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Fuoriraccordo FilmFest

Lunedì 12 Settembre 2011 17:38 Pubblicato in Concorsi

scadenza del bando: 30/09/2011

Lo scopo del Festival è quello di ricercare, valorizzare e promuovere opere audiovisive

capaci di favorire una riflessione sulle periferie del paese, sulle sue aree marginali e sulle

sue realtà “invisibili”. Il senso è quello di intraprendere un viaggio attraverso i racconti e

le rappresentazioni di un “altro cinema”, liberando realtà inedite, dimenticate, svilite o

persino censurate dall’omologante e ristretto orizzonte del sistema dei media.

Il Festival rivolge un’attenzione particolare alle opere a basso costo, oggi sempre più

diffuse grazie al digitale, al fine di favorire la condivisione di punti di vista nuovi e plurali:

dai professionisti del settore a coloro che utilizzano l’audiovisivo come pratica sociale,

percorso di studio e di ricerca, strumento di documentazione, d’inchiesta e autorappresentazione.

Inoltre il festival, già dalla prima edizione, sta formando un proprio archivio audiovisivo,

con l’intento di contribuire alla costruzione di un centro di documentazione sulle

periferie.

Condizioni di partecipazione

Possono partecipare alla selezione per il concorso opere audiovisive di genere

documentaristico realizzate su qualsiasi supporto e prodotte a partire dall’anno 2010,

che affrontano da qualunque punto di vista storie, personaggi, situazioni, percorsi legati

alle periferie italiane, alle aree marginali del paese e alle sue realtà “invisibili”, colte in

una prospettiva storica, sociale, antropologica, urbanistica ed esistenziale.

Le opere audiovisive devono essere in lingua italiana o in versione italiana (anche

sottotitolata).

Sezioni

L’edizione 2011 del Festival prevede un’unica sezione competitiva dedicata ai

documentari di qualsiasi durata.

QUOTA DI PARTECIPAZIONE: gratis

Premi e Giuria

La selezione delle opere audiovisive che parteciperanno al concorso è a cura e ad

insindacabile giudizio della Direzione del festival, che ne darà pronta comunicazione

agli autori. Verrà premiata la migliore opera. Saranno inoltre assegnate una menzione

“memoria” ed una menzione “migranti”.

Premi e menzioni saranno assegnati ad insindacabile giudizio di una giuria composta

da studiosi e professionisti del settore audiovisivo e delle problematiche legate al

territorio delle periferie. La giuria si riserva il diritto di assegnare o non assegnare i premi

e di istituire altre menzioni speciali.

Modalità di partecipazione

http://www.fuoriraccordo.it/docs2011/bando_concorso_VFR2011.pdf

www.fuoriraccordo.it

Video Festival Imperia

Lunedì 12 Settembre 2011 17:30 Pubblicato in Concorsi

scadenza del bando: 16/01/2012


Il Festival è diviso in quattro categorie suddivise in sezioni:
Professionisti: sezioni film, documentario, animazione
Amatori: sezioni: lungometraggio, cortometraggio, documentario, animazione, video-album, videoclip, scuole
Internazionale: sezioni, film, documentario animazione
Explorer: sezioni documentario Turistico, documentario Naturalistico, Fil...mare

mese dell'evento: aprile 2012

QUOTA DI PARTECIPAZIONE: gratis

premi:
"Silver Frame", targhe personalizzate Video Festival

modalità d'iscrizione:
Scaricare e compilare la scheda di iscrizione e allegarla alla spedizione dei propri lavori su dvd.

Compilando il modulo facoltativo e allegando un ulteriore dvd si avrà la possibilità di ottenere il passaggio dell'opera iscritta sulla nostra emittente locale "Imperia TV".

link da cui scaricare la documentazione per l'iscrizione:
» http://www.videofestivalimperia.org/index_file/modulistica.htm

"Lo sguardo non mente" mostra fotografica

Domenica 11 Settembre 2011 14:10 Pubblicato in News

Festival Internazionele del Film di Roma (27-31 ottobre 2011) . 

LO SGUARDO NON MENTE è un'esposizione fotografica che mette in mostra alcuni degli scatti più significati presenti all'interno del catalogo edito "Drago" con la prestigiosa introduzione di Marco Muller. Una mostra insolita che tenta di spiare gli sguardi più intimi e privati di attori e attrici, ma anche registi e sceneggiatori. Tutti immortalati dall'obiettivo onesto e attento di Riccardo Ghilardi.

L'artista utilizza la fotografia per cogliere l’immediatezza della risposta, in tutta la sua spontaneità.

La pubblicazione del catalogo segna un’ulteriore importante tappa di quello che è stato un vero e proprio evolversi del progetto, una crescita dovuta alle numerose adesioni di attori, registi e professionisti del cinema all’iniziativa.

