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Nastri d'Argento 2020. Le Nomination

Giovedì 28 Maggio 2020 01:19 Pubblicato in News

Dopo l'annuncio del Nastro dell’Anno a Volevo Nascondermi e il Nastro alla Carriera a Toni Servillo, sono state annunciate in una conferenza stampa andata in streeming tutte le candidature ai Nastri D’Argento 2020. Quest’anno, come per i David di Donatello, la cerimonia di premiazione dei Nastri d’Argento 2020 non si terrà al Teatro antico di Taormina ma al Maxxi (Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo) in una cerimonia in presenza di ospiti, nel rispetto delle norme sanitarie, e trasmessa in diretta sulla Rai.
 
 
Di seguito la lista di tutti i nominati per e le rispettive categorie di competizione.
 
Nomination Migliore Attore Commedia:
Giampaolo Morelli (in 7 Ore per Farti Innamorare)
Luca Argentero (in Brave Ragazze)
Valerio Mastandrea (in Figli)
Giorgio Colangeli (in Lontano Lontano)
Gian Marco Tognazzi (in Sono Solo Fantasmi)
 
Nomination Migliore Attore Non Protagonista:
Carlo Buccirosso (in 5 è il Numero Perfetto)
Massimo Popolizio (in Il Ladro di Giorni)
Massimo Popolizio (in Il Primo Natale)
Roberto De Francesco (in Il Sindaco del Rione Sanità)
Massimiliano Gallo (in Il Sindaco del Rione Sanità)
Carlo Cecchi (in Martin Eden)
Roberto Benigni (in Pinocchio)
 
Nomination Migliore Attore Protagonista:
Kim Rossi Stuart (in Gli Anni più Belli)
Pierfrancesco Favino (in Hammamet)
Francesco Di Leva (in Il Sindaco del Rione Sanità)
Edoardo Leo (in La Dea Fortuna)
Stefano Accorsi (in La Dea Fortuna)
Luca Marinelli (in Martin Eden)
 
Nomination Migliore Attrice Commedia:
Serena Rossi (in 7 Ore per Farti Innamorare)
Serena Rossi (in Brave Ragazze)
Anna Foglietta (in D.N.A. (Decisamente Non Adatti))
Paola Cortellesi (in Figli)
Lucia Mascino (in Odio l'Estate)
Antonella Attili (in Tolo Tolo)
 
Nomination Migliore Attrice Non Protagonista:
Benedetta Porcaroli (in 18 Regali)
Valeria Golino (in 5 è il Numero Perfetto)
Barbara Chichiarelli (in Favolacce)
Matilde Gioli (in Gli Uomini d'Oro)
Alba Caterina Rohrwacher (in Magari)
 
Nomination Migliore Attrice Protagonista:
Micaela Ramazzotti (in Gli Anni più Belli)
Jasmine Trinca (in La Dea Fortuna)
Lucia Sardo (in Picciridda - Con i Piedi nella Sabbia)
Lunetta Savino (in Rosa)
Giovanna Mezzogiorno (in Tornare)
 
Nomination Migliore Canzone Originale:
Claudio Baglioni (in Gli Anni più Belli)
Alessandro Nelson Garofalo (in Il Ladro di Giorni)
Ralph P (in Il Sindaco del Rione Sanità)
Brunori Sas (in L'Ospite. Un viaggio sui divani degli altri)
Antonio Diodato "Diodato" (in La Dea Fortuna)
Liberato (in Ultras)
 
Nomination Migliore Casting Director:
Davide Zurolo (in Favolacce)
Gabriella Giannattasio (in Favolacce)
Laura Muccino (in Gli Anni più Belli)
Francesco Vedovati (in Gli Anni più Belli)
Davide Zurolo (in L'Immortale)
Pino Pellegrino (in La Dea Fortuna)
Stefania De Santis (in Martin Eden)
 
Nomination Migliore Colonna Sonora:
Nicola Piovani (in Gli Anni più Belli)
Pasquale Catalano (I) (in La Dea Fortuna)
Brunori Sas (in Odio l'Estate)
Dario Marianelli (in Pinocchio)
Mauro Pagani (in Tutto il Mio Folle Amore)
 
