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Pieces of a woman

Giovedì 21 Gennaio 2021 23:11 Pubblicato in Recensioni
Pieces of a Woman, presentato a Venezia lo scorso settembre, acclamato dalla critica, è entrato a far parte del catalogo Netflix dal 7 gennaio. Al suo primo lungometraggio in lingua inglese, Mundruczò dirige un’opera molto intima e straziante, dall’epidermide ruvida, capace di destare nello spettatore sin da subito un atteggiamento di forte empatia. Il film inizia con il parto della protagonista Marta, che decide di affrontare questo delicato momento all’interno delle mura domestiche in presenza del marito Joel e di una ginecologa raccomandata dalla propria, impegnata in un’altra emergenza. 
Purtroppo gli eventi non vanno come previsto e la bimba perde la vita pochi istanti dopo essere venuta al mondo. E’ il punto di rottura di un equilibrio, la cristallizzazione indelebile di un momento traumatico, che rappresenta per la protagonista il principio di un lungo e doloroso calvario spirituale e fisico. Se la famiglia di Marta canalizza la propria rabbia nella persecuzione legale della ginecologa, ritenuta la principale responsabile della tragedia, la donna invece si chiude in un dolore gelido che non riesce ad esplodere, ma che confluisce all’interno,  alimentando giorno dopo giorno un tremendo vuoto interiore. Il concetto di frantumazione, di rottura, è un leitmotiv che accompagna tutta la durata del film, suggerito dal titolo stesso assolutamente autoreferenziale. Mundruczò, ispirandosi ad una vicenda vissuta personalmente (la storia si riferisce a sua moglie, qui in veste di sceneggiatrice), ricostruisce attraverso le immagini un quadro estremamente asciutto e sincero, caratterizzato da un realismo portato alla massima espressione. Del film infatti si apprezza soprattutto la spontaneità e il desiderio di limpidezza nel narrare un evento traumatico attraverso passaggi spigolosi, scanditi dal trascorrere inesorabile dei mesi. Tuttavia c’è qualcosa che lascia interdetti, un elemento di frammentarietà che si percepisce dalle prime sequenze e che trova una sua concretizzazione nel finale. Un aspetto che potrebbe anche trovare giustificazione negli intenti principali del regista e nel significato intrinseco del film, ma che non giova nel modo più assoluto alla fluidità della trama. C’è troppa esasperazione nel realismo di Mundruczò, un eccesso che non è capace di reggere l’impianto del lavoro. La stessa scena inziale del parto, è sicuramente un ottimo lavoro a livello di compenetrazione emozionale e impeccabilità interpretativa, ma affatica per l’estrema lunghezza del segmento finendo col rendere distante lo spettatore. Mundruczò è talmente attento al realismo che arriva quasi a trascurare lo scheletro della storia (di per sè già molto essenziale), affidandosi nel finale al potere evocativo delle immagini, con un’ultima sequenza un po' troppo masticata ed approssimativa.
Nonostante ciò, una menzione speciale va a una Vanessa Kirby molto intensa, che  regala una performance largamente al di sopra delle aspettative, donando grande profondità a molti momenti praticamente al limite dell’essenzialità narrativa. 
 
Giada Farrace 

BIG FISH e BEGONIA e KIDS IN LOVE on demand su CG digital

Martedì 19 Gennaio 2021 22:29 Pubblicato in News
Sulla piattaforma On Demand CGDIGITAL.IT sono ora disponibili per il noleggio e l’acquisto digitale due imperdibili film del prestigioso listino DRAKA DISTRIBUTION: “Big Fish & Begonia”, il sorprendente film di animazione di Liang Xuan e Zhang Chun, e “Kids in Love”, il film di formazione di Chris Foggin con Will Poulter, Alma Jodorowsky e Cara Delevingne.
 
