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Torna al Nuovo Cinema Aquila, dal 12 al 16 gennaio“Heviya Azadiye – Speranza di Libertà”, Festival del cinema kurdo a Roma organizzato dall’Associazione Europa Levante. L’evento, giunto alla IV edizione, propone un viaggio poetico e struggente alla scoperta della società, della cultura, ma soprattutto delle difficoltà del popolo kurdo, attraverso produzioni audiovisive, sia firmate da registi kurdi, sia da registi europei. Sono circa 30 i titoli in programmazione, tra film, lungometraggi, cortometraggi e documentari d’autore, provenienti da 11 Paesi (Iran, Iraq, Turchia, Francia, Germania, Regno Unito, Italia, Svezia, Norvegia, Belgio e Svizzera)

Ad  aprire la manifestazione sarà  Moni Ovadia che, con un reading appassionato, esporrà le sfumature della condizione esistenziale del popolo kurdo. Mentre venerdì 13 gennaio, alle ore 17.45, l’attenzione sarà puntata sul mondo femminile con il dibattito “Il ruolo della donna e la pace in Kurdistan”, al quale parteciperanno, tra gli altri, Gian Antonio Stella (Corriere della Sera), la Parlamentare Europea Silvia Costa, l’Assessore alla Cultura della Provincia di Roma Cecilia D’Elia, il Segretario dell’Istituto Don Luigi Sturzo Flavia Nardelli, la scrittrice Laura Schrader e Daika Guler dell’Iniziativa “Madri per la Pace”. Costituitasi nel Kurdistan settentrionale per testimoniare la realtà degli “scomparsi” in Turchia e nelle altre parti del territorio kurdo durante gli anni della guerra contro il popolo kurdo, l’Iniziativa “Madri per la Pace” pone al centro delle sue iniziative il rifiuto della violenza e della rassegnazione, impegnandosi quotidianamente per la pace, la democrazia e i diritti umani.

Anche sabato 14 gennaio, alle ore 17, la programmazione cinematografica sarà arricchita da un dibattito: “Libertà di stampa e d’ opinione”, alla presenza di giornalisti e scrittori – tra i quali Roberto Natale, Presidente della Federazione nazionale della stampa italiana, Fausto Pellegrini, capo redattore Rainews24, Engin Emre Deger, attore del film Press, Afat Baz, giornalista Roj Tv e Veysi Altay, fotografo, giornalista e attivista dei diritti umani in Turchia – i quali illustreranno la difficile situazione kurda in merito alle fondamentali libertà di espressione.

La mattina del 16 gennaio avrà luogo l’evento speciale “I diritti dei bambini e delle bambine”; una selezione di cortometraggi girati per i ragazzi di tutto il mondo da un’équipe di registi del Kurdistan sulla base della Convenzione dei Diritti dell’Infanzia, presentati in prima visione nazionale. Un’occasione unica di riflessione sui diritti umani e sulla tragedia della loro negazione.

Info: www.cinemaaquila.com

Roma ricorda Vittorio De Seta

Domenica 15 Gennaio 2012 22:07

Sono passati due mesi dalla scomparsa di Vittorio De Seta, e la Capitale si sente in dovere di ricordarlo e rendere omaggio alla sua opera.

VITTORIO DE SETA, DIARI DI UN MAESTRO DI CINEMA è una manifestazione che stupisce in primo luogo per la sua "spontaneità", quasi fosse un gesto "sentito e obbligato" che qualsiasi appassionato di cinema si sente di fare al Maestro. L'improvvisa notizia della scomparsa di Vittorio, il modo stesso della sua diffusione - un tam tam immediato  tra amici, colleghi, appassionati di cinema – ha condotto in maniera quasi del tutto "naturale" ad un coordinamento ed una collaborazione tra realtà culturali della nostra città molto diverse le une dalle altre, ma che si sono riconosciute ed incontrate su un progetto comune: Raccontare nel migliore dei modi il lavoro di Vittorio De Seta, protagonista indiscusso del nostro cinema, autore indipendente nelle sue scelte artistiche e nelle modalità produttive per realizzarle, vero e proprio innovatore del nostro documentario, punto di riferimento per generazioni di filmaker , da cinquant'anni sempre caparbiamente attento - e capace - di leggere e rappresentare la contraddizioni del nostro paese.

