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Home » Recensioni » Lincoln
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Quando uno dei registi più importanti del cinema decide di affrontare una delle figure politiche più importanti di sempre, le aspettative non possono che essere alle stelle. Se poi il progetto si estende per 7 anni e richiede all'incirca 50 milioni di dollari, minimo minimo deve valere i soldi del biglietto!

2005. Spielberg legge in anteprima la biografia di Lincoln scritta dalla storica Pulitzer Doris Kearns Goodwin. Ne rimane talmente colpito che decide di girarne un film. Tra i primi ad essere contattati e messi sotto contratto Liam Neeson che con il passare del tempo deciderà di abbandonare il progetto perchè ormai troppo vecchio per interpretare il Presidente, al suo posto viene scelto Daniel Day-Lewis. Si dice che questa chiamata si debba per merito del produttore, grande amico di Lewis, che un mattino, facendo colazione assieme, si sia accorto di quanto il profilo dell'attore fosse simile a quello del Presidente. Intuizione illuminante, tanto è vero che grazie a questa interpretazione sublime, l'irlandese è il candidato numero uno agli Oscar. Sarebbe il terzo in totale, il secondo negli ultimi tre film, curioso se si pensa al fatto che in uno dei suoi film più famosi (Gangs of New York), Lewis interpretava proprio un personaggio in tutto e per tutto contro le idee politiche di Lincoln.

Parlando di attori candidati agli Oscar, il co-protagonista Tommy Lee Jones è dato tra i favoriti, dopo aver già vinto numerosi altri premi. Il suo ruolo, seppur fondamentale, è abbastanza limitato in termini di minutaggio ma decisamente rilevante in termini di qualità. Sta di fatto che quasi tutta la pellicola regge sulle spalle di questi due mostri di bravura.

Senza le loro interpretazioni magistrali, il film non reggerebbe la durata forse eccessiva e il ritmo per niente incalzante. È vero, parliamo di un biographic, ma visto il budget messo a disposizione e l'autore che firma la regia, qualche invenzione tecnico/narrativa non avrebbe guastato. Per quanto la ricostruzione storica-scenica possa essere impeccabile (location, costumi, abitudini e citazioni sulle battute del presidente o sui vari politici presi in considerazione),  manca del pathos. Il punto di vista neutrale scelto si dimostra infatti a volte troppo piatto e monotono, lasciando cadere l'interesse dello spettatore.

Traendo le somme il prodotto è comunque di altissima fattura e l'interpretazione di Daniel Day-Lewis (soprattutto in lingua originale) rende questo film decisamente non trascurabile. Negli USA la pellicola è uscita verso metà novembre 2012  mentre nelle sale italiane sbarcherà soltanto verso fine gennaio 2013. Di certo sarà un ottimo modo per ripassare un momento di storia americana fondamentale per il resto del mondo, vista l'importanza di quell'emendamento contro la schiavitù, e per prepararsi per la notte degli Oscar.

Alessandro Zorzetto

 

 

  • Regia: Steven Spielberg
  • Paese: USA, 2012
  • Genere: Biografico
  • Durata: 150'
  • Cast: Daniel Day-Lewis, Joseph Gordon-Levitt, Tommy Lee Jones, Sally Field, James Spader
  • Valutazione: 3

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