BIG FISH & BEGONIA
Ispirato ad un classico della letteratura cinese taoista "Zhuangzi", con rimandi ad altre storie tradizionali cinesi, “Big Fish & Begonia” di Liang Xuan e Zhang Chun ha incantato pubblico e critica di tutto il mondo ed è stato riconosciuto come un’altissima prova dell’animazione cinese al pari dei migliori lavori del Maestro dell’animazione giapponese Hayao Miyazaki.
 
 
Chun ha le sembianze di una giovane ma appartiene ad un mondo parallelo a quello umano, al di sotto del mare, dove il mare è cielo e dove ogni cosa è amministrata da rigide regole cosmiche. Gli abitanti di questo mondo sono gli "Altri", non dèi ma neppure uomini; dotati di poteri speciali, controllano molti dei fenomeni del mondo umano del quale conoscono la bellezza ma anche la pericolosità. Quando i giovani di questa comunità speciale raggiungono la soglia dei sedici anni, trasformati in delfini rossi, salgono verso la superficie per conoscere meglio il mondo umano e così meglio amministrarlo. Dovranno però rispettare una legge suprema: non entrare in contatto con gli uomini.
BFI London Film Festival - 15° Anilogue International Animation Festival, Budapest: Best Animated Feature - Annecy 2017 - New York International Children’s Film Festival 2018
 
per acquisto o noleggio https://tinyurl.com/yy7hou7e
 
 
KIDS IN LOVE
Presentato in anteprima nella sezione Panorama di Alice nella Città, alla 12ª Festa del Cinema di Roma, “Kids in Love” di Chris Foggin ritrae il delicato passaggio dall’adolescenza all’età adulta. Le feste, gli eccessi, la voglia di libertà, raccontati attraverso una Londra underground e bohémien.
 
 
Jack (Will Poulter), giovane inglese prossimo al college, sembra aver già programmato la 
sua vita, accettando senza repliche i piani che i suoi genitori hanno fatto per lui. L’incontro casuale con una bella e intrigante ragazza francese (Alma Jodorowsky) porta Jack nella Londra bohemien dei locali notturni, delle feste e del divertimento sfrenato. Trascinato dalla seducente Evelyn e dai suoi amici alternativi, tra cui le bellissime Viola (Cara Delevingne) ed Elena (Gala Gordon), Jack finirà per perdere di vista i suoi programmi iniziali… ma a volte, bisogna perdersi completamente per (ri)trovare davvero se stessi.
 
Sezione Panorama Alice nella Città, 12ª Festa del Cinema di Roma
per acquisto o noleggio   https://tinyurl.com/y57km2ww 
IL FILM È DISPONIBILE ANCHE IN FORMATO DVD

CortoDino: Tutti i vincitori

Martedì 05 Gennaio 2021 23:23 Pubblicato in News
Si è conclusa la Decima Edizione di CortoDino De Laurentiis, con la visione in streaming, incontri e premi speciali.
Ottantatre film selezionati in concorso, su 3200 film iscritti, provenienti da tutto il mondo e una giuria formata da professionisti di cinema italiani e stranieri tra cui Gianfranco Pannone,  Juliet Esey Joseph, Kassim Yassin, presieduta dall’attrice napoletana Nunzia Schiano. Numerosi gli incontri d’autore tra cui citiamo Marco Risi, Claudio Noce e don Luigi Ciotti, tra i premiati speciali Claudia Gerini, Luca e Carlo Verdone per "Alberto il grande" (in omaggio del centenario di Alberto Sordi), Franco Nero, Alvaro Vitali, per il sociale il cortometraggio “My Dolly”di Fabio Schifino.
CortoDino De Laurentiis, il festival internazionale di cortometraggi con la Presidenza Onoraria di Giuliano Montaldo, è promosso dalla associazione “Esseoesse”e si avvale del contributo della legge cinema della Regione Campania e del Patrocinio della Città di Torre Annunziata. Fondatore del Festival è Filippo Germano, con la direzione artistica di Angela Lucibello ed il coordinamento artistico di Francesca Piggianelli.
 