 

 

La rassegna si svolgerà in 18 sale dal 14 gennaio al 1 febbraio, e offrirà al suo pubblico materiali inediti, interviste, backstagee ovviamente la sua filmografia la sua filmografia integrale.
Questi appuntamenti offrono un'occasione straordinaria per conoscere meglio il cinema di De Seta, assolutamente da vedere e solo apparentemente "difficile": il carattere schivo e rigoroso di Vittorio non lo aiutò certo nei rapporti con la critica, ma non gli fu certo di ostacolo nel realizzare opere uniche e anche di enorme successo di pubblico.

Ogni appuntamento sarà accompagnato dalla presenza di cineasti, storici, critici; ricordiamo poi che questa  manifestazione (totalmente autogestita ed autoprodotta…) avrà anche una diffusione nazionale.

Un occasione, quindi per conoscere ed apprezzare il lavoro del maestro a 360° sotto pubblichiamo il programma

«Lo sguardo neutrale è una menzogna, specie nel mio lavoro, dove basta spostare la macchina da presa di pochi centimetri perché tutto cambi»

R.M

Scade il 31 gennaio 2012 il termine per iscriversi alla prima edizione del Festival del Cinema Sordo di Roma Cinedeaf. Il Festival che si terrà dal 3 al 5 maggio presso il Nuovo Cinema Aquila di Roma, è organizzato dall'Istituto Statale per Sordi di Roma con il contributo della Provincia di Roma e con il sostegno dell'Ente Nazionale Sordi.

Il Festival, che produrrà oltre a una programmazione di film anche seminari, incontri e workshop specifici, si propone di far conoscere in Italia la scena del cinema realizzato da registi sordi ponendosi sulla scia degli innovativi festival stranieri e avviando un’iniziativa replicabile biennalmente, creare momenti di incontro tra la comunità Sorda e quella udente, sensibilizzando alle esigenze delle persone sorde e sopratutto alla Cultura Sorda,abbattendo quelle barriere che rendono impossibile la fruizione del prodotto cinematografico agli spettatori sordi.
Per quest’anno è indetto anche un CONCORSO aperto alle seguenti sezioni:
Registi Sordi
La sezione è riservata a opere di registi sordi italiani e stranieri con età superiore ai 18 anni. Saranno accettate anche opere prime. Le opere possono essere realizzate in Lingua dei Segni Italiana, in italiano, in
altre Lingue dei Segni e in altre lingue vocali. Per le opere straniere sono richiesti DVD con sottotitoli in Italiano o in Inglese. Si possono proporre opere di durata e natura diversa (film, documentari, fiction,
cortometraggi, ecc.).
Registi Udenti
La sezione è riservata a opere di registi udenti italiani e stranieri, con età superiore ai 18 anni, che trattino il tema della sordità, della Cultura Sorda o della Lingua dei Segni. Per le opere straniere sono richiesti DVD
con sottotitoli in Italiano o in Inglese. Si possono proporre opere di durata e natura diversa (film, documentari, fiction, cortometraggi, ecc.).
Scuole
La sezione intende premiare la creatività degli studenti sordi e non, stimolando l’integrazione attraverso il lavoro in gruppo e promuovendo la scoperta e l’utilizzo del mezzo visivo per comunicare ed esprimere se
stessi o la propria situazione di disagio. Potranno partecipare a questa sezione opere realizzate da studenti sordi delle scuole superiori che lavoreranno con l’intero gruppo classe, in piccoli gruppi o in autonomia ma
con la supervisione di un docente responsabile del procedimento di iscrizione dell’opera al Festival.
 
Per accedere al bando e al regolamento visitare la pagina http://cinedeafroma.wordpress.com/partecipa-al-concorso/
 

Il RIFF, Rome Independent Film Festival, manifestazione giunta alla sua undicesima edizione che si terrà dal 12 al 20 aprile 2012 a Roma presso il Nuovo Cinema Aquila, promuove Movie Pitcher, concorso per autori indipendenti che propongono sceneggiature e progetti da realizzare in forma di trailer. I partecipanti possono presentare i filmati promozionali in rete entro il 15 gennaio 2012.

