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Visualizza articoli per tag: gianfranco pannone

 

Il primo workshop sulla scrittura del reale interamente organizzato all'interno di un festival capitolino che si terrà 22/23 e 29/30 giugno, Cinema dei Piccoli, in collaborazione con MedFilm Festival 2013

 

Scrivere un documentario sembra un ossimoro, ma non lo è. Anche la sceneggiatura della fiction quanto più è solida tanto più permette al regista di muoversi con maggior libertà, di smontarne persino alcune parti. L’indeterminatezza, invece, quasi mai aiuta il regista a trovare un percorso più efficace. Piuttosto per il documentario si può parlare di scrittura aperta. C’è, tuttavia, un momento in cui il frutto della propria ricerca va raccolto in un passaggio che rappresenta anche un bilancio. Lo script o, più televisivamente, il dossier, sarà di sicuro utile al produttore o al broadcaster, ma è anche una verifica che serve all’autore per mettere ordine nella propria testa.

Gianfranco Pannone, L’officina del reale.

 

Nella splendida cornice di Villa Borghese, all'interno della suggestiva location del Cinema dei Piccoli e con la collaborazione del MedFilm Festival, Cinema del Mediterraneo a Roma giunto ormai alla sua 19esima edizione, prenderà il via Scrivere il Documentario: il primo workshop sulla scrittura del reale interamente organizzato all'interno di un festival capitolino.

 

24 ore totali di lezione ed esercitazioni lungo due intensivi week end, per un numero massimo di 20 partecipanti che, divisi per coppie, realizzeranno uno script/dossier per un documentario di mezzora, il tutto sotto la guida di docenti d'eccezione: il regista Gianfranco Pannone e lo scrittore e autore di documentari Cosimo Calamini.

Un confronto che terrà conto di approcci anche diversi alla scrittura, considerando un’adeguata ricerca sul campo e una necessaria chiarezza di esposizione in fase di scrittura.

Dopo l'orario di lezione sarà possibile partecipare ai numerosi eventi proposti dal MedFilm Festival.

 

Il programma si articola secondo le seguenti modalità:

 

Durante il primo week end (sabato 22 e domenica 23 giugno, dalle 9.30 alle 16) ci si relazionerà con :

 

  • analisi degli approcci metodologici, strutturali e tematici per la realizzazione di un documentario

 

  • presentazione e valutazione delle idee dei partecipanti e formazione di coppie di lavoro

 

  • analisi di script di lavori degli stessi docenti e confronto con i film documentari realizzati a partire da quegli stessi elaborati

 

Nel secondo week end (sabato 29 e domenica 30 giugno, dalle 9.30 alle 16):

 

  • Mediante uno scrupoloso lavoro di approfondimento e confronto, verranno esaminati gli scritti realizzati dai partecipanti

 

  • Ricerca e riconoscimento di potenzialità e limiti della scrittura di un documentario all'interno del proprio progetto

 

Quota di partecipazione: 250 euro (nella classe sono ammessi anche semplici uditori al costo di 100 euro per l'intero ciclo di lezioni)

Le iscrizioni scadranno il 19 giugno

 

 

Gianfranco Pannone (Napoli 1963) è laureato in Lettere a Roma e diplomato in Regia al Centro Sperimentale di Cinematografia. Tra il 1990 e il 1998 ha prodotto e diretto la trilogia composta da Piccola America, Lettere dall’America, L’America a Roma e nel 2001 Latina/Littoria, quest’ultimo miglior film documentario al Torino Film Festival 2001. Tra i suoi medio e lungometraggi Pomodori (1999), Sirena operaia (2000), Pietre, miracoli e petrolio (2004), Io che amo solo te (2005), Cronisti di strada (2006) Il sol dell’avvenire (2008), ma che Storia…(2010) Scorie in libertà (2011-‘12), Ebrei a Roma (2012). I suoi film documentari gli sono valsi partecipazioni e riconoscimenti in molti festival italiani e internazionali, oltre che la messa in onda sulle principali televisioni europee. Insegna Cinema documentario al Dams dell’Università Roma Tre e regia al Csc – Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e dell’Aquila. Saggista e autore, ha tra l’altro scritto il libro L’officina del reale.(ed. Cdg) con M. Balsamo e Docdoc – dieci anni di cinema e altre storie (Mephite Cinemasud).

