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Home » Recensioni » Senza Sangue
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Per la sua sesta direzione Angelina Jolie prende in prestito la storia raccontata in un romanzo di Alessandro Baricco del 2002 edito da Rizzoli. "Senza sangue" è l'adattamento cinematografico di un breve testo di appena cinquanta pagine di questo raffinato autore italiano.

La prima lunga sequenza è una sparatoria che uccide quasi tutti i membri di una famiglia.  Gli antefatti di questa cruenta azione non sono noti e di conseguenza non si è edotti relativamente al motivo di tanta e tale ferocia.

Solo una bambina sfugge alla furia cieca degli assalitori perché nascosta in una botola. 

Dopo questo incipit così veloce e concitato il film rallenta la sua corsa, entra in una dimensione decisamente più intimistica, si fa cinema di sguardi e di dialettica. 

La bambina è ormai una donna adulta e si presenta al cospetto di chi allora le aveva salvato la vita, non rivelando agli altri componenti della banda criminale il suo nascondiglio improvvisato.

Da questo punto in poi la regia mette in scena un vero e proprio duello di parole, di alterne argomentazioni, di silenzi, di non detti, di giustificazioni, di ricostruzioni meticolose ma diametralmente opposte di un passato che ha segnato le vite di entrambi i protagonisti.

È un continuo passaggio di testimone tra la verità ristabilita dalla donna e quella invece esposta dall'uomo che, all' epoca dei sanguinosi fatti, era solo un'adolescente, costretto a seguire le direttive dei grandi anche nel torto e nella violenza perpetrata ai danni di persone inermi e forse anche innocenti.

Il racconto è una corda tesa fra due primi piani strettissimi che inchioda lo spettatore a seguire un vero e proprio match, come durante una partita di tennis. La parola si fa arma tagliente,  stampella del ricordo e si alimenta di odio e veleno per infliggere la stoccata finale, in attesa della risposta.

Gli attori protagonisti sono efficaci in questo scontro puramente verbale, usano i loro sguardi penetranti, le loro movenze, i loro silenzi come giocatori professionisti di scacchi che riflettono e meditano la mossa prima di presentarla con sicurezza all' avversario. 

Si sceglie un finale non cruento come ci si potrebbe aspettare non perseguendo la direzione più ovvia.

Si mantiene una conclusione aperta, lasciando allo spettatore l'onere di stabilire quale potrebbe essere stata la vendetta per colui che ha avuto un moto di pietà e ha disobbedito in forza di una coscienza individuale, permettendo che si arrivasse a questo confronto.

Un film che ha sicuramente un punto di forza nella scrittura dei personaggi e nei dialoghi che riprendono interi passi del romanzo che però avrebbe dovuto cercare una maggiore vicinanza fra un incipit totalmente muscolare e fisico e un secondo tempo troppo cerebrale e psicologico. 

Virna Castiglioni

 

  • Regia: Angelina Jolie
  • Paese: USA, 2024
  • Genere: Thriller
  • Durata: 91'
  • Cast: Salma Hayek Pinault, Demian Bichir, Juan Minujin, Andres Delgado, Nika Perrone, Simon Rizzoni
  • Valutazione: 3

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