Nomination Migliore Commedia:
Figli
Il Primo Natale
Lontano Lontano
Odio l'Estate
Tolo Tolo
 
Nomination Migliore Film:
Favolacce
Gli Anni più Belli
Hammamet
La Dea Fortuna
Pinocchio
 
Nomination Migliore Fotografia:
Paolo Carnera (in Favolacce)
Luan Amelio (in Hammamet)
Daria D'Antonio (in Il Ladro di Giorni)
Daniele Ciprì (in Il Primo Natale)
Daria D'Antonio (in Tornare)
Italo Petriccione (in Tutto il Mio Folle Amore)
 
Nomination Migliore Montaggio:
Claudio Di Mauro (in 18 Regali)
Esmeralda Calabria (in Favolacce)
Claudio Di Mauro (in Gli Anni più Belli)
Jacopo Quadri (in Il Sindaco del Rione Sanità)
Patrizio Marone (in L'Immortale)
Marco Spoletini (in Pinocchio)
Marco Spoletini (in Villetta con Ospiti)
 
Nomination Migliore Produttore:
Luca Barbareschi
Maria Grazia Saccà (in Favolacce)
Agostino Saccà (in Favolacce)
Giuseppe Saccà (in Favolacce)
Marco Belardi (in Gli Anni più Belli)
Paolo Del Brocco (in Gli Anni più Belli)
Giuseppe Saccà (in Hammamet)
Agostino Saccà (in Hammamet)
Maria Grazia Saccà (in Hammamet)
Giampaolo Letta (in Il Primo Natale)
Attilio De Razza (in Il Primo Natale)
Paolo Del Brocco (in Pinocchio)
Matteo Garrone (in Pinocchio)
 
Nomination Migliore Regia:
Damiano D'Innocenzo (in Favolacce)
Fabio D'Innocenzo (in Favolacce)
Gabriele Muccino (in Gli Anni più Belli)
Gianni Amelio (in Hammamet)
Pupi Avati (in Il Signor Diavolo)
Mario Martone (in Il Sindaco del Rione Sanità)
Ferzan Ozpetek (in La Dea Fortuna)
Pietro Marcello (in Martin Eden)
Matteo Garrone (in Pinocchio)
Cristina Comencini (in Tornare)
Gabriele Salvatores (in Tutto il Mio Folle Amore)
 
Nomination Migliore Regista Esordiente:
Igor "Igort" Tuveri (in 5 è il Numero Perfetto)
Marco D'Amore (in L'Immortale)
Ginevra Elkann (in Magari)
Stefano Cipani (in Mio Fratello Rincorre i Dinosauri)
Carlo Sironi (in Sole)
Roberto De Feo (in The Nest - Il Nido)
 
Nomination Migliore Sceneggiatura:
Fabio D'Innocenzo (in Favolacce)
Damiano D'Innocenzo (in Favolacce)
Mario Martone (in Il Sindaco del Rione Sanità)
Ippolita Di Majo (in Il Sindaco del Rione Sanità)
Ferzan Ozpetek (in La Dea Fortuna)
Maurizio Braucci (in La Dea Fortuna)
Pietro Marcello (in La Dea Fortuna)
Gianni Romoli (in La Dea Fortuna)
Silvia Ranfagni (in La Dea Fortuna)
Umberto Contarello (in Tutto il Mio Folle Amore)
Sara Mosetti (in Tutto il Mio Folle Amore)
 
Nomination Migliore Scenografia:
Paola Peraro (in Favolacce)
Emita Frigato (in Favolacce)
Giuliano Pannuti (in Il Signor Diavolo)
Tonino Zera (in L'Uomo del Labirinto)
Luca Servino (in Martin Eden)
Dimitri Capuani (in Pinocchio)
 
Nomination Migliore Soggetto:
Giulio Base (in Bar Giuseppe)
Emanuela Rossi (II) (in Buio)
Daniele Costantini (in Il Grande Salto)
Tommaso Avati (in Il Signor Diavolo)
Pupi Avati (in Il Signor Diavolo)
Donato Carrisi (in L'Uomo del Labirinto)
 