 

Cosimo Calamini (Firenze 1975) è laureato in lettere a Firenze e diplomato in sceneggiatura presso il Centro Sperimentale di Cinematografia. Lavora a Roma come sceneggiatore cinematografico (Mar Nero), di film - documentario (Tra due Terre, Non Tacere, Scorie in Libertà) ed è autore di documentari storici per La7, History Channel e RAI3. Con Garzanti ha pubblicato i romanzi: Poco più di niente (2008), vincitore del premio internazionale Feudo di Maida per la narrativa e Le Querce non fanno limoni (2010), finalista al premio Chianti.

 

 

Info e iscrizioni

Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. (oggetto e-mail “workshop doc”)

+ 39 342 3577589

 

Al via il MedFilm Festival

Mercoledì 02 Luglio 2014 16:22
Il MedFilm Festival torna a Roma dal 4 all’11 luglio per festeggiare il 20° anniversario della sua fondazione. La manifestazione si terrà presso la Casa del Cinema ed il Museo MAXXI, e celebrerà il suo ventennale nell’ambito del Semestre di Presidenza italiana della Ue.
Un programma condensato in 8 giorni di proiezioni, che punterà a stabilire contatti diretti con le multiformi realtà che animano  il variegato contesto culturale e politico Euro-Mediterraneo. Il Festival racconterà il passaggio del testimone culturale tra Grecia e Italia, sottolineando il ruolo centrale del Mediterraneo nell’attuale contesto europeo, e la “necessità di cultura”, strumento fondamentale per lo sviluppo di una Nuova Europa che sappia comprendere nel profondo i suoi mutamenti, e dialogare con la sponda Sud in termini propositivi e di reale scambio.
 
 
ITALIA Paese Ospite d’Onore
 
Per festeggiare i suoi 20 anni, MedFilm Festival ospita per la prima volta l’Italia in qualità di Paese Ospite d’Onore. La sezione sarà composta da 12 film: tre lungometraggi, tre documentari e sei cortometraggi,  per un’ampia panoramica che intende dare visibilità ad alcuni tra gli autori più talentuosi e originali del nostro cinema. E dunque Premio alla Carriera 2014 a Mario Martone, che ritirerà il Premio il 5 luglio alla Casa del Cinema e presenterà Noi credevamo, magniloquente e colossale affresco sul Risorgimento, realizzato in occasione dei 150 anni dell’unità d’Italia. Altro lungometraggio “dimenticato” e riproposto è La mia classe di Daniele Gaglianone. Tra i documentariBrasimone di Riccardo Palladino, ambientato nell’Appennino che sovrasta Bologna, e Il futuro è troppo grande di Giusy Buccheri e Michele Citoni, intimo ritratto della vita quotidiana di due adolescenti – lui filippino, lei cinese – nella nuova Italia multiculturale. Concludono la sezione sei cortometraggi, per un percorso che attraversa l’Italia con la Sicilia di Cuore Nero, la Taranto di Alle corde e la Genova di A passo d’uomo, aprendosi al passato con il bianco e nero del sorprendente Gli Uraniani ed ai sentimenti più profondi della luce radiante che guida ReCuiem.
 
GLI OMAGGI
In occasione dell’importante anniversario il Festival realizza la sezione Med20, che ospiterà gli omaggi a prestigiosi cineasti del cinema med-europeo. Tra questi il cineasta francese Paul Vecchiali, il marocchino Daoud Aoulad-Syad, lo sloveno Karpo Godina, tutti ospiti del festival, ed il palestinese Hany Abu-Assad.
Paul Vecchiali porterà al MedFilm i suoi ultimi lavori Faux accords e La Cérémonie,entrambi in anteprima internazionale, ed il celebre Corps a Coeur; Daoud Aoulad-Syadpresenterà En attendant Pasolini, omaggio al poeta e regista friulano realizzato nel 2007, mentre la sua retrospettiva completa è stata oggetto di un lavoro realizzato con gli studenti del DAMS di Roma Tre; Karpo Godina presenterà The Raft of Meduse e il cortometraggio The Litany of Happy People. A concludere la sezione l’acclamato Omar di Hany Abu-Assad, entrato nella cinquina ai Premi Oscar 2014 come miglior film straniero.
 
