
 
Altro momento importante è la rassegna spagnola Alficion dal titolo Nuevas Cinefilias - Il Cinema autoriale Spagnolo incollaborazione con l’Istituto Cervantes che comprende 4 titoli: Hermosa Juventuddi Jaime Rosales, La Mosquiteradi Agustì Vila, Stella Cadentedi Lluís Miñarro e Ártico di Gabriel Velázquez.
 
Ci sarà anche quest’anno Cinemainsegna, progetto che periodicamente coinvolge una scuola alla proiezione di un lungometraggio seguito dal dibattito con il regista.
 
Giurati di questa XV edizione del RIFF saranno: il giornalista italiano Giovanni Anversa e il collega finlandese Jouni Kantola, gli attori Riccardo De Filippis, Stefano Fregni,  il Presidente della FICE Domenico Dinoia, l’operatrice culturale spagnola María del Carmen Hinojosa, l’attrice colombiana Juana Jimenez, la distributrice di NewGold Serena Lastrucci, lo sceneggiatore e regista Francesco Ranieri Martinotti, il regista spagnolo Gabriel Velázquez, la giornalista e produttrice americana Megan Williams e la fondatrice di Wanted Cinema Anastasia Plazzotta.
 
Il festival RIFF Awards è realizzato con il contributo e il patrocinio della Direzione Generale Cinema - Ministero dei Beni e delle Attività Culturali edel Turismo, dell’Assessorato alla Cultura e Politiche Giovanili della Regione Lazio.
 
Il festival RIFF Awards è realizzato con il contributo di Roma Capitale - Assessorato alla Crescita culturale in collaborazione con SIAE ed è inserito nell’edizione 2016 dei Festival di particolare interesse per la vita culturale della Città: “Roma, una Cultura Capitale” e registra ogni anno crescenti apprezzamenti, di pubblico e critica, per la qualità delle opere selezionate.
 
Tutte le informazioni nel dettaglio consultando www.riff.it
Al via da venerdì 16 la XVII edizione del RIFF - Rome Independent Film Festival diretto da Fabrizio Ferrari, che torna al Nuovo Cinema Aquila al Pigneto con un programma ricco e articolatato.
 
Oltre 90 opere in anteprima italiana, 25 anteprime mondiali e 10 anteprime Europee.
Film di apertura “We” di Rene Eller tratto dal controverso romanzo  "Wij" di Elvis Peeters sulle inquietudini sessuali di un gruppo di adolescenti.
 
Per l’edizione 2018 saranno presentate oltre 25 anteprime mondiali e 10 anteprime europee, il Festival presenterà in concorso oltre 90 opere in anteprima italiana. Tra questi 10 lungometraggi in concorso, 19 documentari di cui 9 italiani e 10 internazionali. Da quest’anno inoltre il Premio per il Miglior Documentario Italiano e internazionale sarà assegnato dalla giuria del pubblico.
 
Oltre ai film e ai documentari anche 53 cortometraggi tra nazionali e internazionali.
 
Film di apertura dell’edizione 2018 “We” (Olanda/Belgio 2018)opera primadell’olandese Rene Eller. Il film, in anteprima, sarà proiettato venerdì 16 novembre alle 20.00 alla presenza del regista.
Il film sarà preceduto dal cortometraggio Aleksia di Loris di Pasquale che presenterà il suo lavoro su un’adolescente alle prese con le inquietudini di una maternità non voluta.
 
Spazio al cinema del reale per la prima giornata di festival con 4 documentari in concorso dei 19 presenti al RIFF. Si inizierà alle 16.20 con A step without feet di Lydia Schamschula e Jeremy Glaholt (Germania 2018). Un documentario sulla condivisione della cultura attraverso temi universali quali la musica, l’arte, la famiglia e l’amicizia. Sullo sfondo di in inverno berlinese sono messe a fuoco le vite di sette siriani esiliati dalla loro patria. Un lavoro contro il pregiudizio e gli stereotipi proposti dai media e contro la “deumanizzazione” che ne deriva.
 