Tutte le informazioni sono reperibili all'indirizzo www.riff.it

RIFF - Roma Independent Film Festival

Giovedì 12 Settembre 2013 22:39
Scadenza Bando: 15 dicembre 2013 
 
Il 15 dicembre è il termine ultimo per partecipare alla 13esima edizione del RIFF – Rome Independent Film Festival – che si terrà a Roma dal 3 al 12 aprile 2014 presso il Nuovo Cinema Aquila.
 
Otto le sezioni competitive:
 
Feature Films (lungometraggio italiano e internazionale);
New Frontiers (opera prima);
Documentary Films (italiano e internazionale);
Short Films (italiano e internazionale);
International Student Films (scuole di cinema);
Animation (animazione);
Screenplays & Subject (sceneggiature & soggetti);
 
Il programma del RIFF 2014 sarà arricchito da retrospettive e seminari che affronteranno vari aspetti della cinematografia indie. Al termine del Festival verranno infine assegnati i RIFF Awards per un valore di oltre 50.000 Euro.
Per i vincitori è prevista una programmazione speciale nelle sale del Nuovo Cinema Aquila di Roma.
 
Maggiori dettagli consultando www.riff.it

13 volte RIFF

Venerdì 14 Marzo 2014 21:29
 
Il cinema del vero passa prima al festival degli indipendenti Roma, presso il Nuovo Cinema Aquila, dal 16 al 23 marzo.
 
L’attrice Minnie Driver, protagonista dell’indie Return To Zero di Sean Hanish, storia di una difficile maternità, apre la 13esima edizione del Rome Independent Film Festival che prende il via il 16 marzo presso del Nuovo Cinema Aquila, per una settimana ricca di film e documentari “indipendenti” con numerose anteprime europee e mondiali.
Sei i film in gara per la sezione internazionale, sei i lunghi italiani, 20 documentari (di
cui otto stranieri): questi sono i numeri della selezione 2014.
 
Un caleidoscopio al femminile: la selezione dei lungometraggi stranieri propone in maniera quasi monotematica la figura della donna come principale protagonista. E’ “madre-figlia” in Nuwebe (diretto da Joseph Israel Laban), artista ribelle e angosciata in Paradise Cruise (Matan Guggenheim) e in Tempo Girl (Dominik Locher), problematica e sola in The Girl From The Wardrobe (Bodo Kox) e in Wounded (Fernando Franco).
 
I film italiani in concorso sono: The Stalker di Giorgio Amato sulla violenza alle donne e le commedie CUT del trio Riccardo Romboli, Giulio Valli, Nico di Lalla, Sogni di Gloria del Collettivo John Snellinberg, gli “ecologici” Ci vorrebbe un miracolo di Davide Minnella e La terra e il vento di Sebastian Maulucci e l’action noir The Sweepers di
Igor Maltagliati.
 
Molto interessante e varia la selezione dei cortometraggi internazionali e nazionali, alcuni dei quali vantano la presenza di volti noti del cinema e della tv, tra i quali, solo per citarne alcuni: Lorenza Indovina, Massimo Dapporto, Vinicio Marchioni, Sabrina Impacciatore, Federico Tocci, Cristiana Vaccaro, Giorgio Colangeli. Simone Cristicchi e Sergio Rubini.
 
Recente scoperta nei grandi festival italiani i documentari hanno da sempre costituito un’asse portante della produzione indipendente e per questo costantemente testimoniati dal RIFF.
 