I FILM
Per il film di apertura ancora l’Egitto, con l’anteprima europea Factory Girl, del maestro del cinema egiziano Mohamed Khan, a Roma ospite del festival; in chiusura il franceseEastern Boys di Robin Campillo. 
Otto i lungometraggi presentati nel Concorso Ufficiale - Premio Amore e Psiche curato da Giulio Casadei, che propone un equilibrato mix di grandi autori e giovani esordienti.Tra le opere:  Ladder to Damascus del veterano Mohamed Malas, Edoardo Winspeare con In grazia di Dio, il greco “noir mediterraneo” Stratos di Yannis Economides, il turco Seaburners di Melisa Önel, misterioso noir notturno sui mercanti di uomini; l’algerino Bloody Beans di Narimane Mari, Stable Unstable del libanese Mahmoud Hojeiji e Challat of Tunis della tunisina Kaouther Ben Hania.
Il Concorso Internazionale Documentari Premio Open Eyes, curato per il quarto anno dal regista Gianfranco Pannone, propone una selezione di 10 opere, caratterizzata da sguardi autoriali non privi di ironia. Tra i titoli più importanti spicca l’anteprima internazionale di Corpo a Corpo di Mario Brenta e Karine de Villers, che documenta le prove dello spettacolo Orchidee di Pippo Delbono, il marocchino Walls and People di Dalila Ennadre che ci conduce all’interno della Medina di Casablanca, il libanese Birds of September di Sarah Francis, viaggio per le strade della Beirut contemporanea, il turco Once Upon a Time, l’egiziano Cairo Drive e lo spagnolo Sobre la Marxa.
Diciannove sono i cortometraggi del Concorso Internazionale Premio Methexis.
Se la Sponda Nord sarà rappresentata dall’Italia, la Sponda Sud verrà raccontata nella vetrina Maghreb/Mashreq con un’importante selezione di film provenienti da 10 paesi arabi, tra i quali la Siria, a cui il Festival dedica un omaggio/riflessione sulle ragioni e soprattutto sulle conseguenze di una terribile guerra che pare accenare ad una tregua.
 
Maggiori informazioni consultando www.medfilmfestival.org 

Visioni Fuori Raccordo

Martedì 30 Settembre 2014 22:02
Prende il via giovedì 2 ottobre il Visioni Fuori Raccordo Film Festival, l’evento cinematografico – giunto quest’anno alla sua 7ª edizione – che da anni si propone di ricercare, valorizzare e promuovere opere documentaristiche capaci di favorire una riflessione sulle periferie, sulle sue aree marginali e sulle sue realtà “invisibili”, portando sullo schermo il meglio del cinema documentario italiano dell’anno appena trascorso.
 
 
Il programma di quest’edizione prevede, oltre alla sezione competitiva dedicata ai documentari In Concorso – tutti di elevate qualità stilistiche, tecniche ed espressive – anche la partecipazione di ospiti importanti e diversi eventi collaterali.
 
Giovedì 2 ottobre (ore 22 – Sala 3) l’autore e regista Mimmo Calopresti presenterà insieme a Marco Mathieu la versione originale del documentario Socrates, uno di noi, che racconta la vita e la brillante carriera calcistica del noto campione brasiliano, che si contraddistinse negli anni ’60 per il costante e convinto impegno civile e politico nel suo Paese.
Sabato 4 ottobre (ore 22.30 – Sala 3) saranno ospiti del Festival Giovanni Piperno e Agostino Ferrente – autori del pluripremiato Le cose belle, vincitore della Menzione Speciale della Giura della scorsa edizione del Festival – a cui sarà dedicato un Focus On dal titolo Prospettiva: non solo ‘Le cose belle’ durante il quale saranno proiettati Il mio nome è Nico Cirasola (52’ - 1998) e Il film di Mario (45’-1999).
 