A seguire: Everyone on stage di Frederic Even e Louise Mercadier (Francia 2018). Il centro medico professionale di Colombes accoglie 35 adolescenti con disabilità mentali. Questo documentario segue la vita di 10 di loro che svolgono attività in un circo, dalla preparazione alla performance davanti al pubblico. Un lavoro sull’ inclusione sociale a partire dalla disabilità che pone l’accento sull’accettazione e sul riconoscimento che la differenza può essere una ricchezza sociale.
 
Per i documentari italiani in concorso After Prayers di Simone Mestroni che alle 18.20 di venerdì 16 presenterà il doc al pubblico del festival. Il regista da tempo vive e lavora in India portando avanti progetti in ambito antropologico e visuale. Per anni ha condotto una ricerca etnografica di lungo termine nel Kashmir indiano, incentrata sulle dinamiche identitarie legate al conflitto. After Prayer mette a fuoco la vita nel Kashmir indiano che procede intrecciandosi all'ordinaria violenza legata al conflitto indopakistano. Scandita dal canto dei muezzin ogni storia prende una svolta inaspettata nei pressi di una moschea, nelle fasi immediatamente successive alla preghiera. Ancora oggi il sogno di un kashmir indipendente, e con esso l'incubo del conflitto, si perpetua generazione dopo generazione, alimentato dal sangue di nuovi martiri.
 
Chiude la prima giornata del RIFF il docin concorsoThe Fifth Sun che sarà presentato alle 22.20 da Cristiana Pecci e Matteo Maggi una coppia di registi italiani che lavorano, da più di un decennio, con il nome di “Coldfocus”.
 
Viaggiare è una forma di vagabondaggio o un percorso interiore che ti completa quando finalmente raggiungi la meta? I registi rispondono con un film documentario sulla Wanderlust, quell’irresistibile desiderio di vagabondare, che per alcuni è una sindrome da ricercare nel gene DRD4, per altri il dono di chi è nato per esplorare. Decidono così di seguire Panu, un viaggiatore finlandese, in un road trip dalla Finlandia all’Australia alla rincorsa di un'eclissi totale di sole. A una settimana dalla fine, però, qualcosa va storto. The Fifth Sun è un film che rivaluta le nostre idee di libertà.
 
Per gli altri lungometraggi in concorso: Alone at my Wedding di Marta Bergman (Francia/Belgio/Romania, 2018), che accompagnerà il film al festival. Arada di Mu Tunc (Turchia 2018), Decembers di Enrique Castro Ríos (Panama/Colombia, 2018) Kilikis…The Town Of Owls di Azlarabe Alaoui (Morocco, 2018), La partita di Francesco Carnesecchi (Italia 2018), Ordinary Time di Susana Nobre (Portogallo 2018), Scarlett di Luigi Boccia (Italia 2018), The Limit of directed di Alan Mulligan (Irlanda 2018), Verso un altrove di Massimiliano Amato (Italia 2018)
 
Per i documentari internazionali in concorso anche: La bataille d’Alger un film dans l’histoire di Malek Bensmail (Algeria/Francia/Svizzera 2018) che sarà presente al RIFF, Landascape of Music di Petr Keleptrishvili & Artem Ozhogov (Russia, 2018), presenti al Festival, Roma 167/62 di Carlos Higinio Esteban (Spagna /Italia 2018) che accompagnerà il film con il produttore Laurent Andreoli, Shadows of Light di Daniel Henríquez (Argentina 2018) che sarà presente con la musicista Eliane Correa, The Old Cat di Xavier Labruyère e Bernard Louargant (Francia/Argentina 2018), This is Love di John Alexander (USA 2018), per il doc sarà presente il produttore Shawn Rhodes, Vostok N°20 di Elisabeth Silveiro (Francia 2018), What Walaa Wants di Christy Garland (Canada/Danimarca 2018).
 