La mostra Lo sguardo non mente è già stata esposta, infatti, all’Auditorium Parco Della Musica di Roma, Mostra Ufficiale IV Edizione del Festival Internazionale del Film di Roma (15 Stampe); alla B>Gallery P.zza S.Cecilia Roma (21 Stampe); alla Casa del Cinema, Villa Borghese Roma, in occasione della V Edizione del Festival Internazionale del Film di Roma 2010 (24 Stampe); al Teatro Petruzzelli, Grand Hotel Oriente Bari in occasione del BIF&ST, Festival Internazionale del cinema di Bari

Come spiega lo stesso Ghiraldi "è un progetto fotografico, un set con fondali di velluto blu e alcuni set esterni simboli degli argomenti toccati nelle domande. Una poltrona in ferro lavorato a mano che rappresenta un insieme di spirali e punti interrogativi, un po’ come la vita! Ho invitato a sedersi su questa poltrona un certo numero di attori e attrici italiani di diverse generazioni e il gioco è cominciato. Una domanda ogni volta diversa... e via con lo scatto che ferma l’espressione prodotta sul volto dell’ospite.

Ho cercato quel “centoventicinquesimo di secondo” dove lo sguardo non mente”. 

Tra i volti in catalogo troveremo : Anita Caprioli, Simona Cavallari, Daniele Cesarani, Marco Cocci, Ugo Conti, Paola Cortellesi, Ninetto Davoli, Ennio Fantastichini, Donatella Finocchiaro, Giuseppe Fiorello, Claudia Gerini, Elio Germano, Marco Giallini, Antonello Grimaldi, Alessandro Haber, Sabrina Impacciatore, Valerio Mastandrea e molti altri.

info: www.dragolab.com

 

Ruggine

Sabato 10 Settembre 2011 18:47 Pubblicato in Recensioni

 

Fra i primi film presenti a Venezia (in concorso alle Giornate degli Autori) già usciti nelle sale italiane c’è il nuovo film di Daniele Gaglianone “Ruggine” che ieri sera sono andato a vedere nella sempre accogliente e fresca sala trasteverina dell’Alcazar che fra l’altro ha un impianto audio e uno schermo adeguati per essere un cinema di “media” capienza.

Daniele Gaglianone posso dire di averlo seguito fin dai primi passi con molto interesse e stima, dalla collaborazione con Gianni Amelio per il “torinese” “Così ridevano” al suo primo, folgorante lungometraggio “I nostri anni” del 2000 legato a “Ruggine” a doppio nodo. Seguito dal bellissimo “Nemmeno il destino” (2003) e da “Pietro” presentato l’anno scorso a Locarno.

Il salto forse Daniele lo fa proprio quest’anno con “Ruggine” non tanto per contenuti o per stile che rimangono personali e riconoscibilissimi, ma per avere per la prima volta un cast a disposizione di prim’ordine; Valeria Solarino, Stefano Accorsi, Valerio Mastandrea e Filippo Timi tutti insieme.

Ora la bravura del regista torinese (seppure nato ad Ancona vive in Piemonte dall’età di sei anni) è stata proprio quella di dividere il film in due piani temporali, come per “I nostri anni”, ma sempre senza l’uso smodato del flash-back: in effetti paradossalmente abbiamo la sensazione di vedere in tempo reale il passato e solo come “proiezione” il presente dei tre ragazzini diventati adulti.

E “l’uso” che Daniele fa dei tre attori di spicco (Solarino, Accorsi e Mastandrea) è assolutamente geniale: ognuno agisce in un unico ambiente e in una unica unità temporale, non hanno contatti con l’esterno (quando invece da bambini erano sempre fuori casa, tutti insieme come una banda). Sandro/Accorsi è in un mini appartamento per passare una giornata con il figlioletto, Cinzia/Solarino in un’aula di scuola durante lo scrutinio e un bravissimo Carmine/Mastandrea preda dei fantasmi del passato in un bar di periferia dal quale non riesce ad uscire...

Filippo Timi invece è l’unico “adulto” del passato: ha il ruolo del dottore-malato che segnerà l’infanzia e la maturità dei tre ragazzini, è l’uomo nero che nelle favole mette paura e che nella realtà lo fa ancora di più perché i bambini sono innocenti, non credono al male.

Filippo Timi ha dei personaggi “imposti” per colpa/merito del suo corpo, della sua voce roca, ma quanto è bravo, quanto si fa respingere ma anche compatire quando incarna questi personaggi che fisicamente di sicuro lo mettono a dura prova.

Tornando alla regia di Daniele Gaglianone c’è qualche attenzione di troppo forse per la descrizione degli anni settanta (le figurine, i giochi di strada, le pubblicità, i telefoni, le Simca e le Fiat 126) ma l’ambientazione nel suo insieme è perfetta: la fotografia, i costumi, le luci, i suoni, i rumori e le musiche sono straordinarie (bravo e unico a non usare nemmeno canzone di quegli anni!!)

Attenzione, non lasciate la sala appena vedete i primi titoli di coda: c’è una ultima scena finale stupenda quanto onirica e toccante con la canzone "Un campo lungo cinematografico" suonata da “Le Luci della Centrale Elettrica”.

Ah dimenticavo!! in tutto questo parlare di Cinema il tema trattato nel film è la pedofilia: bravo Daniele anche nell’aver affrontato col massimo pudore un argomento di tale portata.

Ci sono modi per dire cose senza urlare che vanno più a fondo di un coltello.

 

Marco Castrichella