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Arcipelago: Collezione d'autunno

Venerdì 23 Novembre 2012 14:34

Dal 26 Novembre, alla Casa del Cinema e in alcune Biblioteche della Capitale sfila il prêt-à-porter del Festival ARCIPELAGO. Un Evento Speciale che in parte anticipa il nuovo corso della kermesse dedicata al “cinema breve”, riproponendo i film vincitori dell’edizione 2012. Ma anche tenendo a battesimo una rassegna sui romani di origine straniera e la “loro” Capitale. Ed è tutto un altro sguardo. Multicolore.

Con la sua 
ventesima edizione, lo scorso Giugno si è conclusa la prima fase della lunga avventura di ARCIPELAGO – Festival Internazionale di Cortometraggi e Nuove Immagini. Dal 2013, un nuovo prototipo di festival inizierà infatti a prendere forma, rimodulandosi attorno a modalità di fruizione e organizzazione alternative, più articolate e "liquide" sia nella periodicità dei suoi appuntamenti, sia nella loro localizzazione (un importante segmento del festival, lo storico e prestigioso ConCorto - Concorso Nazionale Cortometraggi, sarà intanto ospitato già il prossimo Marzo dal BIF&ST - Bari International Film Festival , in totale autonomia d'identità e di scelte artistiche).


Nell'attesa, grazie al sostegno di Roma Capitale – Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico e alla collaborazione delle Biblioteche di Roma , con il suo Evento Speciale “Collezione d’Autunno” ARCIPELAGO regala al pubblico, che l'ha seguito fedelmente e sempre più numeroso in queste ultime due decadi, l'opportunità di fare il punto sulla sua edizione più recente, riproponendo i sette film vincitori dei principali riconoscimenti in palio nelle tre sezioni competitive del Festival – The Short Planet - Concorso Internazionale di Cortometraggi e Nuove Immagini, ConCorto - Concorso Nazionale Cortometraggi e Extra Large - Concorso Nazionale Documentari. Sarà tra l’altro un’occasione, per chi li avesse persi a Giugno, di recuperare in un colpo solo alcuni piccoli capolavori del “cinema breve” più recente, tra i quali l’agghiacciante sguardo sulla Cina contemporanea di Killing the Chickens To Scare the Monkeys dello svedese Jens Assur e il premio Oscar 2012 per il corto d’animazione Fantastic Flying Books of Mr Morris Lessmore degli statunitensi Joyce e Oldenburg.

Parallelamente, approfondendo uno dei percorsi tematici che più hanno caratterizzato il Festival soprattutto negli ultimi anni, e confermandone la speciale attenzione al sociale e la sintonia con i temi più scottanti della nostra difficile contemporaneità, ARCIPELAGO si è avvalso del suo archivio di cortometraggi e documentari accumulato in due decenni di attività, unitamente ad alcuni dei video più significativi del concorso "Mamma Roma e i suoi quartieri" (promosso la scorsa estate da Biblioteche di Roma in collaborazione con l’Isola del Cinema), per raccontare la nostra città attraverso le immagini, gli occhi e la voce di quanti, venendo da paesi lontani, hanno fatto della Capitale il luogo in cui poter coltivare la speranza di una vita migliore.

La rassegna "Nuovi romani: l'altro sguardo. Culture, luoghi, storie" comprende 17 brevi film (perlopiù documentari) divisi in tre programmi, ognuno dei quali è incardinato su un tema. Il primo programma (Culture) indaga su alcune esperienze cittadine finalizzate all'apprendimento della lingua italiana come anche alle problematiche legate all'integrazione scolastica dei figli di immigrati; nel secondo (Luoghi) si racconta la città – e in particolare alcune sue zone in cui la presenza di immigrati è più rilevante – attraverso gli occhi e l'esperienza diretta dei migranti stessi; il terzo e ultimo (Storie) entra invece nel racconto in prima persona di alcune vicende individuali che collocano la nostra città al centro di un perimetro esistenziale – tracciato di volta in volta dal dramma della povertà, dalla fuga dai conflitti o da regimi sanguinari – che nei suoi elementi essenziali è condiviso dalla maggior parte dei "nuovi romani" di origine straniera. Fanno spicco, tra i registi della rassegna, talenti ormai consolidati come Claudio Giovannesi (appena premiato al Festival Internazionale del Film di Roma per la sua opera seconda Alì ha gli occhi azzurri), Costanza Quatriglio, reduce dall’entusiastica accoglienza ricevuta alla recente Mostra di Venezia dal suo ultimo documentario Terramatta, e Claudio Noce, presente con due brevi lavori che pongono le basi per il suo successivo e notevole debutto nel lungometraggio Good Morning, Aman.