 
Per DocumentaRIFF - documentari italiani in concorso troviamo inoltre:Amaranto di Emanuela Moroni & Manuela Cannone (Italia 2018), Effatà Road di Martino Lo Cascio (Italia 2018), I Babelici di Alessandro Quadretti (Italia 2018), Le Periferie di Roma e il Movimento democratico di Enzo De Camillis (Italia 2018), RKM Roma Kaputt Mundi di Francesca Picozza & Andrea Santoro (Italia 2018), Tra il cane e il lupo di Giulia Cecilia Sodi (Italia 2018), Vinilici. Perché il vinile ama la musica di Fulvio Iannucci (Italia 2018).
 
Tre i focus attesi in questa rinnovata edizione del festival: il Country Focus Spagna, intitolato Operas primeras: donne cineaste, co-organizzato dall’Istituto Cervantes di Roma e dalla Fondazione SGAE, con l’obiettivo di presentare le opere prime delle registe emergenti che lavorano in ambiti molto diversi tra loro ma che sostengono la validità di credere nel cinema come forma di espressione. Sabato 17 sarà presente la regista Ana Murrugaren per il film La Higuera de los bastardos, la storia di un soldato falangista che si converte in un santone.
 
Particolare attenzione anche per il Country Focus Albania in collaborazione con Agron Domi, direttore e fondatore del Tirana International Film Festival, che sarà ospite della kermesse.
 
Tra gli ospiti di domenica 18 anche Lou Castel interprete del corto Per Sempre di Alessio di Cosimo sulla vita di un anziano pittore.
 
Tra i cortometraggi in concorso: Judith Hotel dell’attrice, fotografa e modella canadese Charlotte Le Bon e Pygmalion di André Hoven.
 
Dopo il successo riscosso nelle scorse edizioni, torna anche quest’anno il Focus LGBT: il valore della diversità in cui vengono presentati alcuni cortometraggi internazionali a tematica LGBTQ.
 
Tra i giurati 2018 del RIFF Agron Domi direttore e fondatore del Tirana International Film Festival, dalla cui partnership è nato il Focus Albania, Margherita Lamesta Krebel attrice e scrittrice, Jorgelina DePretis casting director, e Dario Gorini regista e sceneggiatore.
 
Tutto nel dettaglio consultando www.riff.it
Sono stati proclamati i vincitori della 17esima edizione del Rome Independent Film Festival che si è svolta dal 16 al 23 novembre al Nuovo Cinema Aquila al Pigneto. Sono state presentate oltre 25 anteprime mondiali e 10 anteprime europee, e oltre 90 opere in anteprima italiana.
 
Per la sezione Lungometraggi vince il film We dell’olandese Rene Eller, adattamento dell'omonimo e controverso romanzo "Wij" di Elvis Peeters che ha aperto il Festival, con la seguente motivazione: “per come è stato girato, montato e diretto coinvolgendo lo spettatore anche grazie al montaggio di Wouter Van Luijn nella storia, in modo tale che non riesci a smettere di guardarlo fino alla fine per capire i motivi che hanno spinto i personaggi così giovani a fare le scelte che determinano la storia del film.”
 
Durante un’estate come tante in un villaggio al confine tra Olanda e Belgio, otto adolescenti ribelli si dedicano a giochi sessuali gradualmente sempre più spinti. Le loro vite giocose scivolano progressivamente in un mondo oscuro e violento.
 
Una menzione speciale per l’interpretazione va a Alina Serban per il film Alone at my wedding di Marta Bergman, “per la capacità di trascinare lo spettatore con la forza e la potenza della sua interpretazione mai banale. In questo modo l'attrice trasmette le sue emozioni a tutti i livelli allo spettatore senza che ci si distragga dalla storia.” Alina Serban interpreta Pamela, una giovane rom diversa da tutte le altre nella sua comunità.
 
 
 
Una menzione speciale per la sceneggiatura va a Enrique Castro Rios per il film Decembers, “per la scrittura originale dello script, raccontando la stessa storia da tre ottiche diverse dei caratteri ben definiti”. Decembers ruota intorno all’invasione americana di Panama nel 1989 e alla riconciliazione tra i sopravvissuti un decennio dopo.
 
