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Celebrity Wines

Lunedì 15 Luglio 2024 14:54 Pubblicato in Recensioni
L’incontro con il vino può essere determinante per un cambio di vita e anche per iniziare una nuova carriera imprenditoriale. Il documentario, con la voce narrante di Esmeralda Spadea dal sorriso onnipresente e la dolcezza sprigionata ad ogni domanda, ci fa compiere un lungo e piacevole viaggio all’interno della nostra bellissima penisola, da Nord a Sud, in un tour enologico che solletica il palato e invita a visitare almeno una delle splendide tenute mostrate in tutta la loro magnificenza.
Si inizia con Al Bano Carrisi che, figlio di contadini, è forse il più celebre vip nostrano ad avere intrapreso quasi parallelamente alla sua brillante carriera canora anche la professione di vinificatore dedicando la sua prima bottiglia a quel padre (Don Carmelo) che lo avrebbe voluto Re dei campi a scapito della sua bellissima ugola che lo ha invece consacrato Re indiscusso della musica leggera italiana.
Si prosegue con un figlio d’arte. Giammarco Tognazzi ha fatto del buen ritiro paterno denominato la libera terra della Tognazza una florida cantina che sforna vini che sono suddivisi in atti anziché in annate e portano i nomi dei personaggi e delle battute del film più celebre dell’istrionico Ugo che amava al pari di interpretare personaggi cucinare e intrattenere i suoi numerosi ospiti.
Il vino ha esercitato un fascino irresistibile anche su personaggi che dall’alcool se ne erano sempre tenuti distanti per ovvie ragioni sportive e agonistiche. Jarno Trulli campione di Formula uno e il calciatore brasiliano Anderson Hernanes noto per le sue esultanze al suo lunghissimo palmares di gol con una mossa di capoeira danza lotta dalle coreografie di grande effetto.
Si continua con Johnson Righeira e il suo “Cutu” fino ad arrivare allo chef stellato Carlo Cracco con una grande passione anche per l’enologia che con la moglie Rosa Fanti ha riportato in vita un vitigno autoctono della Romagna.
In questa carrellata di personaggi famosi non poteva mancare anche la star internazionale Sting che, con la moglie Trudie Styler ha scelto da molto tempo la Toscana come patria di elezione e palcoscenico per produrre, avvalendosi dell’esperienza dell’enologo Cotarella, dei vini sia rossi che bianchi molto evocativi a partire dai nomi che ricordano le sue celeberrime ballades.
In ultima battuta Esmeralda ritorna, come a chiudere un cerchio, nell’amabile Puglia da cui si era partiti con le tenute Carrisi per incontrare l’attore di soap operas con un passato glorioso anche come musicista Ronn Moss che si congeda con una splendida canzone accompagnata dalla chitarra acustica. “Io che amo solo te” di Sergio Endrigo è il perfetto suggello in musica per accompagnare questo giro turistico nelle bellezze d’Italia assaporando un buon bicchiere di vino che ci faccia ringraziare per la meravigliosa generosità di una terra baciata dal Sole che quando è trattata con amore e dedizione regala esperienze sensoriali sublimi.
 
Virna Castiglioni 
 

È in libreria Se non entro, scavalco (Ed. Castelvecchi) autobiografia del regista Stefano Calvagna.  Ribelle e provocatorio, ha iniziato la sua carriera in un’epoca dominata, cinematograficamente par­lando, dalla commedia e dai sentimentalismi e ha sfidato le convenzioni con pellicole incentrate su personaggi criminali e disadattati, rapinatori, buttafuori, prostitute e pugili, con l’intento di ri­portare sul grande schermo la vita cruda e la verità celata.

Se non entro, scavalco è un mémoire che non solo ci conduce nel cuore del suo cinema, ma traccia anche i contorni delle sfide di una vita com­plessa e mai ordinaria.

Da quando, ragazzino di umili origini, giocava a fare film alle esperienze turbolente come ultras nei Viking Lazio, fino al colpo di pistola sparato in un agguato che segnerà la sua esistenza, Calvagna ha vissuto avventure e affrontato ostacoli, fra alti picchi e brusche cadute.

 

Con uno stile diretto, dissacrante e spesso divertente, ci accompagna lungo i sentieri di amori e storie, rabbia e passioni, rivelando con autenticità il passato dell’uomo che ha sempre vissuto ai margini, ma che ha portato una visione e un linguaggio nuovi nel mondo del cinema italiano.

 

Il libro verrà presentato mercoledì 3 luglio alle ore 16,30 nella Sala del Carroccio del Campidoglio (Piazza del Campidoglio, 1 – Roma) e lunedì 8 luglio alle ore 18 nella Libreria Eli (Viale Somalia, 50/A – Roma). Dialogano con l’autore Emanuele Cerquiglini, autore e regista, e Marino Collacciani, giornalista e scrittore.

