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Si svolgerà dal 5 al 7 Dicembre 2022 presso Borgo Ripa, in Lungotevere Ripa 3, la quarta edizione del Bloody Festival Roma, dedicato al cinema dell’orrore e organizzato dal produttore Sergio Romoli e dall’amministratore Massimo Maurizi di ZTV Production.

Di giorno in giorno gli incontri con i registi delle opere saranno moderati dalla finalista a Miss Italia Sofia Fici e l’attrice Shaen Barletta, reduce dallo splatter Antropophagus II e ora su Prime nella serie Prisma.

Suddivisi nelle diverse sezioni che prevedono horror, giallo e thriller, i lungometraggi in concorso proiettati nei tre giorni saranno, tra gli altri, Dead bride di Francesco Picone, che guarda a InsidiousThe conjuringL’esorcista ShiningCustodes, orchestrato tra atmosfere gotiche e oscuri segreti per la regia di Edoardo Nervi insieme a Lea Vera BorniottoBlades in the darkness di Alex Visani, con una inedita Manuela Arcuri “da paura“ e Brividi d‘autore di Pierfrancesco Campanella, noir ad alta tensione popolato da ricco cast costituito, tra gli altri, da Maria Grazia CucinottaFranco OppiniSebastiano Somma Gioia Scola. Ma, a partire dalla mattina vi sarà in ciascuna delle giornate molto spazio anche per i cortometraggi, che, come i film citati, verranno premiati con appositi sampietrini – stampati in 3D da FabFactory - da una giuria di qualità costituita da professionisti della Settima arte, sotto la direzione artistica di Lais Santos e la presidenza di Sabina Pariante.

 

 

I giurati sono lo storico direttore della fotografia Nino Celeste, il compositore Marco Werba (GialloIl delitto Mattarella) e il regista Mirko Alivernini (Il ribelleRocky Giraldi – Delitto a Porta Portese).

 

Eventi fuori concorso saranno The wood cutter di Mirko Alivernini e Abisso nero, lo zombie movie di Gaetano Russo che ha anticipato il Coronavirus.

Alla sua seconda edizione nell’ambito del Bloody Festival Roma, il Premio Roberto Pariante alla carriera – dedicato all‘aiuto regista che fu anche autore dell’episodio Testimone oculare, facente parte della mini-serie televisiva argentiana La porta sul buio – verrà quest’anno consegnato a Nino Celeste.

Novità di questa edizione 2022 sono tre masterclass: una di regia, con Mirko Alivernini, una riguardante la musica nel cinema thriller, con Marco Werba, e, infine, una relativa agli effetti speciali tenuta da David Bracci, il cui vasto curriculum include collaborazioni in titoli di Dario Argento, Gabriele Albanesi e la statunitense Troma. Vi saranno anche i premi speciali assegnati da HODTV e WeShort, più il premio Nottola conferito da Ore d’orrore ai cortometraggi.

Altri eventi speciali, infine, sono l’incontro con lo scrittore Eugenio Tassitano, che parlerà del suo nuovo libro Le Vertigini di Hitchcock – Il soldalizio tra Alfred Hitchcock e Bernard Herrmann, e un talk sul valore del cibo nel cinema horror (e non solo) in compagnia degli chef Angelo Troiani una stella Michelin (ristorante Il Convivio), Massimo Riccioli (ristorante La Rosetta), Massimo Capretta (ristorante Arca) Koji (ristorante Nakai) moderati dall’esperta di comunicazione Valentina Vitale. Evento, quest’ultimo, cui seguirà degustazione con assaggi degli chef stessi.

Sponsor di Bloody Festival Roma 2022 sono Acqua Fiuggi, Ristorante Arca, Cupiditas Società Cooperativa, La Rosetta Trattoria, Studio Legale Pandiscia e Pecoraro, Ristorante Il Convivio, FabFactory, Ristorante Nakai, Fazio Wine, ZTV Production, Montali Vini, Fishing Club, Greed – Avidi di gelato, Sabotino, Nifo Sarrapocchiello e Kitchen Strategy.

