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Home » Recensioni » La fiera delle illusioni - Nightmare Alley
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27 Gen

La fiera delle illusioni - Nightmare Alley

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Soffocato dai ricordi, inseguito da un incubo ricorrente, il giovane Stanton “Stan” Carlisle (Bradley Cooper) alla ricerca disperata di un lavoro, si propone come tutto fare al padrone di un circo degli orrori Clem Hoatley (Willem Defoe) una carogna, avida e senza cuore, che nel suo baraccone di “meraviglie” tiene addirittura un povero malcapitato ubriacone disperato come “uomo bestia” e lo nutre di polli vivi, assicurandosi che sopravviva ogni sera alle sue percosse. Stan grazie al suo carisma riesce a trovarsi uno spazio tutto suo. Ottiene una branda su cui dormire dove sembra essere a suo agio nonostante sia circondato da una spettrale serie di feti in barattolo, bambini mai nati, della collezione personale di Clem, tra cui spicca quello soprannominato Enoch, un ciclope da un solo occhio che sembra seguire ogni sguardo. Quando comprende che “l’opera dei poveri” può offrirgli molti di più di spostare pesi e fare commissioni, entra nelle grazie della cartomante Madame Zeena (Toni Collette) e si fa ben volere da suo marito il vecchio Pete (David Stratharin) mentalista in pensione, che ritiratosi dalle scene per scrupoli di coscienza su di un taccuino rilegato in pelle custodisce ancora gelosamente i trucchi del mestiere. Stan dunque apprende come esercitare la telepatia, la chiaroveggenza, la precognizione e l’ipnosi e mostra di avere un talento per l’illusionismo che sfrutta per uscire da ogni situazione spiacevole. I due lo mettono in guardia, giocare con i sentimenti delle persone è pericoloso e ferisce i “gonzi” quanto gli incantatori, e nel tempo per entrambi le conseguenze possono essere disastrose. Tra le tante amenità proposte dal circo, c’è il numero di Molly Cahill (Ronney Mara) la ragazza che riesce a sopportare enormi scariche di elettricità. La giovane cattura l’interesse di Stan, che come in una fiaba, la invita  a ballare sulla giostra dei cavalli sotto la pioggia, promettendole di fuggire con lui alla ricerca di nuove prospettive e di vedere “Il mondo e ciò che contiene”. Il futuro gli riserva lontano dalla povertà la scintillante America dell’epoca d’oro di Roosevelt, dove Stanton popone i trucchi di mentalismo all’alta società e fa la conoscenza della dottoressa Lilith Ritter (Cate Blanchett) una psichiatra diabolica che come lui conosce la crudeltà della vita e la complessità della suggestione. “Nightmare Alley” è la trasposizione dell’omonimo libro del 1946 dello scrittore americano William Lindsay Gresham, il regista Guillermo del Toro appassionato e conoscitore delle sue opere  lo ha scelto come soggetto data la sua importanza storica e culturale nonostante, il tema sia stato abusato nel tempo. Sua la scelta di prediligere un ritmo calmo e disteso (accompagnato dalla colonna sonora di Nathan Johnson) dove non si sente il bisogno di indovinare il finale della vicenda, bensì, quello di conoscere i suoi protagonisti (respingenti) raccontati con minuzia di particolari a fronte di una magnifica scenografia, dove la suggestione è data dalla ripetizione di motivi concentrici (come nelle sue opere precedenti) gli abiti accurati e la peculiare bellezza della mostruosità firma del regista che incanta con ogni suo film il suo affezionato pubblico. 
 
Francesca Tulli

 

  • Regia: Guillermo Del Toro
  • Paese: USA, 2021
  • Genere: Noir
  • Durata: 140
  • Cast: Bradley Cooper, Rooney Mara, Cate Blanchett, Willem Dafoe, Tony Collette, David Stratharin, Ron Perlman
  • Valutazione: 4

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