Nomination Migliore Sonoro:
Maurizio Argentieri (in Il Sindaco del Rione Sanità)
Gianluca Costamagna (in L'Immortale)
Denny De Angelis (in Martin Eden)
Maricetta Lombardo (in Pinocchio)
Maurizio Argentieri (in Tornare)
Gilberto Martinelli (in Tutto il Mio Folle Amore)
 
Nomination Migliori Costumi:
Nicoletta Taranta (in 5 è il Numero Perfetto)
Cristina Francioni (in Il Primo Natale)
Andrea Cavalletto (in Martin Eden)
Massimo Cantini Parrini (in Pinocchio)
Alessandro Lai (in Tornare)
 
 

Annunciate le nomination ai Globi d'Oro 2020

Venerdì 19 Giugno 2020 00:58 Pubblicato in News
Sono state annunciate le nomination della 60ma edizione dei Globi d’Oro, il premio conferito dall’Associazione della Stampa Estera in Italia, che quest'anno verrà assegnato senza la consueta serata di gala ma con una premiazione online, trasmessa al pubblico il 15 luglio sul sito del Globo d’Oro.
 
 
In gara a contendersi il premio per la Migliore Regia: Giorgio Diritti con 'Volevo nascondermi', Matteo Garrone con 'Pinocchio' e Damiano e Fabio d'Innocenzo con 'Favolacce'. Come Migliore opera prima la giuria ha selezionato: 'Piciridda', che segna l'esordio di Paolo Licata. I volti femminili scelti come premio per la Miglior Attrice sono Valeria Bruni Tedeschi, protagonista di 'Aspromonte, la terra degli ultimi', di Mimmo Calopresti, Marta Castiglia per 'Picciridda' e Paola Lavini interprete di 'Volevo nascondermi'; i tre finalisti per la categoria maschile, invece, sono Elio Germano per il film 'Volevo nascondermi', Pierfrancesco Favino in 'Hammamet', di Gianni Amelio, e Luca Marinelli per 'Martin Eden', di Pietro Marcello. Da 'Nevia' di Nunzia De Stefano viene scelta Virginia Apicella, che riceverà il premio come Giovane Promessa.
Premio speciale alla carriera a Sandra Milo.
 
Di seguito l'elenco completo: 
 
Miglior Film
 
Pinocchio
Volevo nascondermi
Picciridda - Con i Piedi nella Sabbia
 
Migliore Regia
 
Giorgio Diritti, Volevo nascondermi
Matteo Garrone, Pinocchio
Damiano e Fabio D’Innocenzo, Favolacce
 
​​​Miglior Opera Prima
 
Picciridda - Con i Piedi nella Sabbia, Paolo Licata​
 
​​​​Miglior Attrice
 
Paola Lavini, Volevo nascondermi
Marta Castiglia, Picciridda - Con i Piedi nella Sabbia
Valeria Bruni Tedeschi, Aspromonte - La Terra degli Ultimi
 
​​​​Miglior Attore
 
Elio Germano, Volevo nascondermi
Luca Marinelli, Martin Eden
Pierfrancesco Favino, Hammamet
 
Premio Giovane Promessa
 
Virginia Apicella, Nevia
 
​​Miglior Fotografia
 
Volevo nascondermi, Matteo Cocco
Pinocchio, Nicolaj Bruel
Aspromonte - La Terra degli Ultimi, Stefano Falivene
 
Gran Premio della Stampa Estera
 
Carlo Poggioli, costumista
 
Premio alla Carriera
 
Sandra Milo
 
Miglior Serie Tv
 
Diavoli
L'Amica Geniale - Storia del Nuovo Cognome
The new Pope
 
Miglior Commedia
 
Tolo Tolo, Checco Zalone
Odio l’estate, Massimo Venier
7 ore per farti innamorare, Giampaolo Morelli
 