Ad aprire l’ultima giornata del Festival (domenica 5 ottobre ore 16 – Sala 3) uno speciale incontro dal titolo #OccupyRoma!, dedicato al sempre più attuale e urgente tema della questione abitativa nella Capitale, durante il quale saranno presentati, in compagnia degli autori e dei protagonisti delle storie raccontate, i documentari Degage! Si Barrica di Luca Dammico e Maria Vicari (42’ – 2014), e Casa nostra di Livia Parisi (60’ – 2014). Saranno inoltre presenti all’incontro, moderato dalla giornalista Michela Pasquino, lo scrittore e politico Sandro Medici (già Presidente del Municipio X di Roma Capitale) e Massimo Pasquini dell’Unione Inquilini Roma.
 
Ogni sera in Sala 3 aperitivo con L’Aperossa, striscia quotidiana durante la quale saranno proiettati i film brevi: Trastevere di Emanuele Redondi e Paolo Palermo (18’ – 2014); Vita di borgata di Giuseppe Ferrara (11’ - 1962); I sassi di Roma di Luigi Perelli (17’ – 1980) e Tribuna padronale di Ugo Gregoretti (23’ – 1971). L’Aperossa è un nuovo progetto dell’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico e nasce con l’intento di “portare il cinema in strada” e creare una serie di iniziative intorno a proiezioni pubbliche e itineranti. Per tutti i curiosi e gli interessati L’Aperossa sosterà durante le giornate del Festival davanti al Nuovo Cinema Aquila.
 
Dodici in tutto i documentari selezionati In Concorso, che insieme danno molteplici sguardi, inediti spunti e numerose riflessioni sull’universo sfaccettato delle periferie, offrendo al pubblico «una mappatura internazionale di personaggi, situazioni e territori ai margini, ma anche in perenne e necessaria evoluzione» come afferma il Coordinatore Artistico del Festival Giacomo Ravesi, e confermando ancora una volta che sono sempre di più i registi e gli autori che scelgono il cinema del reale per raccontare il mondo che ci circonda.
 
La Giuria, composta da Fabio Mancini (commissioning editor del programma DOC3), Wilma Labate (autrice e regista) e Ilaria Fraioli (montatrice), assegnerà un Premio allaMigliore Opera e eventuali menzioni speciali. Come di consueto, anche quest’anno sarà rinnovata l’iniziativa riguardante i lavori pubblici della giuria che, oltre a costituire uno dei caratteri distintivi del Festival, permette di conoscere i giudizi su tutti i film in Concorso e seguire online la riunione dei giurati e l’assegnazione dei premi, dando così non soltanto trasparenza al loro lavoro, ma anche e soprattutto proponendosi come strumento volto a favorire la riflessione, lo scambio e il confronto culturale.
 
Il Festival, diretto da Luca Ricciardi con il coordinamento artistico di Giacomo Ravesi, e organizzato e prodotto dall’Associazione LABnovecento, è realizzato grazie al contributo della Regione Lazio e al sostegno dell’Assessorato allo Sviluppo delle Periferie delle Infrastrutture e Manutenzione Urbana di Roma Capitale e dell’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, e si terrà a Roma dal 2 al 5 ottobre 2014 presso il Nuovo Cinema Aquila, luogo ormai diventato simbolo per la promozione e la diffusione del cinema indipendente e del documentario nella Capitale.
 
Maggiori informazioni sul programma e le modalità di accesso consultando www.fuoriraccordo.it

A maggio torna il RIFF

Sabato 28 Marzo 2015 12:22
Dal 7 al 15 maggio 2015 avrà luogo la 14esima edizione del Rome Independent Film Festival (RIFF), nella doppia location del Nuovo Cinema Aquila e del The Space Cinema Moderno di Roma, dove saranno protagonisti più di cento tra film e documentari “indipendenti” in assoluta anteprima italiana.
 