Impegno sociale, ambiente, ma anche mafia e contrasto alle multinazionali sono questi alcuni dei temi affrontati nella sezione italiana dei documentari. Da segnalare “Another World”, di Thomas Torelli che propone un inedito modo di interpretare la realtà proponendo una riflessione sull’interconnessione esistente tra uomo e universo. Tematiche “eco” toccano “Wangki” di Joana de Freitas Ginori e Matteo Vieille Rivara, incentrato sulla battaglia quotidana del popolo Miskito per preservare
l’equilibrio tra uomo e natura e “Iriria – niña tierra” di CarmeloCamilli.
A 25 anni dalla sua morte, il regista Ambrogio Crespi riaccende la memoria sulla vicenda Tortora e sull’infame passerella mediatica che fu costretto a subire, con il suo “Enzo Tortora”. “Happy Goodyear”, di Elena Ganelli e Laura Pesino, propone una riflessione sulle multinazionali portando alla ribalta il caso dell’omonima fabbrica di pneumatici.
Distampo diverso il documentario di Eleonora Marino, “La bella Virginia al bagno”, un viaggio tra fiere, circhi, luna park e fiere mercantili di fine’800.  Non mancano i misteri italiani, di cui si occupa “Romagna Nostra, le mafie sbarcano in Riviera” di Francesco Ceccoli. Su Pierpaolo Pasolini si concentra “Un intellettuale in borgata” di Enzo de Camillis, con un’intervista a Gianni Borgna recentemente scomparso.
Chiudono la proposta 2014 Diversa Mente, un’esistenza outsider di Lorenzo Marinelli,
Dreaming About Burning Man di Gaia La Rouge, La piccola guerrigliera di Giancarlo Bocchi, Supermanz di Riccardo Papa.
 
Tra i titoli dei documentari esteri segnaliamo Desert Runners di Jennifer Steinman sui corridori dell’estremo; l’originale storia di riconversione urbana di Ruina di Markus Lenz; la “visita” in uno degli ambienti più riservati di tutto il mondo: una prigione afgana per le donne di No Burqas Behind Bars, diretto da Nima Sarvestani.
 
Sarà proprio un documentario a chiudere il festival. L’appuntamento per il Closing Night Film è con Temporary Road (una) vita di Franco Battiato diretto da Giuseppe Pollicelli e Mario Tani. Ospite della serata Franco Battiato.
 
Alcune importanti proiezioni del festival saranno ospitate su www.romefilmmarket.com, la nuova piattaforma dedicata alle pellicole indie provenienti da tutto il mondo promossa dal RIFF che vanta una ricca library
fra corti, lungometraggi e doc indipendenti. Sulla piattaforma, fuori concorso, sarà possibile visionare, tra le altre, le opere di Pierre-Yves Borgeaud “Viramundo-Un viaggio musicale con Gilberto Gil”; di Pino Quartullo “Io Donna” con Margherita Buy, Massimo Wertmuller, Sergio Rubini, Crescenza Guarnieri, Giampaolo Morelli; di Federico Greco “Nuit Ameruchèn” con Gianmarco Tognazzi, Regina Orioli, Fausto Sciarappa, Francesco Scimemi, Alberto Di Stasio; di Valentina Carnelutti “reCuiem”
con Teresa Saponangelo, Francesco Tricarico, Lydia Biondi, Flavio Palazzoli,
Irene Buonomo.
 
 
Al termine del Festival saranno assegnati i RIFF Awards per un valore di oltre 50.000 Euro.
 
Maggiori informazioni consultando www.riff.it

Situazione

Martedì 20 Maggio 2014 11:08

Il grigiore della vita quotidiana spinge un gruppo di ragazzi della provincia pugliese a organizzare rave legali della durata di un intero weekend, nelle località rurali salentine. Siamo agli inizi del 2000 e queste feste, le FarFly (note anche come Feste delle Farfalle), diventano, di anno in anno, un vero e proprio evento di massa. Il regista Alessandro Piva, autore di spicco dell'underground pugliese con i cult LaCapaGira e Mio Cognato, dopo il noir romano Henry, torna nella sua regione natia, alla quale si rivela indissolubilmente legato, e racconta il percorso evolutivo di questo gruppo di amici nell'arco di dieci anni. Nella prima parte del film, ambientata nel 2002, Piva mostra come i protagonisti vogliano superare il concetto tradizionale e conformista di discoteca e la conseguente commercializzazione del divertimento, in favore di un'esperienza più genuina. Dieci anni dopo, nonostante i figli e qualche capello bianco, l'amore per la musica elettronica e quel desiderio di aggregazione sono rimasti invariati, tanto da trasformare le FarFly in un appuntamento fisso dell’estate pugliese, per giovani provenienti da tutta Italia.