L’evento è patrocinato dal Comune di Roma.    

 

Costo biglietto: 15 euro al giorno comprensivo di aperitivo accompagnato da musica a cura del gruppo PESSIMA iDEA, con roster di artisti emergenti.

 

Sito ufficiale:

https://www.bloodyfestivalroma.it

 

Social:

 

https://www.facebook.com/bloodyfestivalroma/

 

https://www.instagram.com/bloodyfestivalroma/

 

FilmFreeway:

https://filmfreeway.com/BloodyFestivalRoma

 

Arriva Anatar, il mockbuster italiano che lancia lo Spaghetti-Fi

Domenica 20 Novembre 2022 23:24 Pubblicato in News

Da una galassia molto vicina… Salvatore Scarico Manuela Montella presentano Anatar, il primo Spaghetti-Fi!

Diretto da Alan Smithee, vede nel cast Azzurra RocchiRaffaele De VitaCiro VillanoWalter LippaPaolo PerinelliGiancarlo Del Diavolo Davide Marotta.

Anatar è una commedia fantascientifica che nasce come parodia del kolossal Avatar, prendendo come riferimento i film dei Monty Python e la comicità di titoli quali Una pallottola spuntataRobin Hood - Un uomo in calzamaglia e Scary movie. Rispetto al kolossal di James Cameron, Anatar ribalta i ruoli all’interno della storia. Sono infatti gli alieni ad essere tecnologicamente avanzati e a mettersi in viaggio attraverso lo spazio a causa dei problemi di abitabilità col proprio pianeta. Gli umani, rozzi e violenti, sono il popolo inferiore da conquistare.

Il popolo degli Anatar, alieni umanoidi che si sono evoluti dalle anatre, dopo aver portato al collasso il proprio pianeta è alla ricerca di un nuovo corpo celeste da chiamare nido. Nel loro pellegrinaggio spaziale approdano su Pandoro, un luogo dove esseri viventi e natura hanno trovato il proprio strano equilibrio. Amore, guerra, astronavi e papere spaziali sono gli ingredienti di questa grottesca fiaba moderna sull’accettazione di ciò che è diverso da noi.

 

Il produttore Salvatore Scarico dichiara: “Anatar vuole presentarsi come uno degli apri fila di un nuovo genere cinematografico: lo Spaghetti-Fi. Ci proponiamo di portare in sala e sugli schermi una nuova forma di eredità della parodia all’italiana mantenendo lo spirito ironico di questo genere. Anatar è una commedia brillante, grottesca, fantascientifica e, allo stesso tempo, satirica e osservatrice della realtà. Adatto a grandi e piccoli, il mockbuster di Avatar vi saprà stupire”.

Prodotto da Tyche Production srlAnatar sarà nei cinema dal 1 Dicembre 2022, distribuito da Green Film.

In presenza dei registi e di parte del cast artistico, si svolgerà Mercoledì 26 Ottobre 2022, alle ore 20.30 presso il Nuovo Cinema Aquila di Roma, l’anteprima aperta al pubblico di L’amore ti salva sempre, diretto dai lucani Antonio Andrisani e Vito Cea.Lungometraggio costituito da quattro episodi con storia di raccordo riguardante la tematica del razzismo, L’amore ti salva sempre è prodotto da Stefano Giuliani per Miami No Face production srl ed è stato realizzato con il sostegno della Regione Lazio Fondo regionale per cinema e l'audiovisivo.