 
Novità importante di questa edizione sarà la sezione fuori concorso che vedrà protagoniste le sette opere vincitrici dei Teddy Awards 2014-2015,premio cinematografico internazionale per film con tematiche LGBT, presentato da una giuria indipendente come premio ufficiale del Festival di Berlino (Berlinale). Il Teddy Award è un premio di carattere sociale assegnato a film e persone che trattano temi “queer” per promuovere tolleranza, accettazione, solidarietà e uguaglianza. Un riconoscimento che riveste una rilevanza non solo culturale. La vita “queer”, in alcune parti del mondo, infatti è punita con la pena di morte e in città, come Berlino l’homo e la transphobia sono all’ordine del giorno con violente manifestazioni.
 
Nel corso del Festival, diretto da Fabrizio Ferrari, verrà dato ampio spazio ai lungometraggi italiani. Fra i titoli selezionati segnaliamo, tra gli altri, La mezza stagione di Danilo Caputo, vincitore del premio internazionale “Mattador” come migliore sceneggiatura; l’opera prima di Tommaso Agnese Mi chiamo Maya con Valeria Solarino e Carlotta Nobili, storia di due sorelle in fuga in una Roma sconosciuta; Crushed Lives - il sesso dopo i figli di Alessandro Colizzi con, tra gli altri, Walter Leonardi e Nicoletta Romanoff, un film sul sesso prima, durante e dopo i figli; Figli di Maam, sul Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz, per la regia di Paolo Consorti, con Franco Nero, Luca Lionello e Alessandro Haber, l’opera prima The Elevator di Massimo Coglitore, film italiano interpretato da attori stranieri, tra i quali Caroline Goodall, (Emilie Schindler in Schindler's List) e Burt Young (nomination agli Oscar per il film Rocky); la commedia poetica italo-spagnola Rocco tiene tu nombre del registra salernitano Angelo Orlando, conosciuto al grande pubblico per aver lavorato con alcuni dei più grandi registi del cinema italiano come Federico Fellini, Massimo Troisi, Mario Monicelli.
 
Tra i film “fuoriconfine”  il candidato della Repubblica Ceca agli Oscar per la sezione miglior film straniero, Fair play della regista cecaAndrea Sedláčková; il francese Cruel di Eric Cherrière,thriller che racconta la storia di un glaciale assassino; il film greco A Blast di Syllas Tzoumerkas  incentrato sul personaggio di Maria, donna in fuga da una vita scontata e monotona in una Grecia schiacciata dal peso della crisi; Kebab and Horoscope primo lungometraggio del regista e sceneggiatore polacco Grzegorz Jaroszuk; Luna diDave McKean, celebre illustratore di graphic novels e concept artist per diversi film come  Harry Potter e il prigioniero di Azkaban. Ha inoltre prodotto l’immagine che ha lanciato la Sony PlayStation e ha lavorato per film come Blade, Alien, Resurrection e Sleepy Hollow.
 
La giuria internazionale sarà composta da Louis Siciliano musicista e compositore, vincitore nel 2005 del Nastro d’Argento, da Philippe Antonello, fotografo di scena che ha lavorato con i migliori registi italiani come Gabriele Salvatores, Pupi Avati e Nanni Moretti, e internazionali come Mel Gibson, per The Passion, e Wes Anderson; da Ines Vasiljevic produttrice di molti film tra i quali La nave dolce, La ritirata e Con il fiato sospeso, dall’attrice indiana Vishakha Singh, dal documentarista Antonio Pezzuto, dall’attrice giapponese Jun Ichikawa, da Fabio Mancini responsabile dello slot di documentari DOC3 di Raitre e collaboratore alla scrittura del programma Storie Maledette e dal regista Gianfranco Pannone.
 
Il RIFF, con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura, Creatività e promozione Artistica di Roma Capitale, il contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo - DGC e il contributo dell’Assessorato alla Cultura e Politiche Giovanili della Regione Lazio, registra ogni anno crescenti apprezzamenti, di pubblico e critica, per la qualità delle opere selezionate. Al termine del Festival saranno assegnati i RIFF Awards per un valore di oltre 50.000 Euro.
 