​​​Miglior Colonna Sonora​
 
Marco Biscarini, Volevo nascondermi
Pericle Odierna, Picciridda - Con i Piedi nella Sabbia
Nicola Piovani, Aspromonte - La Terra degli Ultimi
 
​​​​Migliore Sceneggiatura
 
Volevo Nascondermi, Giorgio Diritti, Tania Pedroni, Fredo Valla
Favolacce, Damiano e Fabio D’Innocenzo
Picciridda - Con i Piedi nella Sabbia, Paolo Licata e Catena Fiorello
 
Miglior Documentario
 
La passione di Anna Magnani, Enrico Cerasuolo
Vulnerabile bellezza, Manuele Mandolesi
La Mafia non è più quella di una volta, Franco Maresco
 
Miglior Corto
 
Gli occhi dell’altro, Rosario Errico
Delitto naturale, Valentina Bertuzzi
L’amore oltre il tempo, Emanuele Pellecchia

Bianca Fase 2: il nuovo corto horror di Zampaglione

Mercoledì 03 Giugno 2020 00:15 Pubblicato in News
Bianca Fase 2, secondo cortometraggio realizzato dal musicista e regista Federico Zampaglione durante l’emergenza da Covid-19, continua con successo gli ottimi riscontri già ricevuti dal primo, trasformandosi immediatamente in un piccolo fenomeno mediatico.
La sola presentazione in anteprima dello short sui social network di Tiromancino e del cast, Giovedì 28 Maggio 2020 alle ore 22.00, ha registrato circa 100000 contatti accompagnati da migliaia di commenti entusiastici.
 
 
Un risultato a dir poco sbalorditivo, considerando che l’horror italiano non gode più di tale notevole visibilità dai tempi della sua ormai da anni tramontata golden age, sebbene Shadow e Tulpa – Perdizioni mortali – diretti dallo stesso Zampaglione – abbiano riscosso grandi consensi sia in patria che all’estero, considerati dagli appassionati come una vera e propria rinascita del filone.   
 
“Bianca: la fase 2 del Re dell’horror” titola Nocturno Cinema, il più prestigioso magazine italiano per quanto riguarda la celluloide di genere, a proposito del cortometraggio, co-sceneggiato da Gianluigi Perrone (Morituris) e interamente realizzato dallo stesso Federico Zampaglione utilizzando un solo iPad.
 
Con influenze dai film di paura giapponesi proto-The ring e dal gotico italiano anni Sessanta di Mario Bava e Antonio Margheriti, Bianca Fase 2 si svolge in un apparentemente tranquillo parco romano e vede protagonisti Linda Zampaglione, Giglia Marra, Giulia Chermaz e Marco Chermaz (parenti del regista), vantando anche la partecipazione straordinaria di Claudia Gerini.

Volevo Nascondermi

Venerdì 06 Marzo 2020 14:03 Pubblicato in Recensioni

In questo clima distopico, purtroppo reale, dove la presenza di un virus influenzale potenziato all’ennesima potenza sta mettendo in ginocchio la vita di tutti i giorni e l’economia mondiale, anche il mondo del cinema deve arrendersi e chiudere le sue porte. O almeno chiuderle in parte, visto che in questi giorni, in poche sale esce Volevo Nascondermi di Giorgio Diritti (David di Donatello 2010 per l’Anno che Verrà), dopo il successo ottenuto all’ultimo Festival di Berlino appena concluso. Hidden Away, così è stato presentato alla Berlinale edizione 70, letteralmente significa “nascosto”. E forse cade proprio a pennello questo titolo. Stiamo tutti belli nascosti nelle nostre case in attesa di un miglioramento della situazione sanitaria. Celati, coperti e latitanti come il protagonista del film Antonio Ligabue (Elio Germano - Palma d’oro come migliore attore al Festival di Cannes 2010 per la sua interpretazione ne La nostra Vita), pittore e scultore italo (l’Emilia è la sua vera casa) svizzero famoso per la sua arte naif. Ma al contrario dell’artista noi siamo convinti che le cose miglioreranno, per lui nascondersi è stato un obbligo per tutta la sua vita. Elio Germano per la sua performance ha vinto l’Orso d’Argento alla Berlinale. Il film sta tutto nella prova one man show dell’attore romano. Che a noi è sembrata un po’ sopra le righe. Ricade troppo spesso nell’overacting. Il film non giova di questo e con l’andare del tempo la pellicola rimane solamente rinchiusa nelle smorfie di dolore del protagonista; non riuscendo fino in fondo a farci capire quanto l’arte di Ligabue lo rendesse intimamente felice e l’importanza che ha avuto per i posteri. Non si scorge mai un barlume di luce.