 

Il film ruota attorno alla figura di un commesso di colore di un supermercato che, anche dedito alla stesura di romanzi e sceneggiature, viene contattato da un anziano scrittore caduto in disgrazia, il quale gli offre una particolare collaborazione di lavoro. Prendono dunque avvio i quattro racconti a cominciare da Occhi, incentrato su una atleta mulatta colpita in volto da uova lanciate da due ragazzi sbandati. Prima che si passi a Piove, che, con un giovane rider cui viene rubata la bicicletta, vuole essere una sorta di moderno remake del capolavoro neorealista Ladri di biciclette di Vittorio De Sica. Ed è poi il turno di Motin, narrante lo sbarco in Italia di un gommone che, partito dalle sponde africane, viene abbandonato in mare dallo scafista; mentre una chitarra testimonia come la musica possa viaggiare da un continente all'altro senza confini. Per concludere con Cheese, in cui, pur non essendo la più bella tra le concorrenti, una ragazza mulatta viene indicata come vincitrice di un concorso di bellezza solo per motivi di propaganda dell'integrazione dell'amministrazione comunale.

 

Scritto da Andrisani insieme al produttore Giuliani, L’amore ti salva sempre segna il debutto da protagonista per la giovane attrice mulatta Loretta Graziani, qui affiancata da Andrea RoncatoAmin NourAlex AdinolfiPietro De SilvaPaola LaviniMimmo ManciniUccio De SantisBrando RossiMaria GuerrieroMatteo SimoneGiuseppe Anelli e il vero Motin.

I due registi si sono occupati anche del montaggio, mentre Sergio Grillo è il direttore della fotografia del film, che, girato tra Roma, le coste lucane e l’entroterra romagnolo, verrà ufficialmente distribuito nelle sale a Novembre 2022 da Saturnia pictures.

 

Everything Everywhere All at Once

Mercoledì 05 Ottobre 2022 11:08 Pubblicato in Recensioni
Multiverso è il termine che gli scienziati usano per descrivere l’idea che al di là dell’universo osservabile possano esistere infiniti universi coesistenti fuori dal nostro spaziotempo. Il film diretto dal duo di registi “The Daniels” Daniel Kwan e Daniel Scheinert prende spunto da questa possibilità e la esplora in profondità  portandola all’estremizzazione.
 
Protagonista del film è Evelyn Quan Wang, un’americana di origini cinesi proprietaria di una lavanderia a gettoni che gestisce con il marito Waymond. In lotta perenne con le tasse e il fisco e prossima, suo malgrado, al divorzio, incapace di accettare pienamente l'omosessualità della figlia Joy, mentre si trova al cospetto di un'agente dell'agenzia delle entrate americane (interpretata da una strepitosa Jamie Lee Curtis) entra in una dimensione altra e da lì attraverso azioni senza senso e sempre più strane riuscirà ad attraversare molteplici mondi paralleli.  
La  trama del film è caotica e intricatissima e si divide in tre macrocapitoli ("Everything", "Everywhere", "All at Once"). Evelyn oltre a scoprire una serie lunga di altri mondi paralleli impara le arti marziali, a sopravvivere ad assalti, a conoscere le proprie potenzialità nascoste ma anche i punti deboli e le fragilità di chi la circonda.
 
La trama è originale ma anche molto complessa.  Si è costretti, per l’intera durata, a seguire con totale concentrazione tutto quello che avviene, pena la perdita di quel granello di senso che permette di capire dove si voglia andare a parare.
 
In realtà i combattimenti, le mosse di arti marziali, le immagini che si sovrappongono in un vortice sempre più convulso, i flash-black che riportano la protagonista indietro nel tempo quando le scelte di vita potevano essere diverse e avrebbero comportato sviluppi personali di altro tipo sono funzionali per asserire che esistono svariate possibilità che la vita ci pone davanti e che vivere implica sempre scegliere, convivere con i rimpianti, con i rimorsi, con le perdite ma anche che le opportunità che si palesano all’orizzonte sono le migliori possibili per se stessi.
 
Il film in apparenza leggero, eccessivo e inverosimile nasconde invece anche un livello di riflessione profondo che sorprende in positivo.
 
Virna Castiglioni