Maggiori dettagli consultando www.riff.it
I registi Manetti Bros., Giuseppe Piccioni e Claudio Giovannesi saranno tra i protagonisti della 18esima edizione del Napoli Film Festival, diretto da Mario Violini, che dal 26 settembre al 2 ottobre assegnerà i Vesuvio Awards e “invaderà” molti spazi cittadini, Cinema Metropolitan, PAN | Palazzo delle Arti, Institut Français, Instituto Cervantes, con 'incontri ravvicinati',  cinque concorsi, sei rassegne e la sezione “Extra” con tanti appuntamenti tra cui l’anteprima campana di Sweet Democracy con Dario Fo e Renato Scarpa, un film sulla libertà di espressione diretto da Michele Diomà (29 settembre ore 19:45 - Institut français). Sarà l’incontro con il regista Mario Balsamo a inaugurare il festival lunedì 26 settembre alle 21:00 al Cinema Metropolitan (Posto unico € 5,00 - ridotto € 4,00) con la presentazione del film Mia madre fa l’attrice, una divertente docu-fiction autobiografica. Seguiranno gli incontri con i Manetti Bros. martedì 27 settembre, Giuseppe Piccioni giovedì 29 settembre, Claudio Giovannesi venerdì 30 settembre e tanti altri ospiti a sorpresa. Numerosi anche gli incontri e le proiezioni mattutine con gli studenti, “Parole di Cinema”, condotti dal Prof. Augusto Sainati e organizzati in collaborazione con l'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa e Mobydick Scuola. Protagonisti al Cinema Metropolitan (ingresso libero) la costumista Nanà Cecchi, candidata all'Oscar e Globo d'Oro, con Ladyhawke di Richard Donner (27 settembre), il regista Ferdinando Cito di Filomarino con il film Antonia (28 settembre), l’attore Renato Scarpa con Habemus Papam di Nanni Moretti (29 settembre), il regista Gianfranco Pannone con L’esercito più piccolo del mondo (30 settembre) e Claudio Giovannesi con Fiore (1 ottobre).
 
 
 
EXTRA 
La nuova sezione Extra vedrà proiettate, oltre l’anteprima Sweet Democracy, altre quattro opere alla presenza degli autori: Suncity di Cecilia Donadio e Felice Iovino; Sonderkommando di Nicola Ragone; A qualcuno piacerà – Storia e storie di Elio Pandolfi di Caterina Taricano e Claudio De Pasqualis; La buona uscita di Enrico Iannaccone. 
 
LE SEI RASSEGNE
Sei le rassegne di questa 18esima edizione, dai “Percorsi d’autore” dedicati a William Shakespeare e Sylvain Chomet, all’omaggio “I volti del cinema Italiano” a Chiara Mastroianni e al compianto padre Marcello e la retrospettiva su Claudio Giovannesi “Autore emergente 2016”. Dedicata a Montgomery Clift la sezione 41° Parallelo con “Un Posto al sole” e “L’albero della vita”. (Institut Français – ingresso libero). In collaborazione con l'ICAIC - Instituto Cubano del Arte e Industria Cinemàtograficos di Cuba, presso l'Instituto Cervantes, sarà possibile assistere a Cinema Havana, una selezione di otto lungometraggi cubani di finzione dal 2002 al 2015.
 