Da quest’anno il Premio per il Miglior Documentario Italiano e Internazionale è stato assegnato dalla giuria del pubblico.
 
Per la sezione Documentari italiani vincono ex aequo Amaranto di Emanuela Moroni e Manuela Cannone e The Fifth Sun di Cristiana Pecci e Matteo Maggi. Al centro di Amaranto le emergenze che la società contemporanea si trova ad affrontare a partire da cinque storie: l’ostetrica Verena Schmid, il maestro Franco Lorenzoni, la contadina ed esponente del bioregionalismo Etain Addey, la referente del cohousing San Giorgio Alida Nepa e la biologa e permacultrice Saviana Parodi. The Fifth Sun è un doc. sulla Wanderlust, quell’irresistibile desiderio di vagabondare, che per alcuni è una sindrome da ricercare nel gene DRD4, per altri il dono di chi è nato per esplorare. I registi decidono così di seguire Panu, un viaggiatore finlandese, in un road trip dalla Finlandia all’Australia alla rincorsa di un'eclissi totale di sole; a una settimana dalla fine, però, qualcosa va storto.
 
Sul fronte dei Documentari internazionali vince This is Love di John Alexander che racconta la vita dell’oscuro cantante soul Rudy Love autore misconosciuto di uno dei brani più suonati della storia della musica. Il doc mette a fuoco il potere che esercita, da decenni, su ascoltatori spesso inconsapevoli. La sua figura riemerge grazie alle testimonianze di George Clinton e Jay Z e molti altri che svelano un eroe non celebrato del soul.
 
Per la sezione Corti italiani vince come Miglior Cortometraggio Aleksia di Loris di Pasquale ispirato ad un caso di cronaca di violenza all'interno di una caserma dei Carabinieri.
 
Una menzione speciale va a Per sempre di Alessio Di Cosimo con la partecipazione di Lou Castel nei panni di un vecchio pittore che vive in solitudine nella sua piccola casa di fronte al mare con una routine mattutina che si spezza in un giorno speciale e importante per lui. Quel giorno ha un compito, come ogni anno, da sempre e per sempre la sua unica ragione di vita.
 
Per la sezione Corti internazionali vince In the name of the Strawberry the Chocolate and the Holy Spirit di Karla Lulić con protagonista un sacerdote devoto in un villaggio pieno di fanatici cristiani che una domenica, dopo la messa, ha voglia di un gelato e farà qualsiasi cosa per questo semplice piacere, anche a costo della propria fede.
 
Per la sezione dei Cortometraggi realizzati dagli studenti vince Croste di Polenta di Emanuele Bonomi ambientato nel Sud Tirolo del 1915: due amici vogliono disertare la chiamata alle armi dell’esercito Imperiale, ma il conflitto si avvicina sempre più e i due ragazzi dovranno affrontarne le conseguenze. Un racconto sull’innocenza perduta, tradizioni dimenticate, e scelte che cambiano la vita.
 
Infine per la sezione Corti di animazione vince Cat Noir di O'Neil Burgi che ha come protagonisti una lettera, un cuore spezzato, il rumore della pioggia, un gatto nero e un piano.
 
Per la sezione Sceneggiature di lungometraggio vince Tra le righe di Emanuela Mascherini, per la sezione Sceneggiature di cortometraggio Il gioco di Francesco Rizzo, per la sezione Soggetti Cinematografici Pensionat di Tania Innamorati.
 