A seguire l’anteprima alla Casa del Cinema del 26 Novembre, e privilegiando le zone più periferiche e a maggior densità di comunità straniere, ma non solo, la rassegna "Nuovi romani" toccherà anche le Biblioteche “Flaminia” (30 Novembre), “Villa Leopardi” (6 Dicembre) e “Borghesiana” (14 Dicembre), tracciando anche nell’itinerario delle proiezioni un ritratto in progress di Roma dal punto di vista della multiculturalità. Un ritratto ricco di lingue, sapori, suoni ed espressioni culturali, non meno che di criticità e di delicati equilibri socio-culturali da perseguire e rafforzare, per una città nella quale gli stranieri ufficialmente residenti sono ormai – secondo la Caritas – ben il 12% della popolazione totale.

Sia alla Casa del Cinema che nelle Biblioteche interessate l’accesso del pubblico sarà totalmente gratuito.

Infoline Casa del Cinema: 060608
 
 
 
 
Arcipelago torna con l'edizione 2.1! Aprirà i battenti dal 2 al 6 dicembre, all’Ambra alla Garbatella e alla Casa del Cinema di Roma, la 2.1a edizione di ARCIPELAGO – Festival Internazionale di Cortometraggi e Nuove Immagini, reduce dallo straordinario successo della Lunga notte del corto del 21 settembre scorso. Abbandonate le abituali date estive, la storica rassegna dedicata al cinema breve e alle forme più innovative di racconto audiovisivo si presenta quest’anno parzialmente rinnovata anche nella sede: oltre alla Casa del Cinema, nuova ribalta per i corti da tutto il mondo sarà infatti l’Ambra alla Garbatella, che promette di diventare un vero e proprio “ecosistema indipendente” della cultura capitolina, inclusa quella gastronomica.
 
 
Quattro le competizioni in programma ad Arcipelago 2013, dove fanno spicco – nel  Concorso Internazionale The Short Planet – 25 tra i migliori cortometraggi internazionali, non ultimo una curiosa e provocatoria animazione tedesca, Sonntag 3 di Jochen Kuhn, che – in apertura del festival – ipotizza una bizzarra relazione extraconiugale della Cancelliera di ferro. Della compagine internazionale, in rappresentanza del nostro paese, fanno parte anche Allah is Great di Andrea Iannetta, primo italiano mai ammesso al Film and Television Institute di Pune, in India, e l'acuto sguardo pasoliniano di Cargo, del promettente figlio d'arte Carlo Sironi.
 
Direttamente dalla première barese al Bif&st dello scorso marzo, torna a Roma ConCorto, il concorso nazionale cortometraggi che ha tenuto a battesimo molti registi delle ultime generazioni, tra cui Pappi Corsicato, Roberta Torre e Edoardo Winspeare. Stessi corti proposti in anteprima nel capoluogo pugliese, ma diversa (di professionisti del cinema) la giuria che li giudicherà, dopo quella popolare del festival di Felice Laudadio, guidata da Daniele Vicari.
 
Tra i 19 cortometraggi italiani nuovamente in gara non mancano i nomi di spicco: si parte da Paolo Sassanelli (che con la sua seconda prova da regista, Ammore, a sorpresa si lascia alle spalle i toni da commedia del precedente 'Uerra in favore di un crudo e toccante dramma sugli abusi domestici) eRoberto Herlitzka (interprete di Genesi, storia sulla memoria, le radici e la terra dalla quale la regista Donatella Altieri fa emergere lo straordinario talento del piccolo Claudio Salvato), passando per Lorenza Indovina nelle paradossali vesti della badante italiana di un anziano rumeno (Dreaming Apecar di Dario Leone) e Ginevra Elkann, produttrice di Il fischietto di Lamberto Sanfelice (una bambina è impegnata nel delicato percorso di elaborazione di un grave lutto, con Thomas Trabacchi), per arrivare al gradito ritorno di Gianluca Sodaro (uno dei migliori talenti "brevi" emersi negli anni '90) con il mystic gothic God's Got His Head in the Clouds, prodotto anche con fondi lituani e musicato nientemeno che dal compositore preferito da David Lynch, Angelo Badalamenti.
 