I CINQUE CONCORSI
Europa & Mediterraneo
Il tema del confine, tra fuga dalla guerra ed emigrazione, è il tema del concorso internazionale Europa & Mediterraneo che presenta cinque film europei provenienti per lo più da nazioni cinematograficamente 'poco visibili' in Italia, storie appassionanti sulle difficoltà di vivere nelle zone che sono state teatro di guerra ma anche di integrazione e di emarginazione. Dalla Serbia Enclave di Goran Radovanovic dove un ragazzo serbo deve attraversare una zona di confine per arrivare a scuola e ci va tutti i giorni in un carro armato, accompagnato dall'esercito dell'ONU. Un bambino kossovaro che odia in particolare i serbi lo incolperà della morte di suo padre. Da Malta Simshar di Rebecca Cremona, una storia di una famiglia di pescatori con sullo sfondo il dramma dei migranti in cui si troveranno coinvolti tra Malta e Lampedusa. Dalla Turchia Dust Cloth di Ahu Ozturk: due donne curde fanno le pulizie nei quartieri bene di Istanbul, vivono una vita difficile, ma non priva di sogni. Dalla Grecia Riverbanks di Panos Karkanevatos che narra l'incontro al confine tra Grecia e Turchia tra uno sminatore e una donna che aiuta i clandestini ad attraversare il confine, due persone disperate e sole che rischiano la vita in ogni momento. Our Mother di Fejria Deliba è invece la storia di un’anziana donna immigrata in Francia dall'Algeria e che vive un'esistenza isolata al servizio dei suoi 11 figli. Un giorno scompare per recuperare un'eredità ed è l'occasione per i ragazzi, sconvolti, di accorgersi della madre e della vita ben più gratificante che viveva al suo paese e che ha lasciato per il loro bene.
La giuria è composta da studenti selezionati dalle scuole di cinema della Campania ABAN –  Accademia di Belle Arti di Nola, ASCI Scuola di Cinema a Napoli, CinemaFiction, FILMaP, La ribalta, Scuola di Cinema di Napoli, Scuola di Cinema Méliès, Scuola di Cinema Pigrecoemme.
Nuovo Cinema Italia
Ritorna, giungendo alla sua quarta edizione, la sezione Nuovo Cinema Italia, che presenta al cinema Metropolitan (Posto unico € 5,00 - ridotto € 4,00) cinque lungometraggi selezionati quest’anno dalla redazione di CinemaItaliano.info con l'obiettivo di proporre interessanti titoli non distribuiti nel circuito commerciale o circolati solo in poche copie. Tre i documentari scelti, Wide Blue Delivery di Alessandro Cattaneo, realizzato a bordo di un mercantile in giro per il mondo, L'ombelico magico di Laura Cini, che mostra il rapporto insolito tra un'anziana curatrice e una sua potenziale giovane erede e Non voltarti indietro di Francesco del Grosso, un intreccio di storie di vite travolte dalla giustizia che sbaglia, dalle manette e dal carcere ingiusto. Due invece i lunghi di fiction, Al di là del risultato di Emanuele Gaetano Forte, ritratto ironico e malinconico di un gruppo di giovani universitari di Formia e Montedoro di Antonello Faretta, racconto elegiaco in una Lucania meravigliosa. La giuria è composta da studenti selezionati dalle scuole di cinema della Campania.
SchermoNapoli
Per la 13esima edizione di SchermoNapoli Corti si presentano 43 titoli. Il teatro e il suo mondo sono protagonisti di molti come Stanza 52 di Maurizio Braucci, già in Concorso a Venezia in Orizzonti; Misteriosofica fine di discesa agli inferi di Giuseppe Bucci riduzione dello spettacolo Scannasurice di Carlo Cerciello con Imma Villa e Black comedy, di Luigi Pane, in cui Fortunato Cerlino interpreta un rude e navigato commediografo e Antonia Liskova la giornalista che l'intervista. In concorso anche la prima prova da regista di Rosalia Porcaro con Mamma e di Peppe Lanzetta, in collaborazione con Francesco Velonà, con Le stravaganze del conte. La giuria sarà composta dalla giornalista Natascia Festa, dal Presidente Associazione Culturale Mitreo Film Festival Paola Mattucci e dall’attrice Adele Pandolfi.
SchermoNapoli Doc (PAN ingresso libero) propone 17 titoli in una sezione variegata che spazia dalle opere sperimentali alle inchieste giornalistiche. Da segnalare il documentario su Francesco Cito, A Wide Gaze di Guido Pappadà, Arte in campo di Angelo Paino sul  laboratorio femminile di pittura al Rom di Secondigliano a Napoli tenuto da Bruno Fermariello; Flat Tyre – An American Music Dream di Ugo Di Fenza, il viaggio in van da New York a Houston della band napoletana folk e bluegrass "La Terza Classe" alla ricerca delle origini della musica che interpretano; Mirabiles - I custodi del mito di Alessandro Chetta e Marco Perillo, inchiesta sui beni culturali nei Campi Flegrei e le mitiche figure degli 'assuntori di custodia'. Chetta concorre anche con Instabile su Michele Del Grosso vecchio impresario teatrale che gestisce un teatro sotterraneo, il Tin, in vico Fico al Purgatorio. A giudicare i doc saranno il giornalista Stefano Amadio, l’organizzatore culturale Armando Andria e il produttore Gianluca Loffredo.
Completa la panoramica dei concorsi SchermoNapoli Scuole con 24 titoli provenienti non solo dalle scuole della Campania, ma anche da enti che lavorano con l'infanzia. In giuria la giornalista Carmen Credendino, la docente Anna Merinio, il produttore teatrale Giovanni Petrone.
 