Il RIFF - Rome Independent Film Festival, ideato e diretto da Fabrizio Ferrari, è realizzato con il contributo e il patrocinio della  Direzione Generale Cinema -  Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dell’ Assessorato alla Cultura e Politiche Giovanili della Regione Lazio. L'iniziativa è parte del programma di  Contemporaneamente Roma 2018 promosso e sostenuto da  Roma Capitale Assessorato  alla Crescita culturale e  in collaborazione con SIAE. 
Dal 15 al 22 novembre si terrà la XVIII edizione del RIFF - Rome Independent Film Festival diretto da Fabrizio Ferrari, che torna al Nuovo Cinema Aquila al Pigneto con un programma fitto di eventi, incontri e ovviamente proiezioni.
Tra i documentari in concorso segnaliamo: Dave Grusin Not Enough Time di Barbara Bentree sulla straordinaria carriera del compositore Dave Grusin, autore di più di cento colonne sonore. Ha vinto l'Oscar per Milagro. La regista sarà presente al festival. Tra gli altri documentari, attesissimo Peter Lindbergh, Women Stories di Jean Michel Vecchiet sul celebre fotografo di moda scomparso lo scorso 3 settembre
all’età di 74 anni. Il pioniere indiscusso di un nuovo modo di fotografare la moda senza ritocchi ed eccessivi artefici.
 