Dopo Vive le Rock, il filo conduttore del terzo film presentato al Road to Ruins Festival torna ad essere il “corpo”, inteso come mezzo di espressione fondamentale. Quei corpi estraniati in balli frenetici e spesso sgraziati, di cui sono pregne le inquadrature di Situazione, sembrano essere l'unico mezzo dei protagonisti per evadere da una quotidianità logorante. 
Piva tenta l’indagine antropologica avvalendosi di un’estetica consapevolmente bruta, amatoriale, a tratti fastidiosa, degna forse del tipico reportage televisivo sulla movida estiva, ma coerente con la materia rappresentata. 
I frammenti più interessanti del film sono senza dubbio quelli in cui viene a galla il legame fra la cultura popolare tradizionale e i cosiddetti “danzatori della notte”, in un singolare confronto fra sacro e profano; i pregiudizi dei benpensanti, il rapporto con i contadini di Torre Regina, dove hanno luogo le feste, e il parallelismo con la via crucis, in termini di fenomeni di aggregazione collettiva. Il carattere rituale delle FarFly le rende, in effetti, un corrispettivo pagano delle vecchie feste patronali, quelle dei nostri nonni, caratterizzate da pizziche e mazzurke varie. 
Situazione non raggiunge purtroppo le vette del commovente documentario Pasta Nera, né quelle del sopracitato LaCapaGira, ritratto della piccola malavita barese, ma forse non è tanto questo il suo scopo. Un Piva, quindi, meno brillante del solito, ma sempre consapevole delle sue scelte stilistiche e coerente con se stesso. 
Nel frattempo si è conclusa la post-produzione del suo ultimo film, I milionari, storia dell’ex luogotenente di uno dei boss più importanti della camorra napoletana tra gli anni '80 e '90. Adattamento dell’omonimo libro scritto dal giudice Cannavale e Giacomo Gensini, il film sarà distribuito da Teodora nei prossimi mesi, mentre, per quanto riguarda Situazione, dovremmo accontentarci di singole apparizioni in giro per festival italiani. 
 
Angelo Santini
 

A maggio torna il Road To Ruins

Sabato 03 Maggio 2014 15:09
 
Da venerdì 9 a domenica 11 maggio torna a Roma, presso il Nuovo Cinema Aquila,  il Road to Ruins.
 
 
Nato come evento rock internazionale, Road to Ruins – Suoni e Visioni del Rock dal 2011 ha cambiato pelle, ampliando la sua prospettiva al cinema e alla documentaristica musicale ma mantenendo comunque l’originaria vocazione dedicata alla musica live, e non solo.
 
Dal 2012 in poi il festival ha presentato al Nuovo Cinema Aquila anteprime assolute come This Ain’t California e The Samba Within Me e ha ospitato nomi eccellenti quali il cantautore canadese Spookey Ruben, il grande Freak Antoni, il regista pakistano-canadese Omar Majeed, lo sperimentalista Virgilio Villoresi, il produttore tedesco Michael Schöbel e Stefano Disegni, in occasione del ritorno dello Scrondo. Dopo l’evento del 2013 Berlino-Bologna: East and Side in collaborazione con il Goethe-Institut di Roma, ROAD TO RUINS FILM FESTIVAL 2014 torna nella nostra sala per una tre giorni imperdibile. La programmazione di quest’edizione, curata da Anthony Ettorre, Alessandro Zoppo e Pierpaolo De Iulis, è dedicata all’underground e alle marginalità che emergono prepotenti dal basso. Gioia e rivoluzione che abbracciano cinema di finzione, documentari e mockumentary, video clip e sperimentalismi.
 
Protagonista è la Germania con un ampio focus sulla cinematografia “rock” tedesca, realizzato in collaborazione con il Goethe-Institut. Ospiti speciali Marco Wilms che porta in anteprima il nuovo lavoro Art War (la rivoluzione egiziana attraverso le storie di street artist, crew hip hop e visual designer) e Lars Jessen, regista di Fraktus, ovvero il This Is Spinal Tap del synth pop.
 
In anteprima anche lo scioccante Peaches Does Herself rock, opera della cantante canadese di stanza a Berlino.
 
Vetrina speciale dedicata anche alla Polonia e alle sue traiettorie sonore, in collaborazione con l’Istituto Polacco di Roma.
 