Unico cortometraggio d'animazione in concorso è il graffiante e surreale apprendistato religioso narrato in Preti di Astutillo Smeriglia (nome d'arte di Antonio Zucconi, astronomo di professione, già premiato ad Arcipelago 2010 con Il pianeta perfetto), mentre senz'altro più nutrita è la compagine dei documentari e dintorni, composta da The Art of Super-8. The Analogic Revolution di Camillo Valle (una "romantica" apologia della più immortale delle pellicole), Silvio. Here I Am di Mattia Coletti e Carlo Migotto (la storia - vera e assai curiosa - di un entusiasta della pratica della sottomissione, di casa sui set porno), Melodico di Valerio Ciriaci (un barbiere salernitano trapiantato nella Little Italy del Bronx, tra scommesse sui cavalli e passione canora), The Highest Cost di Matteo Brunetta (due soccorritori di Ground Zero e la loro battaglia per far valere i propri diritti di malati di tumore per cause di servizio),ESP di Enrico Bartolucci (un sobrio colpo d'occhio sul calcio non professionistico affiora da una trasferta nella provincia italiana di una squadra di dilettanti della banlieu parigina) e - ultimo, ma non meno interessante - il raffinato lavoro di montaggio di vecchi film e immagini d'archivio Sottoripa, realizzato dal fotografo genovese Guglielmo Trupia ad illustrare l'omonimo poema dell'inglese Julian Stannard.
 
Sempre in concorso, tra gli altri cortometraggi di finzione figurano anche Inassenza, notevole opera prima del montatore barese Domenico De Orsi (due sorelle, due lutti, due città tra loro lontane - e un'impaginazione visuale molto personale e stimolante); il saggio finale al CSC di Michele Vannucci Nati per correre (un esemplare micro-bildungsroman su due "centauri", padre e figlio); l'algida tranche de vie di una famiglia di montanari messa in scena dall'altoatesino Ronny Trocker in Eiszeit (Era glaciale), prodotto dalla scuola francese Le Fresnoy; il sorprendente monologo di Rumore bianco di Alessandro Porzio, interpretato da Claudia Vismara (già nella serie tv Mediaset Come un delfino); l'episodio di caccia al partigiano (ma protagonista, in questo caso, è un manipolo di repubblichini) narrato da Adel Oberto in Il Conte, saggio di diploma alla londinese National Film and Television School; il grottesco Ansia&Grevedi Irene Carlevale, che ricorda il duo Rezza&Mastrella, ma al quadrato. E, infine, Road to Sundance di Tak Kuroha (pseudonimo dell'italianissimo regista pubblicitario Agostino Porro): un road movie onirico e meta-cinematografico che attraversa alcune delle più vigorose scenografie naturali degli States.
 
Del concorso nazionale documentari Extra Large vale la pena segnalare almeno Ebrei a Roma di Gianfranco Pannone, autore al quale Arcipelago dedicò nel 2005 un’ampia personale, e – fuori concorso – l’appassionato Con il fiato sospeso di Costanza Quatriglio, che incontrerà il pubblico il 4 dicembre alle 19.30, all’Ambra alla Garbatella.
 
Il quarto concorso – new entry dell’edizione 2013 di Arcipelago – è World Wide Series: sedici serie web internazionali che saranno visibili, dopo il 6 dicembre, anche sul nuovo sito “fiancheggiatore” del festival, filmoids.net, di imminente lancio, che traccerà la strada per la futura evoluzione della manifestazione cinematografica che per prima in Italia, già dalla fine degli anni ’90, ha indagato e riflettuto sulle dinamiche innovative del digitale e di Internet nell’audiovisivo. Alcune delle più note web series italiane, veri e propri “casi” di culto su YouTube (Lost in Google, GeeKerZ, Stuck, inTRIPPMENT, Kubrick – Una storia porno), si confronteranno con una selezione assai eterogenea – per generi, temi e sforzo produttivo – di cui fanno parte, tra le altre, la serie pakistana iDeewane (recitata in urdu, ma ambientata a New York), il musical carcerario canadese/filippino Prison Dancers, la commedia satirica sulla censura libanese Mamnou3! (Proibito!), la comune di indignados spagnoli raccontata in Libres, il Batman pensionato di The Dark Knight Retires, fino ai bizzarri alieni dell’americano The Power Inside, interpretato da Harvey Keitel.
 
Tra gli Eventi Speciali in programma, oltre allo storico appuntamento con la sezione Carta Bianca co-organizzata con il DAMS Roma Tre (e dedicata quest’anno al Roma Tre Film Festival), Arcipelago punta i riflettori su due realtà emergenti del nostro panorama audiovisivo: la pioniera piattaforma italiana di produzione, promozione e distribuzione di cinema indipendente Cineama (con il composito “programma errante” Storie e sogni “love cost”) e la giovanissima Scuola d’Arte Cinematografica “Gian Maria Volonté”, voluta e diretta da Daniele Vicari, Valerio Mastandrea e Elio Germano, assieme alla Provincia di Roma, dei cui allievi verranno mostrate alcune esercitazioni realizzate durante il primo biennio appena concluso, in un programma intitolato – non senza ragione – Le prime cose belle.
 
Tutte le informazioni nel dettaglio consultando http://www.arcipelagofilmfestival.org/site/