Antonio Ligabue (1899-1965), chiamato Toni e successivamente “El Tudesc”, fin dalla giovane età ha una crescita incolore, colma di solitudine ed amarezze famigliari. Il colore, al massimo della sua saturità’, ci penserà lui ad usarlo assiduamente nei suoi dipinti. L’infanzia la vive in Svizzera in affidamento ad una coppia con la quale non ha molto dialogo. Fin tanto da attaccare fisicamente la madre adottiva. Cacciato dalla nazione elvetica trova rifugio sulle rive del fiume Po’. Vive di stenti ed incute timore alla gente dei poderi limitrofi. In lui pervade sempre un senso di smarrimento. L’unico modo per sperare ed evadere da pensieri attanaglianti è quello di dipingere. I suoi quadri hanno come protagonisti animali selvaggi della foresta, che aggrediscono quelli più in basso nella catena alimentare. Ma la vegetazione non è quella lussureggiante dei tropici, è la natura della cosiddetta “bassa” fatta di fitti boschi e pianure, sempre con il suo amato fiume Po’ presente. Quando incontra Renato Marino Mazzacurati la sua vita cambia e capisce che il suo sostentamento può arrivare dal suo modo di concepire l’arte. Il suo aspetto fisico non lo aiuta ad interagire con il mondo. In più la sua vita gitana e paranoica non collima con gli ambienti degli intellettuali, ma riesce comunque a far breccia e a guadagnare palate di denaro. Soldi tutti spesi in motociclette, la sua vera passione oltre la pittura. Non si toglierà mai, anche dopo la fama, quell’aurea di diverso.

Giorgio Diritti questa volta non è riuscito appieno a convincere. Non solo la direzione del film non è fluida ed accattivante, ma anche la scrittura ha dei problemi di fondo (scritto con l’aiuto di Tania Pedroni). Il registro è sempre mono corda. L’intensità narrativa non decolla mai e l’atmosfera è piatta. Interessante, come sempre nei film del regista bolognese, rimane la messa in scena dei luoghi in cui si svolge la vicenda. Ottima la ricostruzione degli ambienti rurali in cui ha vissuto Ligabue. I cascinali, dove al loro interno si consuma la vita di campagna con la pasta fatta in casa e il formaggio sempre fuori pronto per essere grattugiato, portano lo spettatore in quell’epoca fatta di luoghi e costumi genuini ed incontaminati. Il supporto della scenografa Ludovica Ferrario è stato fondamentale. Questo è un particolare del film, che riesce a far sentire a proprio agio lo spettatore.

Il vero difetto di Volevo Nascondermi è quello di non approfondire l’arte del grande artista. Non che si voglia che ci vengano spiegati i quadri, ma soffermarsi soltanto sullo stato instabile di Ligabue è assolutamente riduttivo. Al film manca decisamente una spinta emotiva. Filo ricattatorio perché non esce mai dalla rappresentazione di un Ligabue malato e problematico. Puntare il riflettore sulla diversità intesa come genio avrebbe dato alla pellicola la giusta forza e quel grado di approfondimento corretto, che avrebbe innalzato la figura del pittore e del film stesso.

Prendere l’esempio da un riuscitissimo film come ll mio piede sinistro di Jim Sheridan. L’handicap in questo caso non è solo portatore di distacco dalla vita, ma il premio Oscar Daniel Day Lewis viene descritto come coraggioso e innamorato di quello che la vita gli offre: la sua pittura. Nel film di Diritti questo modus operandi più edificante non è presente.

David Siena