Grande spazio al cinema indipendente italiano con la serata speciale Road to Apulia, dedicata al mockumentary Vive le Rock di Alessandro Valenti e al documentario Situazione di Alessandro Piva. Omaggio al compianto Freak Antoni che sarà ricordato con un eccezionale evento unicum accompagnato dalla presentazione del doc Biografreak di Emanuele Angiuli. Imperdibile l’appuntamento con Che il mio grido giunga a te, filologica ricostruzione del fenomeno delle messe beat firmata da Paolo Fazzini e accompagnata dal concerto dal vivo di Gli Illuminati. A corredo, presentazioni di libri, DJ e set di musica dal vivo, incontri con i registi, attori e aperitivi “cinematografici” nel foyer del cinema.
 
 
Per maggiori informazioni visitare www.roadtoruins.it
 
 

 

Lo Spiraglio FilmFestival

Venerdì 16 Maggio 2014 10:47
Si tiene presso il Nuovo Cinema Aquila di Roma nei giorni del 5, 6 e 7 giugno 2014 la quarta edizione de Lo Spiraglio FilmFestival, manifestazione di corti e lungometraggi sul tema della salute mentale e del disagio psichico. Diretto da Federico Russo e Franco Montini, rispettivamente direttore scientifico e artistico, Lo Spiraglio FilmFestival della salute mentale conferma il suo intento di raccontare attraverso le immagini il mondo della salute mentale nelle sue molteplici varietà. L’obiettivo è quello di avvicinare il pubblico alla tematica e permettere a chi produce audiovisivi, dedicati o ispirati all’argomento, di mettere in evidenza risorse  creative e qualità del prodotto. Presentati in concorso lungometraggi e  cortometraggi: il panorama delle opere selezionate propone appassionate storie d’amore, lunghi viaggi alla scoperta di mondi sconosciuti, indagini su dichiarate patologie, ma anche riflessioni sul disagio psichico, con protagonisti di ogni età e ambientazione.
 
 
Tra i film presentati, il cortometraggio di 17 minuti, Mathieu, del regista romano Massimiliano Camaiti. Il film racconta la difficoltà di esprimere veramente se stessi all’interno della società di oggi attraverso la storia di Mathieu, francese sui trent’anni, il quale ha capito che nella vita per essere amato da tutti e non avere problemi, deve dare agli altri ciò che vogliono. Altro cortometraggio in concorso, Insideout, della regista Flaminia Graziadei, già vincitore del Premio Miglior Cortometraggio al London Independent Film Festival. Il corto narra di Out, donna in carriera, abituata ad avere grandi responsabilità e a lavorare sotto pressione.  Ma ha un segreto di cui a malapena riesce a parlare: soffre di attacchi di panico. Si manifestano all’improvviso, violenti e inaspettati, lasciandola prostrata. Un giorno qualcosa cambia: Inside, il suo inconscio, si manifesta e si stacca da lei, cominciando a vagare per le strade della città. OUT finalmente si rende conto che l’unico modo per superare la propria condizione è di accettarla. Inizia così una ricerca affannosa di Inside e ora Out sa cosa fare per riappropriarsi per sempre di quella oscura e vulnerabile parte di sè.
 
Nella serata finale del festival, il 7 giugno 2014, una Giuria composta da addetti ai lavori appartenenti all’ambito sociale, psichiatrico e cinematografico assegnerà  il Premio  di 1.000 euro al miglior cortometraggio e  il Premio di 1.000 euro al miglior lungometraggio. E’ anche prevista l’assegnazione di un Premio speciale della Giuria, all’opera considerata particolarmente significativa per il tema e per la modalità con cui tratta l’argomento.
 
Maggiori informazioni consultando www.lospiragliofilmfestival.org

A maggio torna il RIFF

Sabato 28 Marzo 2015 12:22
Dal 7 al 15 maggio 2015 avrà luogo la 14esima edizione del Rome Independent Film Festival (RIFF), nella doppia location del Nuovo Cinema Aquila e del The Space Cinema Moderno di Roma, dove saranno protagonisti più di cento tra film e documentari “indipendenti” in assoluta anteprima italiana.
 