 
Di seguito tutti i vincitori: 
 
 
Miglior corto italiano                      “Black out”           Giuseppe Rasi 
 
Miglior corto internazionale      “Nunca te dejé sola”       Mireia Noguera                   
 
Miglior corto Over italiano         “La confessione” Benedicta Boccoli
 
Miglior corto Over internazionale “La tercera parte” Alicia Albares e Paco Cavero
 
Miglior documentario ex aequo “Caine” Amalia de Simone
 
Miglior doc. ex aequo “L'italiano che inventò il cinema” Stefano Anselmi      
 
Migliore corto animazione ex aequo “La grande onda”Luca Rocchi Roma
 
Migliore corto animazione ex aequo “The N.a.p”. Adolfo di Molfetta                         
 
Miglior corto scuola inter. “Camina con mico”Dirigente scuola Raquel Aucejo (Javi Navarro & 3rd grade of the public school c.e.i.p. Serrerìa of Valencia, Spagna)
 
Miglior corto scuola italiano “Il nascondiglio” di Matteo Macaluso, Saverio Settembrino - Scuola media A.Balletti -RE                     
 
Miglior Talento Campano “Una cosa mia” di Giovanni Dota 
 
                                                       
MENZIONI SPECIALI :
 
Migliore sceneggiatura “Lotta per la vita” a Cristian Boragine
 
Migliore fotografia  Alpha Premio a Elena Rubashevska/Ucraina
 
Migliore regia per “L'attesa” ad Angela Bevilacqua
 
Migliore attore a Franco Nero per “Il suggeritore-Nil difficile Volenti”  di Fabio D'Avino
 
Migliore sceneggiatura   “Lotta per la vita”  a Cristian Boragine
 
Premio Buon vento a Ludovica Nasti  per “Fame” di Giuseppe Alessio Nuzzo 
 
 
Maggiori informazioni 
 
 
Giunto alla sua quinta edizione all’interno del Cubo Cine Festival, il Cubo Cine Award si svolgerà online – per via delle recenti disposizioni governative dovute all’emergenza da Coronavirus – dal 27 al 30 Dicembre 2020 e annuncia tutti i vincitori.
Nella sola giornata del 27 Dicembre saranno quattro i premi in consegna: quello per la migliore opera prima a Nevia di Nunzia De Stefano, storia di speranza prodotta da Matteo Garrone, e ben tre all’acclamato Favolacce, secondo lungometraggio diretto dai fratelli Damiano e Fabio D’Innocenzo, autori de La terra dell’abbastanza. Alla pellicola vanno infatti il premio per il miglior film, per la migliore regia e quello relativo al miglior attore: Elio Germano.
 
 
Giornata dedicata alla leggerezza, invece, quella del 28 Dicembre, con il premio per la miglior commedia conferito a 7 ore per farti innamorare, divertente vicenda a base di romanticismo e risate interpretata da Serena Rossi e Giampaolo Morelli, che ne è anche regista al suo debutto dietro la macchina da presa.
 
Il 29 Dicembre sarà poi la giornata del miglior film per la tv, quest’anno Permette? Alberto Sordi di Luca Manfredi, con Edoardo Pesce nei panni dell’indimenticato attore comico che ci ha regalato l’”americano a Roma” più famoso del mondo e tante altre maschere tricolori da ridere, del quale si è celebrato quest’anno il centenario della nascita.
 
E si conclude il 30 Dicembre con il riconoscimento al miglior cortometraggio, Sottosuolo di Antonio Abbate, e il premio alla carriera a Pupi e Antonio Avati, reduci dal loro ritorno all’horror con Il signor Diavolo.
 
Il festival potrà essere seguito in diretta attraverso il relativo canale YouTube:
 
 
Cubo Cine Festival è riconosciuto dalla Regione Lazio nell’ambito degli Interventi regionali per lo sviluppo del cinema e dell’audiovisivo.
 
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