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Visualizza articoli per tag: stefano sardo

Premio Solinas Experimenta

Venerdì 20 Febbraio 2015 22:05
Sono nove i progetti ammessi alla short list del Premio Solinas Experimenta seconda edizione del Concorso per progetti di film lungometraggio digitale low budget per il cinema e le piattaforme multimediali, da realizzarsi con un budget massimo di 300.000 euro a Progetto. 
 
 
 
La Giuria composta da: Isabella Aguilar, Anne Riitta Ciccone, Max Giovagnoli, Annamaria Granatello, Nicolò Massazza e Iacopo Bedogni (MASBEDO), Stefano Sardo, Lorenzo Sportiello, Lorenzo Vignolo, al termine della prima fase della selezione, effettuata su 60 progetti presentati in forma anonima da sceneneggiatori e registi under 35, ha selezionato  nove  progetti. L’apertura delle buste ha svelato i nomi degli autori della short list: BEING POPULAR (ELLEN PAGE HA FATTO COMING OUT), soggetto di CHIARA EMANUELA RAP e GIADA SIGNORIN, regia di CHIARA EMANUELA RAP; I BAMBINI RIMASTI (ALLA FINE LEI MORIVA), soggetto di MATTEO VISCONTI e GIACOMO BISANTI, regia di FRANCESCA MARINO; NON SONO MICA IL LIBANESE (IL PIU’ GRANDE SOGNO MAI SOGNATO), soggetto di MICHELE VANNUCCI e ANITA OTTO, regia di  MICHELE VANNUCCI ; SHELTER ( LOCKDOWN ), soggetto di MATTIA TEMPONI e GABRIELE GALLO, regia di MATTIA TEMPONI ; TERESA E LUISA (TERESA,LUISA E LA #NOTTEROSA) soggetto di DAVIDE GIAMPICCOLO, regia di GIANLUCA ZONTA; VICTORIA ( KRAKEN 3.0), soggetto e regia di FRANCESCO PAPPALARDO; LA PORTA (I FALCHI), soggetto di LORENZO LODOVICHI e JEAN ELIA,  regia di  LORENZO LODOVICHI; BLU ((B)LU), soggetto di TOMMASO RENZONI e FRANCESCA MARINO, regia di FRANCESCA MARINO; LA STELLA DEL MATTINO (MORNING STAR),  soggetto e regia di GIGI ROCCATI 
Gli autori della short list, che entro il 5 marzo consegneranno la prima stesura della sceneggiatura, incontreranno la Giuria e potranno concorrere  all’assegnazione di due borse di sviluppo di 12.000 euro ciascuna. 
 
Maggiori informazioni consultando www.premiosolinas.it

Muori di lei

Mercoledì 19 Marzo 2025 16:39

Una storia nera ambientata durante la pandemia Sars-Cov2 che mise in stand by il mondo intero. Qui siamo a Roma ma, se non fosse per il panorama che si ammira dai tetti condominiali, potrebbe essere qualsiasi altra città. In un grande e lussuoso appartamento, che ha anche il privilegio di non avere vicinato ma solo uffici e un b&b, vive una coppia giovane che sta per affrontare una fecondazione assistita per coronare il desiderio di diventare genitore. Il momento sembra sbagliato e, a complicare ulteriormente le cose, arriverà come un'uragano una giovane donna bellissima che farà girare la testa al protagonista maschile Luca, così forte che poi tutto non sarà mai più come prima. Il film vanta un cast di tutto rispetto a partire da Riccardo Scamarcio, perfetto nella parte del giovane squattrinato che ha avuto la fortuna di farsi sposare dalla figlia del proprietario di una clinica privata e, può anche decidere di mettere da parte ambizioni e progetti personali, per assecondare quelli della moglie che è decisamente più forte e in gamba di lui. La regia tenta e, spesso riesce, di giocare con colpi di scena che ribaltino l'impressione iniziale. Qualche volta però le scelte dei personaggi sono talmente evidenti che resta allo spettatore solo la curiosità di capire se il gioco di incastri e la progressione temporale degli eventi sia congrua e faccia filare tutto senza insinuare il dubbio che non sia possibile ma nemmeno prevedibile. La logica invece è stringente e non ha contraccolpi. Potrebbe davvero essere andato tutto così come ci viene mostrato. Al netto di qualche iperbole, che si perdona facilmente, il film costruisce un racconto credibile e lo restituisce, grazie al buon lavoro interpretativo, naturale e spontaneo. Il film è molto fisico. Il corpo ha un ruolo determinante in tutta la narrazione. L' istinto è il motore che determina scelte e comportamenti che segneranno il destino di tutti. In questa storia hanno tutti bisogno di qualcun'altro e lo usano per arrivare dove vogliono. A volte questa necessità è nascosta e si maschera dietro buoni sentimenti. Altre volte è palesemente esibita. Nel gioco complesso della vita, quando stai troppo attento a tutelarti, non vuoi esporti e non assumi su te stesso alcuna responsabilità, non sei salvo, al sicuro, ma finisci solo per accettare quello che la vita ti assegna. Il film non ha un canonico e scontato lieto fine ed è un bene che si scelga questa via per rimarcare quanto la vita è solo quello che ci succede mentre siamo intenti a progettare e realizzare altro. 

 

Virna Castiglioni