 
Novità importante di questa edizione sarà la sezione fuori concorso che vedrà protagoniste le sette opere vincitrici dei Teddy Awards 2014-2015,premio cinematografico internazionale per film con tematiche LGBT, presentato da una giuria indipendente come premio ufficiale del Festival di Berlino (Berlinale). Il Teddy Award è un premio di carattere sociale assegnato a film e persone che trattano temi “queer” per promuovere tolleranza, accettazione, solidarietà e uguaglianza. Un riconoscimento che riveste una rilevanza non solo culturale. La vita “queer”, in alcune parti del mondo, infatti è punita con la pena di morte e in città, come Berlino l’homo e la transphobia sono all’ordine del giorno con violente manifestazioni.
 
Nel corso del Festival, diretto da Fabrizio Ferrari, verrà dato ampio spazio ai lungometraggi italiani. Fra i titoli selezionati segnaliamo, tra gli altri, La mezza stagione di Danilo Caputo, vincitore del premio internazionale “Mattador” come migliore sceneggiatura; l’opera prima di Tommaso Agnese Mi chiamo Maya con Valeria Solarino e Carlotta Nobili, storia di due sorelle in fuga in una Roma sconosciuta; Crushed Lives - il sesso dopo i figli di Alessandro Colizzi con, tra gli altri, Walter Leonardi e Nicoletta Romanoff, un film sul sesso prima, durante e dopo i figli; Figli di Maam, sul Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz, per la regia di Paolo Consorti, con Franco Nero, Luca Lionello e Alessandro Haber, l’opera prima The Elevator di Massimo Coglitore, film italiano interpretato da attori stranieri, tra i quali Caroline Goodall, (Emilie Schindler in Schindler's List) e Burt Young (nomination agli Oscar per il film Rocky); la commedia poetica italo-spagnola Rocco tiene tu nombre del registra salernitano Angelo Orlando, conosciuto al grande pubblico per aver lavorato con alcuni dei più grandi registi del cinema italiano come Federico Fellini, Massimo Troisi, Mario Monicelli.
 
Tra i film “fuoriconfine”  il candidato della Repubblica Ceca agli Oscar per la sezione miglior film straniero, Fair play della regista cecaAndrea Sedláčková; il francese Cruel di Eric Cherrière,thriller che racconta la storia di un glaciale assassino; il film greco A Blast di Syllas Tzoumerkas  incentrato sul personaggio di Maria, donna in fuga da una vita scontata e monotona in una Grecia schiacciata dal peso della crisi; Kebab and Horoscope primo lungometraggio del regista e sceneggiatore polacco Grzegorz Jaroszuk; Luna diDave McKean, celebre illustratore di graphic novels e concept artist per diversi film come  Harry Potter e il prigioniero di Azkaban. Ha inoltre prodotto l’immagine che ha lanciato la Sony PlayStation e ha lavorato per film come Blade, Alien, Resurrection e Sleepy Hollow.
 
La giuria internazionale sarà composta da Louis Siciliano musicista e compositore, vincitore nel 2005 del Nastro d’Argento, da Philippe Antonello, fotografo di scena che ha lavorato con i migliori registi italiani come Gabriele Salvatores, Pupi Avati e Nanni Moretti, e internazionali come Mel Gibson, per The Passion, e Wes Anderson; da Ines Vasiljevic produttrice di molti film tra i quali La nave dolce, La ritirata e Con il fiato sospeso, dall’attrice indiana Vishakha Singh, dal documentarista Antonio Pezzuto, dall’attrice giapponese Jun Ichikawa, da Fabio Mancini responsabile dello slot di documentari DOC3 di Raitre e collaboratore alla scrittura del programma Storie Maledette e dal regista Gianfranco Pannone.
 
Il RIFF, con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura, Creatività e promozione Artistica di Roma Capitale, il contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo - DGC e il contributo dell’Assessorato alla Cultura e Politiche Giovanili della Regione Lazio, registra ogni anno crescenti apprezzamenti, di pubblico e critica, per la qualità delle opere selezionate. Al termine del Festival saranno assegnati i RIFF Awards per un valore di oltre 50.000 Euro.
 
Maggiori dettagli consultando www.riff.it
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