I PREMI
Tutti i concorsi vedono in palio il Vesuvio Award, scultura di bronzo realizzata da Lello Esposito, e una serie di premi volti a garantire una distribuzione alle opere. Il Premio Avanti! offrirà la possibilità alla miglior opera, selezionata nei vari concorsi, d’essere distribuita dalla LAB 80 film nei cinema italiani. Sia per il concorso Nuovo Cinema Italia sia per Europa & Mediterraneo, poi, è in palio il premio Augustus Color che consiste nella stampa di 5 copie in formato DCP per ciascun vincitore, per favorirne l'acquisizione da parte della distribuzione italiana. Anche la XIII edizione di SchermoNapoli, nelle sue sezioni DOC, Corti e Scuola, assicurerà ai selezionati visibilità riproponendoli nelle rassegne itineranti organizzate dall'Associazione NapoliCinema (41. Parallelo presso la Casa Italiana Zerilli-Marimò, New York University Department of Italian Studies, SchermoNapoli Rewind, presso il TAN e Cinema al Castello a Morra de Sanctis). Inoltre il quotidiano on-line Cinemaitaliano.info , garantirà al documentario selezionato dalla redazione la realizzazione di un dvd e la sua distribuzione nell’home video, mentre Diregiovani in collaborazione con l'Agenzia di stampa Dire assegnerà il Premio Giovani Visioni all'opera scolastica che si è distinta per un'idea originale che coniuga informazione, linguaggio narrativo ed efficacia del messaggio trasmesso.
 
Rinnovati gli appuntamenti con Ciak sul lungomare, la passeggiata sui set più famosi del cinema napoletano in collaborazione con Campania Movietour e Sire Coop, sabato 1 ottobre alle ore 10:00, e la cena di Cinegustologia, il progetto di Marco Lombardi che unisce cinema ed enogastronomia (sabato 1 ottobre). A questi si aggiunge la mostra “Il Manifesto cinematografico: a ciascuno il suo”, a cura della Galleria Guildenstern di Vico Equense, all’Institut Français, dal 26 settembre al 7 ottobre. Un’ampia selezione di poster e locandine di film provenienti da tutto il mondo è esposta alla scopo di confrontare i diversi formati, i diversi stili grafici, e le diverse culture delle nazioni di provenienza. Le case di distribuzione internazionali erano solite diversificare stile e tipo di immagine del materiale pubblicitario destinato ai vari paesi, ricorrendo in molti casi a disegnatori locali capaci di tradurre graficamente l’immaginario dei luoghi nei quali il film sarebbe stato proiettato. Compito di un bravo cartellonista doveva quindi essere quello di fare da ponte fra le esigenze della produzione e il linguaggio del pubblico di riferimento, illustrando e sintetizzando, in uno spazio limitato e bidimensionale, le vicende, il tono, le emozioni e i volti di un film.
 
Il Napoli Film Festival è organizzato dall'Associazione Napolicinema con il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Direzione Generale per il Cinema e il patrocinio Ambassade de France en Italie, Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Regione Campania - Assessorato allo Sviluppo e Promozione del Turismo, Comune di Napoli - Assessorato alla Cultura e al Turismo, Ente Provinciale per il Turismo Napoli, EUNIC (European Union National Institutes for Culture).
 
- Il programma in dettaglio dei concorsi sul sito www.napolifilmfestival.it