 

STEFANO CALVAGNA. È un outsider del nostro cinema, forse l’unico regista indipendente del panora­ma italiano contemporaneo. Per il suo immaginario, è stato accostato a Quentin Tarantino. Rappresentante di una società antagonista in un Paese che tende a mettere sotto il tappeto le persone non facilmente classificabili, è autore di una vasta filmografia, tutta rigorosamente low-budget (o «love-budget», come ama dire lui), di cui ricordiamo Senza paura (1999), Il lupo (2007), Non escludo il ritorno (2014), Si vis pacem para bellum (2016), Baby-gang (2019). Oggi vive tra Londra (dove ha aperto una pasticceria e un ristorante italiani) e Roma, dove girerà un nuovo film.

Con direzione del doppiaggio e dialoghi a cura di Roberto Chevalier, arriva nelle sale cinematografiche italiane il 4 Luglio 2024 il thriller La memoria dell’assassino, diretto da Michael Keaton e interpretato dallo stesso insieme ad Al Pacino.

Un anno decisamente intenso e ricco di soddisfazioni professionali per l’attore e doppiatore che ha prestato la propria voce a grandi star mondiali del calibro di Tom Hanks, Tom Cruise, Andy Garcia, John Travolta, Greg Kinnear, Jeff Goldblum e molti altri.

Un’eccellenza, una stella del doppiaggio che ha ricevuto il premio Alberto Lupo 2024, nonché tra i protagonisti dell’ultima notte degli Oscar, avendo curato le voci e i dialoghi italiani de La società della neve di Juan Antonio Bayona, candidato agli Academy Awards come miglior film e remake spagnolo di Alive – Sopravvissuti, di cui trent’anni fa lo stesso Chevalier aveva doppiato il protagonista.

E non finisce qui, in quanto non solo Roberto Chevalier ha prestato la propria voce a David Bowie in Moonage Daydream, ma vanta oltre quattromila ore di prodotti televisivi e oltre quattrocento film – tra cui Moulin Rouge e The guardian – di cui ha diretto il doppiaggio.

Come eravamo Come Saremo dal 12 luglio a Collevecchio

Mercoledì 26 Giugno 2024 17:03 Pubblicato in News
Dal 12 Luglio 2024, prenderà il via a Collevecchio (Ri) la manifestazione Come eravamo Come Saremo, organizzata dall'Associazione La Forza della Vita, che grazie al suo Presidente Claudio Agostini, darà vita ad un importante progetto internazionale dedicato a Leonardo Da Vinci.

Collevecchio, è un ridente comune della Sabina Tiberina in provincia di Rieti, che si trova sui terrazzi fluviali della Valle del Tevere, tra l'area della Città di Roma a sud e l'Umbria a nord.

Collevecchio diverrà, a breve, scenario di una importante manifestazione che si svolgerà a Luglio 2024.

Nel corso del mese, difatti, si esibiranno artisti come Paolo Vallesi, Lino Patruno, Stefano Fusco, Cinzia Baccini, Claudia, Ilaria, Emanuele Servidio, Mary Prosperi, Augusta.

Un parterre di prestigio, dunque, a rappresentare, ciascuno, un proprio genere attraverso un viaggio nella musica italiana ed internazionale.

La Manifestazione sarà, altresì, occasione per presentare il progetto internazionale dedicato a Leonardo Da Vinci che che si realizzerà, sempre a Collevecchio, denominato le Olimpiadi della Cultura. L'idea, pensata e fortemente voluta da diverso tempo dal Presidente Claudio Agostini, sarà occasione per dare nuova linfa alla Sabina e visibilità a molti artisti al fine di diffonderne le peculiarità.

Queste, le parole di Claudio Agostini: "Tutto scaturisce da una mia ferma intenzione a dare un forte impulso alla rinascita di Collevecchio che, come molti borghi, risente di un regolare spopolamento. Il progetto è nato per dare a tutti la possibilità di avvicinarsi alla cultura ed all'arte nelle sue forme più alte. Queste serate saranno tutte a tema e ci serviranno come base di partenza per capire dove ci condurranno. Ilaria è una bravissima cantautrice con un ottimo curriculum, Stefano Fusco è un artista affermato al Nord Italia, perfetto esecutore di cover anni '60 e '70 ... Vi stupirà! Paolo Vallesi e Lino Patruno non hanno certo bisogno di presentazioni.

 

Emanuele Servidio, Anna Bruno e Avgusta Miller appartengono alla sezione dedicata alla musica pop-lirico-classica e sono artisti di fama internazionale. Cinzia Baccini, figlia artistica di Franco Califano, ci dedicherà due serate con le canzoni del Maestro, mentre Semplicemente Claudia eseguirà brani cover degli anni più belli della musica italiana, ossia '60, '70, '80 e '90.

 

Sono allo studio due richieste di bandi per la stagione lirica, classica e concertistica al Teatro Comunale di Collevecchio, ed un altro per la stagione jazzistica, sempre al Teatro Comunale."

Sarà l'inizio di un vero e proprio viaggio nella Cultura, nell'Arte e nella Musica.

La manifestazione si svolgerà a Collevecchio dal 12 al 27 Luglio 2024.

Per info, costi e biglietti: BIGLIETTERIA ON-LINE - COME ERAVAMO, COME SAREMO - COLLEVECCHIO