 
The World according to Amazon sulla carriera di Jeff Bezos il fondatore, presidente e amministratore delegato dell’omonimo colosso dell’e-commerce.
Tra i cortometraggi in concorso: Daughter di Daria Kashcheeva, dal Toronto International Film Festival e vincitore dell'U.S. Academy of Motion Picture Arts and Sciences - Student Oscar, il corto della regista dal titolo To Accept che ha vinto il Nespresso Talents al Festival di Cannes, Toomas Beneath the Valley of the Wild Wolves di Chintis Lundgren dal Toronto International Film Festival, Butterflies in Berlin di Monica Manganelli: il primo lavoro della regista, La ballata dei senzatetto, dopo aver vinto il Best Animation al Los Angeles Short Film Festival si è qualificato per gli Oscar 2016, ha vinto il Nastro d'argento per l'animazione nel 2016 e lo stesso anno era nella cinquina dei film d’animazione candidati ai David di Donatello.
10 i cortometraggi arrivati da dieci diversi Paesi e scuole di cinema. C’è il nostrano Racconto Notturno, storia di una bizzarra relazione con Riccardo De Filippis e Martina Querini, diretti da Gianluca Granocchia. C’è la Russia di Autumn 35, cortometraggio visionario dalle sfumature thriller della studentessa Daria Elkonina; la Svezia di Melanie, piccolo gioiello e dirompente coming of age della giovane regista Lisa Meyer. Si vola poi in Polonia con l’intenso rapporto fra una madre e una figlia messo in scena da Michal Hudzikowski in I’ve got something for you too e in Belgio dalla regista Setareh Samavi che racconta (e si racconta) di due donne
che ritrovano loro stesse affrontando il passato in For Tides. E ancora, c’è l’Israele di Noa del giovane Dekel Nitzan alunno della Berlinale Talents, fino ad arrivare alla Germania e allo sci-fiction Jupiter di Benjamin Pfhol, che ritorna al RIFF con il suo nuovo corto dopo aver partecipato con Ghost nel 2018.
Tra i giurati di questa edizione: Nadia Zavarova, Bernd Brehmer, Stefano Ratchev, Tatiana Covor, Salvatore Basile, Vincenzo Alfieri e Diego Petre.
Due le Masterclass previste quest’anno al RIFF. Attesa quella sulle colonne sonore tenuta da Stefano Ratchev: riempiono i momenti morti, sottolineano attimi carichi di pathos e introducono musiche che entrano nella memoria collettiva. “Mostrare l’invisibile” con Andrea Maguolo sul montaggio, “la combinazione dei momenti delle emozioni umane messe in immagine e formanti una sorta di alchimia.”
Tra gli eventi speciali segnaliamo Il nuovo cinema ucraino: la realtà che ispira con 6 film di giovani registi ucraini che rappresentano diversità nei temi, nei mezzi espressivi, nella sperimentazione, nei generi e nelle storie raccontate sul grande schermo. Tra i titoli Pryputni di Arkadiy Nepytaliuk (2017) una commedia drammatica dove il soggetto criminale balla con la quotidianità di un piccolo paese ucraino. Ironia, assurdità, caratteri espressivi e bellissimi paesaggi, vincitore del Premio per la regia a Odessa Internazionale Film Festival e il premio nazionale ucraino “Zolota Dzyga” alla miglior attrice (Nina Naboka). My father is my
mother’s brother di Vadim Ilkov (2018) il doc che è una toccante storia di famiglia e di ispirazione creativa nella vita e nell’arte. Tra i cortometraggi: Desaturated di Marina Stepanska (2019) una dei prominenti giovani registi ucraini. Mia donna di Pavel Ostrikov (2018) la nuova commedia di uno dei più conosciuti giovani talenti (il suo precedente Vypusk 97 ha vinto un premio a Locarno). Sensiz di Nariman Aliev (2016)
in cui si inizia a formare lo stile individuale del giovane regista ucraino, che concorre agli Oscar 2020 con Homeward. Weightlifter di Dmytro Sukholytkyy-Sobchuk (2018) il doc. che racconta quale può essere il prezzo della vittoria nel sport professionale, premiato al Kiev IFF Molodist e Grand-prix di Varsavia IFF.
Non mancherà il Focus LGBT – Love & Pride Day - Il valore della diversità per sensibilizzare il pubblico a queste tematiche. Saranno presentati il 19 novembre in una maratona dedicata in anteprima italiana: Tremors di Jayro Bustamante (Guatemala/Francia/Lussemburgo), Madame di Stéphane Riethauser (Svizzera), Miserere di Francisco Rios Flores (Argentina), Mr. Dimitris and Mrs. Dimitroula di Tzeli Hadjidmitriou (Grecia), Un uomo deve essere forte di Elsi Perino & Ilaria Ciavattini (Italia).
Torna anche il Focus Spagna - L’animazione Valenciana in cui il Cortoons Gandia Festival e l'IVAC, Istituto Valenciano di Cultura, presentano una proiezione speciale dedicata ai cortometraggi di animazione realizzati
nella Comunitá Valenciana. Ad accompagnare la proiezione: Alessandro d'Urso Direttore Artistico di Cortoons Gandia, José Luis Moreno Maicas Director adjunto dell'IVAC e Sara Álvarez Sarrat coordinatrice del Master di Animaziome della UPV, Universitá Politecnica di Valencia.
Altri panel attesi sono L’eccezione Culturale e i nuovi profili di produttore indipendente in collaborazione con CNA Cinema e Audiovisivo Roma dedicato agli operatori del settore: si discuterà dell’Industria Culturale come principale rigeneratore dell’economia italiana ed europea e dell’eccezione culturale e del nuovo profilo di produttore indipendente in Italia e in Europa con l’avvento delle OTT. L’occhio del cinema – il pitching un pitching fra produttori, distributori e i giovani talenti finalisti per la sezione sceneggiature del RIFF. Il focus
sul pitching vuole essere un momento di confronto concreto su come presentare in maniera efficace un progetto all’industria internazionale cinematografica.
Atteso l’incontro con il critico cinematografico Nadia Zavarova “Una Movie Star è il mio migliore amico dedicato alla comunicazione ed influenza reciproca tra attori e attrici e i loro spettatori: come è cambiato il rapporto fra celebrità e fan con l’avvento dei social media?
Inoltre da venerdì 15 nel foyer del Nuovo Cinema Aquila sarà esposta l’installazione di Adele Ceraudo dal titolo “Io non sono pazza” un ’frammento’ di una esperienza, sotto forma di installazione artistica, con la proiezione del corto Io non sono pazza di Duccio Forzano.
MINI è partner della kermesse con le sue iconiche vetture, auto ufficiali del festival, e con il corto Una tradizione di Famiglia di Giuseppe Cardaci prodotto da MINI FILMLAB, un progetto dedicato ai giovani filmmaker realizzato da MINI ITALIA insieme a OffiCine.
 
Tutte le informazioni in dettaglio consultando www.riff.it
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